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martedì 19 settembre 2017

"Il canto della fabbrica" diretto dal maestro Accardo per la Pirelli

Concerto per Mito nel polo di Settimo Torinese, firmato da Renzo Piano.

È sicuramente un brano musicale unico nel suo genere. Solo "Il canto della fabbrica" può vantare tra le sue melodie, la vita del grande stabilimento produttivo, il lavoro dell'uomo e la voce delle macchine.

Il canto è stato commissionato dalla Fondazione Pirelli, al compositore e violinista Francesco Fiore, nato nel Polo industriale Pirelli di Settimo Torinese, esempio dell'industria 4.0, è stato eseguito in prima assoluta durante il Festival Mito Settembre Musica. L'Orchestra da Camera Italiana, è diretta dal maestro  Salvatore Accardo e guidata dal primo violino Laura Gorna.    
Il titolo "La fabbrica dei ciliegi" richiama i 500 alberi di ciliegio che fiancheggiano lo stabilimento.

Ha fatto gli onori di casa, nel sito produttivo di Settimo, firmato dall'archistar Renzo Piano, il Presidente di Pirelli, Marco Tronchetti Provera, che ha accolto un migliaio di ospiti, tra i quali 250 dipendenti e le loro famiglie. Molti i personaggi illustri: il Presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia e la sua vice Licia Mattioli, il Presidente di Assolombardia, Carlo Bonomi, la sindaca Chiara Appendino, il numero uno degli industriali torinesi Dario Gallina.

L'originale sala del concerto è stato il reparto confezione degli pneumatici. Tronchetti Provera precisa: "In questo concerto la musica nasce dalla vita della fabbrica nel senso più artistico del termine. Non il rumore, come storicamente s'intendeva, ma la bellezza della musica ispirata dalla bella fabbrica. Si sente in questa composizione la fabbrica tecnologica".

L'evento che consolida il rapporto tra Pirelli e il Festival Mito Settembre Musica avviato nel 2007 celebra gli 80 anni dalla composizione della prima musica per fabbrica, la celebre Sinfonia N.2, composta nel 1927 da Dmitrij Shostakovich per il decennale della Rivoluzione Russa.

Lo stabilimento più tecnologico del gruppo, ultramoderno, sicuro, luminoso e in gran parte digitale merita un racconto in musica. Per questo è nato "Il canto della fabbrica".

E come aggiunge il maestro Accardo: "Non è la prima volta che si fa un concerto in fabbrica, ce ne sono stati negli anni Settanta. Questa volta però i protagonisti sono i robot. Ci sono movimenti ritmici che ricordano i robot, la loro presenza si sente nella composizione".

È dal periodo della Seconda Rivoluzione Industriale che i rumori delle catene di montaggio nelle fabbriche scandiscono il ritmo di vita per alcuni. Ma mai come in questo periodo storico è giusto celebrare dei rumori che per molti significano musica.

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