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mercoledì 27 settembre 2017

L'azione anti-obesità della frutta secca

Si a noci, mandorle e pistacchi, hanno effetto saziante, e nel pasto ottime al posto di proteine animali.

Chi nella vita, almeno una volta si è "messo a dieta", sa bene che il più grande scoglio da superare è la fame. Quel cattivo senzo "di vuoto" che ci sussurra continuamente di dover inserire altro cibo. Una mano a tutte queste povere anime perse nelle spirali del conteggio delle calorie, arriva da uno studio della Loma Linda University School of Public Health e dalla International Agency for Research on Cancer, di 35 ricercatori che l'hanno portato a termine, revisionato e pubblicato sulla rivista European Journal of Nutrition.

La ricerca mostra che si devono includere noci, insieme a mandorle, nocciole, pistacchi e persino noccioline, perché nella dieta riducono l'aumento di peso e diminuiscono anche il rischio di sovrappeso e obesità.

Si parte da basi scientifiche serie. Il team di ricerca ha analizzato le informazioni sulla dieta e sull'indice di massa corporea di 373.293 persone, tra i 25 e i 70 anni, reclutate tra il 1992 e il 2000 in 10 Paesi europei nell'ambito dello studio European Prospective Investigation into Cancer and Nutrition. In media, i partecipanti allo studio hanno guadagnato nell'arco di 5 anni 2 kg e 100 grammi, ma rispetto a chi non consumava affatto noci, coloro che ne consumavano di più sono ingrassati meno. 

I consumatori di noci, mandorle, nocciole, pistacchi e frutta secca in genere, avevano un rischio del 5% più basso di diventare sovrappeso o obesi.

Joan Sabati, il coordinatore dello studio, raccomanda di mangiarle più spesso, sottolineando che offrono energia, grassi buoni, proteine, vitamine e minerali. Il consiglio è metterle al centro del piatto durante i pasti per sostituire i prodotti animali.

Per chi come me, affonda le proprie radici in un paese montano, considera la frutta secca come un "amico" con cui attraversare l'inverno, o almeno questa è la considerazione che quelli più "anziani" ci avevano inculcato. Per esempio, la frutta secca è un ingrediente immancabile del post pranzo delle festività. E invece, è si un'ottima alleata, ma va mangiata nel durante o prima del pasto, in sostituzione di altri alimenti. D'altronde era impensabile che delle cose così buone potessero fare male.

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