Pubblicità

venerdì 30 novembre 2018

Gatto cieco viene accompagnato da cane guida

Mamma gatta abbandona i suoi due cuccioli perché nati ciechi, uno viene adottato da un cane.

La Human Society  di Jacksonville in Florida, ha trovato due gattini, un maschio ed una femmina tre giorni dopo la nascita. Ad entrambi non si erano sviluppati correttamente gli occhi e per questo la loro mamma li aveva abbandonati. Entrambi sono stati curati e coccolati per due settimane, poi la signora Bryanna Rosario di Miami, ha visto la foto di  Lime, il gattino cieco, molto simile al suo Lemon, gatto con lo stesso colore di pelliccia, scomparso prematuramente a causa di problemi di cuore; ha deciso di andare a prenderlo. Dopo dieci ore di macchina Lime era nella sua nuova casa.

Ad accoglierlo festante ha trovato pure Letty un cagnone dal gran cuore che è diventato  la sua guida. Il cane non lo lascia mai solo e veglia sul carattere peperino ed intrepido del felino. Letty lo segue ovunque evitando che  si cacci in qualche guaio, permettendogli di vedere attraverso i suoi occhi.

Lime sembra aver superato il trauma ed è diventato quindi un gattino fiducioso, coraggioso e giocherellone, mentre Letty ha trovato un insolito compagno di giochi. Li chiamano cani o animali, eppure hanno così tanto da insegnarci!

Bistrani: il primo bistrot gestito da ragazzi autistici

A Torino un ex bisca clandestina viene reindirizzata a Bistrot. Il locale è gestito da sei ragazzi autistici. La Onlus "Autismo e Società" dichiara:"Così escono dal guscio".

In quelle mura scommesse e gioco d'azzardo erano di casa. Dove ora sorge il Bistrani, prima c'era una bisca clandestina, ma la scommessa più temeraria l'hanno vinta i sei ragazzi autistici che l'hanno trasformata in un cafè. Hanno tutti tra i 20 e i 30 anni e rientrano nell'ambito del progetto "Autismo e Società". Il vicepresidente della onlus Massimo Aureli spiega che sono "Lavoratori onesti e affidabili, le aziende si preparino ad accoglierli".

Anche dal punto di vista terapeutico è già una vittoria. I ragazzi mostrano i primi segnali di apertura al mondo. Per esempio, Marcello sorride mentre fa il caffè e anche il cameriere, affetto da mutismo selettivo,  è ben predisposto verso i clienti.

Il lavoro è fonte di gratificazione che fa emergere le capacità nascoste e le difficoltà ad esprimersi di questi giovani che attraverso questo percorso virtuoso e protetto, emergono e vengono superate.

Anche i clienti restano positivamente colpiti da come questi ragazzi particolari lavorano. Tutto il quartiere Aurora, dove il locale è ubicato ha accolto i ragazzi con affetto. Hanno apprezzato il tentativo di riqualificazione dell'ex bisca. È cambiato anche il paesaggio del luogo. Prima il quartiere era diviso in due dalla linea ferroviaria per Milano e, ora che i binari sono stati interrotti  è spuntato un lungo viale. Ad impreziosire il tutto c'è  il Bistrani, un caffè moderno e carino dove il piatto forte è la Rosetta e la competenza dei suoi impiegati.

giovedì 29 novembre 2018

Sbaglia l'atterraggio di 50 km, il pilota si era addormentato

Si è addormentato in volo e ha sbagliato l'atterraggio di 50 chilometri. L'Australian Transport Safety Bureau apre un'indagine sul volo charter. "Grave incidente operativo" ma l'aereo è atterrato in sicurezza.

L'episodio risale allo scorso 8 Novembre, ma il ricordo è ancora ben vivido nei passeggeri del volo charter che da Devonport in Tasmania, doveva raggiungere King Island.

I dati mostrano che il volo 6.21 è atterrato in sicurezza all'aeroporto di arrivo, vicino alla città di Currie, niente di particolare, se non fosse che l'aeroporto in cui doveva atterrare era un altro, a 46 km di distanza. Il motivo? L'Australian Transport Safety Bureau parla di "incapacità del pilota", poiché il pilota del volo si era addormentato mentre era ad alta quota a lavoro.

S'era addormentato mentre pilotava. Un incidente grave che per fortuna non ha avuto conseguenze tragiche.

È stata aperta un'indagine ma la stessa compagnia aerea Vortex Air non rilascia commenti. Se non ammettere che si è trattato di un "grave incidente operativo" su cui anche i suoi investigatori stanno lavorando per scrivere un rapporto finale previsto entro Marzo dell'anno prossimo.

Per fortuna, deviazione a parte, è andato tutto bene, ma bisognerà fare chiarezza sulla negligenza del pilota e di chi l'ha messo al posto di comando.

Muoiono a poche ore di distanza: erano sposati da 62 anni

Benito e Rita, una coppia di Alessandria sono morti lo stesso giorno a distanza di poche ore. Lei è morta nella casa di famiglia, lui è morto poco dopo, prima di mezzanotte in un letto d'ospedale.

Non è riuscita a dividerli nemmeno la morte. Benito e Rita, coppia di Alessandria erano sposati da 62 anni. Lei aveva  85 anni ed è deceduta nella casa di famiglia, lui aveva 86 anni  e il suo cuore ha smesso di battere poche ore dopo, prima di mezzanotte, in un letto d'ospedale.

Un amore d'altri tempi  più forte di qualsiasi contingenza. Come ha ricordato il figlio durante la cerimonia funebre nella chiesa di San Pio V, lo stesso Benito in vita ha sempre detto che se sua moglie fosse morta prima di lui l'avrebbe seguita:"La loro è stata una lunga storia d'amore, 62 anni di matrimonio, 68 di conoscenza, vissuta con il pensiero fisso sul lavoro, dignità umana, il rispetto dei valori, che ci hanno trasmesso per tutta la vita incentrata sul lavoro, sui sacrifici, sulle difficoltà superate con il sorriso".

In vita, Benito Bruno ha lavorato per 30 anni alla provincia ed è stato vicepresidente dell'Associazione nazionale mutilati e invalidi del servizio. Rita Porta invece, ha dedicato la sua vita alla crescita dei suoi figli  Gianluca e Rossella. Il fatto che siano morti entrambi a poche ore di distanza la dice lunga sulla grande storia d'amore dei genitori.

mercoledì 28 novembre 2018

In cielo la "cometa di Natale" è già visibile

Per il momento ha ancora una luce molto fioca, ma la luminosità della cometa 46P/Wirtanen andrà aumentando fino a metà Dicembre; quando si troverà alla minima distanza dal Sole e dalla Terra. Visibile anche tra il 24 e il 25 Dicembre.

È una cometa di Natale un po' atipica. Non solo è ansiosa di annunciare il lieto evento, ma la sua posizione così vicina, farà sì che la caratteristica "coda" rimanga nascosta dietro la chioma, eppure, alle porte del cielo sta arrivando 46P/Wirtanen, la cometa che attraverserà il cielo di Dicembre.

I più esperti l'hanno già scorta nella costellazione della Fornace, tra la Balena ed Eridano. Per ora è ancora molto fioca, un bagliore verdastro visibile solamente se si sceglie un luogo molto buio, con pochissimo inquinamento luminoso. Anche se di poco ha superato il limite di luminosità e quindi può essere vista a occhio nudo.  

Con il passare dei giorni, dovrebbe diventare sempre più accessibile anche a chi ha l'occhio meno allenato poiché la sua intensità di luce andrà crescendo fino a metà Dicembre, quando toccherà il culmine e sarà anche particolarmente vicina al Sole e alla Terra .

Gianluca Masi, astrofico, responsabile del progetto  Virtualtelescope suggerisce  di:"Scegliere un cielo d'alta montagna, poiché più buio ,  ma per vederla meglio dovremo aspettare il 12 Dicembre quando arriverà nel punto più vicino al Sole e fino al 16 quando sarà alla minima distanza dalla Terra".

46P si affaccia nella parte interna del Sistema solare ogni 5 anni, ma quest'anno ha deciso di preannunciare il Natale, così  già dal 23 ci saranno dirette streaming, illuminate dal suo passaggio.

Qualche chilo in più rende più longeve

Una ricerca americana dimostra come le xl vivono meglio e più a lungo delle xxs.

Quei chiletti in più che tanto la società moderna aborra, in realtà gioverebbero alla salute. Una ricerca condotta dal Micheal Jensen della Mayo Clinic, Usa, evidenzia  l'importanza del grasso corporeo per proteggere dalle malattie metaboliche e dai disturbi cardiovascolari e non ultimo, il diabete.

I ricercatori hanno studiato il grasso corporeo su 30 volontarie scoprendo che le donne  con le curve vivono molto più a lungo di quelle magre. Questo perché il numero delle cellule adipose cambia tra la parte superiore ed inferiore del corpo e questo processo offre incredibili benefici alla prima, presa solitamente d'assalto da varie patologie. Secondo gli autori l'aumento di peso di 4 kg si distribuiscono con 2,5 sulla parte superiore del corpo e 1,5 kg sulla parte inferiore; questo  modo di collocarsi avrebbe un'azione protettiva nella parte superiore del corpo.

La protezione sarebbe data dalle nuove cellule che permettono a cosce e glutei di salvaguardare l'organismo da malattie  metaboliche, disturbi cardiovascolari, diabete, infarto, ictus e allungare la prospettiva di vita.
Quindi, non preoccupatevi di qualche chiletto in più, la morbidezza ha sempre fatto bene!

martedì 27 novembre 2018

Tramontati i "Ti amo" prima di dormire e i baci della buonanotte

Una ricerca rivela che le coppie non si scambiano più tenerezze prima di dormire. Praticamente cancellati i baci della buonanotte e i "Ti amo" prima di dormire.

Amare una persona si vede da tante cose. Certo non esiste solo il tipo di amore romantico fatto soprattutto di attenzioni e tenerezze, ma un nuovo studio inglese mostra un'intimità moderna quasi sconcertante. 8 coppie su 10 non si scambia tenerezze prima di dormire. Il sondaggio è stato commissionato dalla catena di hotel "Taverlodge" mediamente l'intervista su 2000 coppie. Si è evinto che il 25% di esse non solo non si scambia un bacio prima di dormire, ma evita addirittura il totale contatto fisico durante il sonno.

Queste coppie è come se avessero l'usanza di dividere il letto con un estraneo. I risultati parlano di un ulteriore 54% delle coppie che hanno l'abitudine di dare le spalle al partner durante la notte, senza sfiorarsi minimamente (33%), o con un leggero apprezzamento del contatto 21%.

In netta minoranza gli stoici "teneroni": solo il 15% degli intervistati ha dichiarato di amare la posizione a "cucchiaio", ossia quella di abbracciare il partner alle spalle (più gli uomini e solo il 6% delle donne). Tra gli irriducibili, il 17% dei teneroni dorme uno di fronte all'altro con il 9% che intreccia le gambe, mentre solo l'1% degli uomini dorme con la propria donna appoggiata al proprio petto.

Come se già questi dati non fossero abbastanza sconfortanti, la notizia più triste è che, prima di dormire, più del 90% delle coppie  non si dice nemmeno "Ti amo". 

È  vero l'amore ha tante sfaccettature, ma se vengono a mancare le basi, le accortezze o meglio, piccole manifestazioni di sentimento che dovrebbero nascere spontanee, che rapporto è? Non è meglio farsi riscaldare il letto da uno scaldasonno?

In Romania il cimitero "allegro"

Colori stravaganti e lapidi umoristiche. In Romania i defunti riposano tra i colori.

Passeggiando tra le lapidi, si viene sopraffatti dalle centinaia di disegni e dipinti che riprendono scene di vita in chiave reale o ironica così  come le poesie divertenti che ricordano l'operato eseguito in vita.
In effetti, sembra più un museo, mentre è in realtà il Cimitrul Vesel, "il cimitero allegro" che si trova  nel paese di Sapanta, nel distretto di Maramuris, nella Romania Settentrionale. Lì è diventato proprio un'attrattiva, grazie alla sua originalità, esaltata da colori accesi delle tombe e da un generale senso di gaiezza. È  un luogo non comune, bizzarro forse, ma aiuta a rileggere eventi tragici, come può essere la dipartita di un caro, in modo alternativo, lieve, per rendere meno difficile il distacco.

Molto dipende dalla mentalità dei rumeni. Per essi la morte è un momento da celebrare in modo solenne e ricordare a lungo. Una tradizione che si perde nella notte dei tempi e ha origine nella cultura degli antichi Daci, nell'immortalità  e nel concetto di "gioia" legata all'ultimo respiro. La morte non è vista come la fine di tutto, ma potrebbe essere l'inizio di qualcosa di migliore e più duraturo.

Poi, è stato lo scultore locale Stan Ioan Patrus nel 1934, il primo a pensare ad una "sepoltura" originale, decorando così la sua tomba. Da lì, ha influenzato poi parecchi suoi connazionali. Addirittura le miniature in legno della tomba di Dumitru Holdis, vengono vendute come souvenir.

In effetti la morte è un passaggio e affrontarlo con allegria può aiutare a superarlo meglio.

lunedì 26 novembre 2018

Enzo Muscia:da operaio licenziato a nuovo titolare della stessa azienda

Due anni fa ha rilevato l'azienda che lo licenziò, ha assunto 35 ex colleghi. Ora apre un centro d'assistenza Samsung che stava per essere dismesso. Ispira una fiction con Beppe Fiorello e ha pubblicato anche un libro autobiografico:"Tutto per tutto".

Enzo Muscia non sta vivendo una vita, ma da quando nel 2016 perse il lavoro, di vite se ne è reinventate parecchie. Il suo è un esempio lampante di resilienza e vittoria. Il primo punto di svolta per lui è  arrivato due anni fa, quando dopo essere stato licenziato è tornato nella stessa azienda da padrone. L'aveva rilevata. Secondo step, ha riassunto e dato speranza a 35 operai in cassa integrazione, suoi ex colleghi. Dopo sono seguiti un titolo di Cavaliere al Merito della Repubblica, un libro che racconta la sua vita e una fiction con Beppe Fiorello per la Rai.

Come se non bastasse, Muscia decide di fare il bis. Trasferisce un po' della sua storia di successo da Saronno a Torino. A centotrenta chilometri dall'A-Novo, la sua amata azienda, apre un centro d'assistenza Samsung  che stava per essere dismesso. Anche lì farà valere le sue motivazioni, i valori che lui stesso ammette gli hanno trasmesso i genitori, ossia: il lavoro, l'impegno, la buona squadra, la passione e i rapporti umani.

Lui afferma:"Lo faccio con entusiasmo non solo perché viene riconosciuta la nostra qualità aziendale, la soddisfazione più grande è poter dare una speranza a chi l'aveva persa. A Torino ho incontrato tecnici ed operai che avevano negli occhi le stesse paure e le stesse angosce dei miei ex colleghi. E ripeto a tutti che non c'è momento più bello per un imprenditore che poter dire ad una persona: ok, ti assumo".

A Torino, pare che gli assunti, per il momento, sono cinque, ma ad essi corrispondono altrettante famiglie di più persone a cui di questi tempi, con il lavoro, ha ridato il sorriso.

Vietate le letterine a Babbo Natale: "Violano la privacy dei bimbi"

Il sindaco di una città bavarese, in Germania, pone il divieto alle lettere natalizie dei bimbi in rispetto del Gdpr. Ma per la Ue: "Non è vietato".

Il Grinch di questo Natale è sicuramente il sindaco di Roth, in Germania, che vuole vietare le letterine di Babbo Natale. Secondo il primo cittadino,che mal si allinea alla gioiosa atmosfera di festa, compilare la lista dei regali che si desiderano sotto l'albero violerebbe la privacy dei bambini. 

Tale proposta è stata confermata anche dalla stessa giunta comunale della città di 24mila anime nel cuore della Baviera, così, tristemente, il quotidiano Die Wert riporta che il sindaco ha vietato ai minori di 16 anni di appendere buste con l'elenco dei desideri per il 25 Dicembre sul grande albero che ogni anno viene allestito nella piazza centrale della città.

C'è da dire che "l'insolita proposta" è nata da una soggettivissima ed errata reinterpretazione del nuovo regolamento europeo sulla protezione dei dati, e Gdpr. Secondo cui per appendere le letterine servirebbe un'autorizzazione scritta e firmata dai genitori che diano espressamente il proprio nullaosta al trattamento dei dati dei figli. 

Comunque la Commissione Europea smentisce  che il nuovo regolamento sulla privacy, in vigore dallo scorso Maggio, possa applicarsi anche per le letterine di Babbo Natale.

Quindi per l'Europa si può pure cestinare lo scritto del sindaco che recita:"Babbo Natale ha bisogno dei dati delle famiglie per poter consegnare i regali elencati nella lista, una volta ottenuto il permesso dei genitori".

Non sappiamo se è una provocazione o la malsana idea di un uomo che un mattino si è alzato con il piede storto, di certo questa di vietare le letterine dei bimbi è  davvero un'enorme stupidata.

venerdì 23 novembre 2018

Donna massacrata dalla figlia perché le impedisce di postare video sexy su Youtube

 
Segnalata alla Procura la ragazza di 15 anni che ha pestato la madre perché le vietata di postare video osè.

Altro che segnalazione alla Procura, la quindicenne mantovana che domenica sera ha picchiato la propria madre, meritava davvero una punizione esemplare e un percorso rieducativo.
 Il silenzio di una normale e tranquilla, domenica di provincia é stato squarciato dalle urla  di due donne. Una signora ha vietato alla figlia di postare un video un po' spinto che la ritraeve mentre ballava e come risposta è stata picchiata. I vicini allertati dagli schiamazzi hanno chiamato la Polizia. Gli agenti hanno rilevato che la ragazzina ha aggredito violentemente la madre picchiandola alla testa e al viso, è stato necessario far intervenire anche il 118 per medicare la donna e trasportarla in ospedale.

Gesto orribile nato da una causa ancora peggiore. Il litigio è nato perché la ragazza voleva postare su Youtube un video che la riprendeva mentre ballava con "movenze un po' troppo sexy". La mamma, alla vista del filmato, ha proibito categoricamente alla figlia di postarlo, ritenendolo poco adatto e con pose troppo ammiccanti. Ma al divieto della madre, ne è  nato un diverbio che si è in poco tempo trasformato in uno scontro verbale e fisico. La minorenne si è avventata contro il genitore picchiandola, tanto da far arrivare la Polizia in soccorso della madre.
Si è  inoltre scoperto che la giovane non è nuova a manifestazioni violente e per questo motivo è stata segnalata alla Procura presso il Tribunale minorile. 
Mala tempora currunt per questa gioventù.

La Cina accusa Dolce & Gabbana di razzismo


I prodotti della griffe italiana sono spariti dalle piattaforme e-commerce cinesi. Annullata anche la sfilata prevista per mercoledì a Shangai. L'accusa è di sessismo e razzismo.

Forse a Pechino proprio non sono andati giù gli stereotipi sulla Cina proposti in chiave ironica dalla famosa casa di moda italiana. La vendetta è stata celere e spedita. Il boicottaggio è cominciato sui tre colossi del settore cinese Tmall, JD.com e Suning, proseguendo poi con crossborder NetEas e Koala e Ymatou, e compagnie del luxury e-commerce come Secoo  e Vip.com e Yhd.com.

Il grande equivoco è cominciato ad inizio settimana, quando sul profilo Instagram  di Dolce&Gabbana  sono state pubblicate  tre clip  per pubblicizzare l'evento della sfilata a Pechino di mercoledì prossimo.
 Al contrario, gli utenti cinesi non hanno apprezzato. Nei video, infatti, si vede una modella cinese che tenta con difficoltà di mangiare la pizza, spaghetti e un cannolo siciliano con le bacchette. Per i cinesi si tratta di uno stereotipo offensivo, tanto che molte celebrità, la cui presenza era annunciata alla sfilata, hanno ritirato la loro partecipazione.

L'inizio della fine. Al triste misunderstanding sono seguiti una serie di commenti espressi  dai followers su Instagram, a far precipitare la situazione sono poi state le risposte di Gabbana, che ha contrapposto emoticon "marroni" e frasi offensive. Alla fine, non è stata sufficiente la retromarcia della casa di moda che ha annunciato un hackeraggio del suo profilo così come quello di Gabbana:"Siamo desolati, abbiamo rispetto per la Cina e il popolo cinese".

Una prima soluzione è stata annullare la sfilata, ma la griffe  italiana continua a proseguire nella bufera. A volte per stupire è meglio affidarsi alla semplicità degli eventi e far parlare la qualità dei prodotti.

giovedì 22 novembre 2018

"Avete la nostra anima". L'isola di Pasqua chiede indietro il suo monolite

Lettera aperta al British Museum di restituire il monolite. La costruzioni in pietra dalle forme di volti umani sono venerati come sacri dalla tribù dell'isola perché conterrebbero le anime degli antenati.

"Rapa Nui" lancia il suo grido d'aiuto. Nelle vesti del governatore, l'Isola di Pasqua, famosa per i suoi monoliti dalle forme di volti umani ha formalmente richiesto al British Museum di Londra di restituire all'Isola uno dei monoliti.

Il governatore, Tarita Alarcan Rapu, ha formalmente incontrato in una visita il direttore del British Museum, al quale ha chiesto: "Mia nonna, che è morta a 90 anni, non ha mai potuto vedere i suoi antenati, la cui anima si trova dentro quel moai. Spero che i miei nipoti avranno la possibilità di vederlo, toccarlo e di imparare da esso. Non è solo una pietra, voi avete in mano la nostra anima".

A quanto pare, il museo inglese ha in mano quel moai chiamato  "Ha Hakanana", proprio quello considerato tra i più sacri e spiritualmente importanti dagli abitanti di Rapa Nui. Il monolite era stato recuperato dalla flotta inglese nel 1868 e donato alla regina Vittoria.

È credenza per gli abitanti di Rapa Nui pensare che le statue conservino al loro interno le anime degli antenati, con cui entrano in contatto grazie ai monumenti in pietra.

I responsabili del museo promettono di valutare la richiesta; sarebbe davvero un bel gesto se facessero tornare il "raccoglitore in pietra di anime" a casa sua, sull'isola di Pasqua.

Mangiare gli avanzi fa ingrassare

Una ricerca dell'Università del Michigan rivela che gli avanzi sono grandi nemici della nostra dieta.

L'arte del riciclo va bene in ogni campo, fuorché nella dieta. Un recente studio mostra come mangiare gli avanzi  ci porta ad ingrassare senza accorgercene. Il riciclo del cibo avanzato dal pasto precedente sarebbe tutt'altro che salutare, soprattutto per chi vuole eliminare qualche chiletto in più.

Innanzitutto perché quando mangiamo gli avanzi abbiamo la sensazione erronea di incamerare meno quantità di cibo e tenerci leggeri, invece è il contrario. Spesso sugli avanzi si aggiunge anche l'olio o altri condimenti, e questa falsa percezione ci invoglia a concederci qualche snack e addirittura saltare la palestra.

Gli avanzi, inconsciamente, ci inducono a contravvenire alla dieta e ciò influisce negativamente in termini di calorie assunte e cuscinetti di grasso.

La coordinatrice dello studio Aradhna Krishna spiega: "Sappiamo che le porzioni maggiori fanno crescere il consumo. Ma le porzioni grandi causano anche più avanzi da mangiare in seguito. Gli avanzi, seppur abbondanti danno comunque la sensazione di un minor cibo inserito rispetto al solito. E per questo le persone si sentono meglio e sentendosi meglio tendono a non seguire quegli accorgimenti sul controllo di peso".

Insomma, davanti ai resti del pasto precedente va in tilt il calcolo delle calorie e  mangiamo di più senza accorgercene. È  sempre preferibile cucinare i pasti all'occorrenza per tenere meglio sotto controllo la situazione e dosare nel modo giusto condimenti e quantitativo di sale.

A volte si pensa che riciclare il cibo faccia risparmiare. Invece intacca un po' la salute. Meglio cucinare poco e con parsimonia.

mercoledì 21 novembre 2018

Anziana dona un'eredità di 3milioni di euro ad una casa di riposo di Pavia

La somma lasciata in beneficenza dall'anziana donna milanese ammonta al 49% di un patrimonio immobiliare gestito da una banca d'affari. Ancora ignoti i motivi di un tale bel gesto.

Non si saranno mai i veri motivi che hanno spinto una signora milanese, morta qualche mese fa, e lasciare  in eredità 2 milioni e 787mila euro  alla Rsa "Mons. Pertusati", la più grande e rinomata casa di riposo di Pavia.

Forse la signora che in vita è stata particolarmente "fortunata" ha voluto assicurare dei servizi migliori a tanti suoi coetanei, ha pensato che una tale somma potesse far sentire gli ospiti della casa di cura meno soli, eppure qualunque sia il motivo, ben venga questo lodevole pensiero.

I vertici dell'Asp (l'Azienda sanitaria della persona, l'ente che gestisce la struttura) mantengono per ora il riserbo sull'identità della benefattrice. Si sa solo che 5 anni fa la signora si era recata in visita alla casa di riposo: forse era interessata a rilevare la Rsa, o forse, lì era ospitato un suo parente o un amico. Forse già allora l'anziana signora aveva deciso di fare una cospicua donazione.

La notizia è esplosa ad Ottobre quando la casa di riposo ha ricevuto da uno studio notarile lombardo la copia del  verbale di pubblicazione del testamento olografo. Il lascito a pari al 49% di un patrimonio immobiliare gestito da una banca d'affari, un altro 49% è stato destinato a una fondazione milanese, il restante 2% diviso tra un legato e un'altra persona.

Lo studio precisa che la quota riservata alla casa di riposo, riguarda fondi multi asset gestiti dalla Private banking lgt, guidata da oltre 80 anni della famiglia regnante del Liechtenstein  Cash, azioni, obbligazioni, materie prime e derivati.

Ergo, i fondi ora ci sono, e sicuramente i vertici dell'Rsa, impiegheranno e l'importante lasciato per migliorare i servizi offerti agli ospiti.

Ideato il tampax alla marijuana per alleviare i dolori mestruali

È un'idea americana e si propone di rispondere ai dolori mestruali con un tampax alla marijuana. Il brevetto riscontra successo.

Il tampax alla marijuana è un prodotto antidolorifico, che non ha effetti stupefacenti, ma si propone di alleviare i dolori mestruali e i crampi alla pancia durante i giorni del ciclo. L'innovativo prodotto è stato progettato dall'azienda americana Foria e già sono numerosissime le donne che lo hanno provato e hanno dichiarato di essere entusiaste dei benifici che porta.

Il nuovo assorbente si chiama Relef, ma da molti ribattezzato il tampone all'erba, è stato sottoposto all'analisi di un professore della Harvard che ne ha confermato i benefici, sebbene il progetto sia ancora in fase di studio. Molte già  lo hanno provato ma saranno esaminate ulteriori 400 donne che lo utilizzeranno per scoprire meglio quali benefici apporta contro i dolori mestruali. Questo prodotto contiene sia CBD e THC. Non ci sono reazioni stupefacenti.

"Gli usi terapeutici" della marijuana sono stati in passato oggetto d'interesse per la medicina. Diverse volte è stata utilizzata per curare diversi disturbi tra cui la distrofia muscolare e il tumore al pancreas. In questo caso si tratta di un tampone che viene visto come una pillola-supposta, che una volta inserito all'interno della vagina rilascia la sostanza e allevia i dolori.

Così le donne riescono a trarre benefici e ad utilizzarlo come antidolorifico. L'azienda rassicura che la cannabis del prodotto non ha effetti psicotropi, ma se già riesce ad alleviare il dolore, sarà un risultato stupefacente!

martedì 20 novembre 2018

Furto di cibo alla Caratis, il quartiere ricompra tutto

A Milano dei malviventi  rubano il cibo per i poveri della Caritas. S'innesca una gara di solidarietà tra gli abitanti del quartiere che restituiscono tutte le scorte.

Per una volta il tam tam social è molto utile. Non appena il signor Marco Servieti ha lanciato l'appello sulla pagina Facebook della social street da Baia del Re, antico nome del quartiere Stadera alla periferia Sud di Milano, si è mobilitato tutto il quartiere. Il post diceva:"Questa notte hanno rubato alla Caritas della Parrocchia Chiesa Rossa in via Neera. Propongo una raccolta di viveri per dare una mano".

Il furto è stato messo a segno la notte fra giovedì 15 e venerdì 16 i ladri sono entrati nel magazzino dalla finestre hanno portato via tutte le scorte di cibo destinate si bisognosi della zona e accumulate in mesi di lavoro. Il giorno dopo quando gli operatori hanno scoperto il misfatto, hanno diffuso l'appello sui social. Il post non è rimasto inascoltato e tutta Stadera ha dato il via ad una gara di solidarietà senza precedenti. Tutti si sono azionati per recuperare le provviste. Sono andati a fare la spesa acquistando prodotti da donare alla parrocchia.

Don Davide Brambilla, parroco della comunità della Chiesa Rossa, fa sapere:"Sommersi di provviste, grazie a tutta Stadera. Il Signore vi benedica e vi custodisca in questo Avvento, e vigili perché le nostre relazioni "social" siano partenza per relazioni sociali e umane. Per tutti. Grazie!!!"

La cosa più bella è che la gara di solidarietà non si è fermata con l'approvvigionamento delle scorte per la Caritas, ma anzi, dai commenti Facebook si legge la volontà degli utenti di continuare la raccolta.

Giovanni Angiolini: il medico più bello d'Italia

I social decretano il medico sardo il più fascinoso d'Italia. Sguardo magnetico, fisico palestrato e un ambulatorio d'ortopedia.

Di medici così in corsia se ne trovano pochi, e per fortuna, altrimenti le "malate immaginarie" aumenterebbero a dismisura. Come se non bastasse la preparazione e la simpatia, Giovanni Angiolini,  37 enne di Cagliari, dalla sua, ha anche la bellezza, tanta. Chirurgo ed ortopedico ha postato una foto su Instagram, e si è ritrovato ad essere eletto il medico più sexy d'Italia.

Semplicemente il medico voleva pubblicizzare il suo nuovo ambulatorio con una foto dove appare alla scrivania, con il camice bianco e i suoi magnetici occhi verdi.
È stato un successo clamoroso! I like sono saliti a più di 15mila e soprattutto le donne sono andate in visibilio.

Diversi i commenti del tipo:"Dottore credo che da oggi avrò molto mal di schiena, non so come mai ma mi è appena iniziato". Foto su foto, commenti su commenti i followers del dott. Angiolini sono arrivati a 251mila.

Il medico in effetti  non è nuovo a comparsate, sia sui social che in tv. È abbastanza noto. Ha avuto diverse esperienze televisive, come quella del 2015 quando  è stato uno dei concorrenti del reality show Grande Fratello, e ora conduce "Buonasera Dottore" su tv2000.

Ma egli, forte del suo lavoro e specializzazione ottenuta con lode a Sassari, è anche medico acccreditato Uefa e dichiara:"L'utilizzo del mezzo televisivo e social media è l'opportunità di comunicare la mia attività lavorativa".

Come medico sarà pure molto affascinante, ma è sempre meglio continuare a guardarlo in tv che trovarsi nel suo ambulatorio.

lunedì 19 novembre 2018

I nuovi pellegrini di Lourdes: "Madonnina mia..trovami un lavoro"

Meno disabili e più depressi. Più carrozzelle motorizzate e meno accompagnatori. A Lourdes la preghiera più invocata è quella per trovare lavoro.

Cambiano i tempi, cambia la "fede". A Lourdes (sede del famosissimo santuario) lo testimoniano i "nuovi pellegrini". Innanzitutto cambia il modo di arrivarci, si arriva più per voli charter e meno treni "bianchi", i pellegrini sono più asiatici e meno europei. Inoltre, ai piedi della grotta, i miracoli più richiesti sono: un lavoro e la ricomposizione del matrimonio in frantumi. Si prega anche per liberarsi dal gioco d'azzardo o dal bullismo.

Quest'anno Lourdes ha celebrato i suoi 160 anni. Un arco di tempo che ha visto 70 miracoli riconosciuti, diverse guarigioni e milioni di pellegrini l'anno. Nel tempo qualcosa è cambiato. Il Santuario si deve oggi difendere dalle difficoltà economiche, dalle minacce del terrorismo e dalla crisi di fede. I nuovi pellegrini che si recano al Santuario sono indipendenti, più tecnologici e forse più soli.

I disabili sono sempre meno e si muovono nel luogo sacro con le loro vetture, mentre gli altri scelgono voli low-cost in solitaria e una volta di fronte la statuetta miracolosa chiedono di poter trovare lavoro.
Delle richieste insolite insomma, non si chiede più salute d protezione per sé o per un proprio caro, ma risposte, certezze più economiche che morali o fisiche.

La Madonnina silenziosamente ascolta,  ma di certo non le  passano inosservati anche i cambiamenti paesaggistici della zona. Prima c'era una religiosità diversa, i pellegrini stazionavano in stanzoni a 12 letti, oggi le stesse sono state dimezzate e sono a 6 posti, le camere addirittura  sono a 2 o 3 posti.

Ci sono sempre meno visitatori e forse meno credenti. Sicuramente meno fede. Ma la Madonnina silenziosamente accoglie tutti, ascolta tutti e vede il panorama cambiare e richieste di lavoro.

L'albergo a zig zag dove si scia sul tetto

Aprirà in Svizzera il primo albergo con pista da sci sul tetto. Progettato dall'archistar Bjorke Ingels che collegherà le piste da sci circostanti con la struttura.

Immaginate di sciare davanti a delle grandi vetrate, dietro cui, gli altri mangiano, sorseggiano una cioccolata calda o dormono nel tepore di un lettuccio.
Entro il 2020 sarà possibile. L'orologiaio Amadeus Piguet ha commissionato il visionario progetto agli architetti del Bjorke Ingels Group che hanno pensato ad unz struttura a zig zag che andrà a completare l'Audemars Pigeuet Hotel des Horlogers della Vallee de Jeux in Svizzera. Le piste da sci verranno direttamente collegate al tetto dell'albergo.

L'attrazione sarà completata entro il 2020 e sorgerà proprio a fianco del museo che celebra il rinomato produttore di orologi, altra creazione dello stesso studio d'architettura.

L'hotel preesistente verrà completamente smembrato per creare un edificio a forma di doppia z, con 5 rampe che si integrano completamente al paesaggio circostante. I tetti inclinati saranno direttamente collegati alle piste, permettendo agli ospiti di uscire dalla propria stanza direttamente con gli sci ai piedi.

D'estate, invece, i tetti/piste fungeranno da pista panoramica da scivolare anche con gli sci d'erba. Secondo i creatori è una soluzione "multifunzionale " che interpreta architettonicamente il concetto di connessione, fra esterno ed interno,  la gente del posto e gli ospiti, natura e turismo.

venerdì 16 novembre 2018

Negozietto siciliano nascondeva dipinto del '600 rubato 32 anni fa

A Palermo un rigattiere è stato denunciato per ricettazione perché nel suo negozio è stato ritrovato un quadro antichissimo rubato ad Ariccia più di 30 anni fa.

Non di rado nei mercati delle pulci si trovano delle sorprese. Questa volta, però, la sorpresa l'ha avuta un antiquario di Palermo, molto vicino al Mercato delle Pulci  della città. L'uomo non immaginava il controllo da parte dei Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio  Artistico che invece nella sua bottega hanno trovato un dipinto, olio su tela, risalente al XVII secolo.
Si tratta di "Ritratto di Marta Ghezzi Boldinotti", trafugato nel 1986 da Palazzo Chigi di Ariccia.

Da tempo si erano perse le tracce del dipinto, che è stato "magicamente" ritrovato  nel negozietto dell'antiquario che si è giustificato dicendo "Non trovo la documentazione". Invece, i Carabinieri sono risaliti a una seconda persona, un uomo di Marsala con precedenti, molto vicino al negoziante. Si sospetta che glielo abbia venduto lui che ha già avuto denunce in passato per altre vicende legate al mondo dell'arte.

L'antiquario e l'uomo di Marsala sono stati denunciati per ricettazione. Mentre il quadro, dopo tanto peregrinare torna a casa, andrà ad arricchire l'importante patrimonio artistico di Palazzo Chigi di Ariccia, eccezionale testimonianza, rimasta inalterata, del Barocco Europeo.

Molti non sanno che le sue sale, nel 1962, furono scelte per l'ambientazione di numerose scene de "Il Gattopardo" capolavoro di Luchino Visconti.

All'asta i gioielli di MariaAntonietta

Vendita record per i gioielli della sovrana francese ghigliottinata durante la rivoluzione. Solo il ciondolo è stato battuto per 32 milioni di dollari.

Per comprendere il personaggio di MariaAntonietta, basta ricordare una celebre frase a lei attribuita: "Se il popolo non ha il pane, dategli dei croissant". Non si è certi della veridicità  di questo fatto storico, se davvero la regina di Francia l'abbia realmente pronunciata, ma di certo a MariaAntonietta piaceva molto il lusso, lo sfarzo più sfrenato. Quindi si può ben immaginare quanto preziosa fosse la sua collezione di gioielli.  

In passato i preziosi della Regina ghigliottinata durante la Rivoluzione Francese  furono venduti dai Borbone di Parma e in questi giorni i pezzi più importanti sono stati battuti all'asta da Sotheby's Ginevra. È stata una vendita record in generale, in cui ha fatto davvero clamore un grande ciondolo di perla naturale a forma di goccia che è stato venduto per la cifra record di 32milioni di dollari.

Anche la casa d'aste ammette che si tratta di una cifra davvero elevata per una perla, sebbene il ciondolo fosse arricchito da una serie di diamanti.

Il gioiello era il pezzo forte di un lotto di eccezionale valore storico oltre che materiale: 10 pezzi, tra cui orecchini, collane, anelli, una spilla e un fermaglio per capelli  in diamanti appartenuti alla regina, posseduti per generazioni e poi ceduto dalla casa reale di Parma.

La storia racconta che MariaAntonietta, dopo la Rivoluzione, aveva distribuito i suoi beni più preziosi tra le famiglie a lei imparentate e residenti all'estero. Alcuni di questi gioielli  non erano stati indossati in pubblico per 200 anni.

Che si tratti di gioielli o di stile di vita, a distanza di secoli la chiacchieratissima MariaAntonietta fa ancora parlare di sé, non sono solo gioielli,  sono testimonianze dal valore storico inestimabile.

giovedì 15 novembre 2018

Torna a casa 2 mesi dopo il suo funerale. La nipote ha un infarto

In Kazakistan. Torna a casa due mesi dopo il suo funerale. Nella bara c'era un altro uomo con Dna simile.

La vicenda è del 9 Luglio scorso e si è verificata ad Astana, in Kazakistan. Il protagonista è Aigali Supugalier 63 anni che proprio a Luglio viene dichiarato ufficialmente scomparso. Fin quando nella zona non viene ritrovato un cadavere. Cadavere che, dopo alcuni esami sul Dna, viene attribuito proprio al povero Aigali. Con una certezza secondo gli esami del 99,92%. Viene emesso anche un certificato di morte e alla fine la famiglia si decide anche ad organizzare un funerale per il povero zio.

In realtà, Aigali si era solo allontanato per lavoro. Sebbene non avesse salutato o informato nessuno. Comunque non era morto.
 Dopo due mesi dal suo funerale torna a casa, nel villaggio di Tomarly. Alla sua vista, la nipote, per lo spavento, ha però avuto un infarto.

Evidentemente  l'analisi del Dna aveva fallito. Poichè aveva confermato che il corpo ritrovato era proprio quello del signor Aigali. Così la famiglia ha creduto ai risultati e condotto tutti i riti funebri e commemorativi. Spendendo anche una cospicua somma di denaro. Niente di grave, anzi dopo il primo spavento, i familiari sono stati contenti di poter riabbracciare ancora il loro congiunto; resta il dilemma di chi allora fosse quel cadavere seppellito al posto di Aigali.  Chissà se i suoi familiari lo stanno ancora cercando?

Due italiani nella lista dei 35 migliori innovatori al mondo

Francesca Santoro, 32enne napoletana impiegata nel centro dell'Istituto Italiano di Tecnologia a Napoli  e Francesco Gatto, 30enne vicentino, ricercatore da un lustro in Svezia, sono due brillanti menti che il mondo ci invidia.

Ci sono anche due italiani fra i 35 giovani innovatori under 35 selezionati come i più promettenti al mondo. Il prestigioso riconoscimento è arrivato dalla rivista di Tecnologia del Massachusetts Institute of Techonology, Mittechonology Review, che ogni anno, dal 1999 seleziona i giovani più brillanti in tutta Europa.

I nostri due rappresentanti sono  Francesca Santoro, 32 enne che lavora a Napoli ed è stata premiata con il "Mit Innovators Under 35 Europe" per il progetto del cerotto fotovoltaico che rigenera la pelle, accelerando la guarigione delle ferite.

Il secondo è  Francesco Gatto, bioscienziato 33enne, che da sei anni lavora in Svezia, ha scoperto la biopsia liquida basata sul metabolismo con cui può prevedere velocemente l'evoluzione di diversi tipi di tumore e consentire trattamenti mirati.

Oltre la soddisfazione personale dei due giovani, c'è quella di tutta una nazione che spesso fatica a fare ricerca. Invece, soprattutto nel caso di Francesca, il riconoscimento dimostra  che "in Italia si può fare buona ricerca ed è un'occasione per dare un po' di risalto alle persone che tornano e non parlare solo di cervelli in fuga".

Inoltre, proprio il suo progetto è stato considerato da una giuria di fama internazionale meritevole per i futuri risvolti positivi nell'ambito medicale, è una grande soddisfazione e rappresenta ulteriore motivazione a proseguire con grinta in questa direzione.

E non può passare in secondo piano il fatto che i due italiani sono stati selezionati su una rosa di mille candidati. La cerimonia di premiazione avrà luogo il 4 Dicembre a Parigi in occasione del Summit Europe 2018.

mercoledì 14 novembre 2018

La curiosità come chiave di successo nei bambini

La curiosità è l'ingrediente base per riuscire in matematica e in letteratura già da piccoli.

Uno studio dell'Università del Michigan e pubblicato sulla rivista Pediatric Research mostra come la curiosità sia un elemento indispensabile per il sapere. Particolarmente importante è coltivare la gioia della scoperta e la motivazione a cercare risposte a cose ignote già da piccoli.

Lo studio ha preso in esame i dati dell'Early Childhood Longitudinal Study, Birth Cohort, e sono stati seguiti migliaia di bambini dalla loro nascita nel 2001. I genitori dei piccoli sono stati intervistati durante delle visite a casa e i 6200 bambini sono stati valutati quando avevano 9 mesi e 2 anni, e ancora quando sono entrati alla scuola materna ed al primo anno di scuola elementare.

I risultati hanno suggerito che, anche considerando altri fattori, la curiosità continuava a fornire un contributo piccolo ma significativo ai risultati accademici nel tempo. Secondo i ricercatori  promuovere la naturale attitudine alla curiosità può essere particolarmente importante per i bambini provenienti da contesti economici meno abbienti, anzi può servire come potenziale obiettivo di intervento per colmare un eventuale divario di risultati con i coetanei.

Per questo, sebbene oggi la maggior parte degli interventi in classe si concentrano sul coltivare il controllo precoce e sulle capacità di autoregolamentazione del bambino, i risultati suggeriscono  che dovrebbe essere preso in considerazione un messaggio alternativo, incentrato  sull'importanza della curiosità. 
 A volte si tende a premiare la disciplina o l'omologazione, invece bisognerebbe lasciare i bambini liberi di fantasticare, creare teorie e farsi domande, bisognerebbe far liberare la loro curiosità.

Bambina scrive a Kellog's: "Sulla scatola di cereali ci sono solo maschi"

Ha solo 8 anni, ma è molto agguerrita. Daliah Lee ha minacciato di boicottare i prodotti del colosso dei cereali perché non usano figure femminili per le immagini.

Quando una è guerriera, lo è fin da piccola. Sicuramente Daliah Lee, 8anni non è una bambina che aspetta di essere salvata dal principe azzurro. Anzi già si batte per i suoi diritti. Ne ha avuto prova anche la Kellog's,  uno dei colossi del mondo dei cereali che proprio dalla piccola si è vista recapitare una lettera di protesta.

Daliah originaria di Canberra in Australia, contesta alla nota marca di cereali di aver sempre scelto foto di bambini maschi. "Perché?", chiede lei. Le bambine non sono abbastanza secondo loro? Sulle confezioni di Nutri-Grain dovrebbero esserci anche loro; perché "Le ragazze possono anche  fare cose formidabili", scrive.

La piccolina ha pure aggiunto che i concorrenti Weet-Box sui pacchi dei loro cereali  mettono sia ragazzi che ragazze. Facendo partire quindi una bella minaccia per la Kellog's:"Se non mettete ragazze, io e le mie amiche boicotteremo i vostri prodotti".

Parole durissime soprattutto perché pronunciate, o meglio scritte, da una bambina di 8 anni, che hanno fatto tremare  il colosso dei cereali che si è visto costretto a cedere, arrivando a promettere  che anche le ragazze saranno raffigurate sui pacchetti, dall'anno prossimo. In realtà, all'inizio la marca di cereali aveva ignorato la richiesta della piccola Daliah. Poi, però ha risposto con una lettera in cui si diceva dispiaciuta che alla bambina non piacesse quel prodotto e la vera sferzata è arrivata ancora dopo, quando la bambina è vstata intervistata dal quotidiano Sun-Herald. A questo punto la Kellog's è stata messa veramente alle strette e ha dovuto rispondere concretamente alla piccola dicendo che in passato le donne sono state ritratte sulle confezioni, ma c'è stata poi una "discrepanza che sarà corretta".

Daliah più ferma di loro, non retrocede e ha già fatto sapere che boicotterà i Nutri-Grain, i suoi preferiti finché non vedrà i pacchetti aggiornati.

martedì 13 novembre 2018

Il 2017: l'anno più deprimente per il mondo

Record di emozioni negative. Testate con un sondaggio in 145 Paesi. Cresciuti stress e preoccupazione.

Ognuno dentro di sé porta un annata dimostratasi particolarmente indigesta, negativa. È qualcosa di soggettivo che ha a che fare con le vicende che durante l'arco di 365 giorni si sono dovute affrontare. Ma, secondo un recente studio, riportato sul Gallup Global Emotions Report, per il mondo il 2017 è stato l'anno più deprimente, questo da oltre un decennio.

Per la ricerca sono state intervistate oltre  150 mila persone in 145 Paesi, a cui è stato chiesto "come stanno".

Quasi il 40% degli intervistati ha provato preoccupazione o stress il giorno prima dell'intervista, un aumento del 2% rispetto al 2016. I tassi di tristezza e dolore fisico sono invece aumentati dell'1% con una persona su cinque  che si è sentita triste e tre su dieci che hanno provato dolore.

Solo la rabbia rimane stabile al 20%. Combinando questi dati si ottiene un "negative emotion index" di 30, incrementato di due punti rispetto a quello dell'anno precedente e più alto mai registrato dall'inizio del progetto, che ha visto invece il tasso più basso nel 2007, quando era 23.

L'Italia è mediamente triste. Si trova a metà classifica con Usa e Spagna, indice più alto di quello dei Paesi del nord Europa e molto lontano dal picco negativo 61 della Repubblica Centrafricana.

Ancora non chiare le cause che hanno reso il 2017 un anno particolarmente deprimente a livello mondiale. Per me è stato molto più difficile il 2018, ma come ogni volta che si avvicina un nuovo arco temporale,  spero in quello nuovo che verrà.

A New York il primo museo della Pizza

Gli americani appassionati di pizza tanto da intitolarle un museo. Uno dei cibi più famosi al mondo considerato alla stregua di un'opera d'arte.

Il piatto popolare nato a Napoli a fine Ottocento non solo ha conquistato il mondo e diventato patrimonio dell'umanità dell'Unesco,  addirittura ora la pizza è considerata una vera e propria opera d'arte. Tanto che a New York, dei designer che ne hanno carpito le potenzialità "artistiche", hanno inaugurato un museo ad essa dedicato.

Il MoPi è una reinterpretazione tutta americana del culto della pizza, ma ben mostra l'amore per la pizza degli statunitensi. Il museo resterà aperto fino al 18 Novembre nel quartiere di Willismsbury di New York, ma considerato il grande successo di visitatori che sta avendo, sicuramente diventerà un museo permanente.

D'altronde la pizza è il cibo più famoso al mondo, di per sé già molto "pop", quindi non è stata poi così azzardata l'esperienza dell'esposizione che spazia da un'esperienza social a quella artistica.

La pizza non è solo un piatto ma anche una forma di intrattenimento, sia come portata regina della tavola, quando fa subito atmosfera di festa, ma anche l'esposizione offre la possibilità di scattare selfie in ambienti pensati ad hoc per rendere l'esperienza della visita il più interattiva e social possibile.

Gli ideatori tutti  dello studio Namless Network hanno piazzato al centro dell'istituzione una grotta di formaggio realizzata in silicone che collega le varie sale e consente di scattare simpatiche fotografie da condividere al momento su Instagram. In un'altra sala, è invece possibile ammirare una riproduzione della Venere di Botticelli  che mangia una fetta di pizza. Oltre a questa, sono circa 15 le opere raccolte nel museo.

Bel tributo al più famoso cibo italiano al mondo, ma volete mettere l'arte di farla una pizza? O l'estasi provata nel mangiarne una davvero buona a Napoli, invece di ammirarla astrattamente in un museo di New York?

lunedì 12 novembre 2018

Figlia vegana minaccia la madre:"Se fai ancora il ragù ti accoltello"

A Modena una 48enne minaccia di morte la propria madre perché cucina la carne. Il giudice di pace dà ragione all'anziana, lei verrà risarcita mentre la figlia è stata condannata.

La fervente 48enne vegana è stata condannata a pagare 400 euro di risarcimento più una multa di altri 500 euro per aver minacciato la madre di "piantarle un coltello in pancia" se avesse continuato a cucinare il suo ragù.

Centro della "sceneggiata" più che scena, è  Modena, città dove vivono le due donne, che spesso hanno litigato per le differenti "visioni culinarie". L'ultimo screzio è andato proprio oltre ogni limite, quando la figlia ha pronunciato queste parole, giudicate dal magistrato una vera e propria minaccia di morte.

Le discussioni andavano avanti da tempo, da quando la figlia era rientrata nella casa della madre dopo aver perso il lavoro, in attesa di una nuova sistemazione. Ma la figlia da anni aveva abbracciato lo stile di vita vegano. Inoltre, aveva eliminato la carne dalla sua dieta quotidiana e di essa non voleva più avere nessun contatto "sensoriale", nemmeno olfattivo.

Ma la madre, da buon emiliana, è molto legata alla tradizione del ragù, con carne cotta a fuoco lento che cuocendo inonda la casa di aroma.
All'ennesimo ragù la figlia ha perso le staffe e ha pronunciato la frase che ha fatto scattare la denuncia da parte dell'anziana:"Adesso ci penso io a farti smettere. Se non la pianti di fare il ragù, ti pianto un coltello nella pancia".

La giustizia ha fatto il suo corso e la veemente vegana è stata condannata. Giustamente. Premettendo che quello del ragù è stato solo un espediente per veicolare la sua rabbia repressa . Va bene essere animalisti , ma il sangue umano non ha forse più valore di un presunto animale?

Bye bye Estate di San Martino

L'Italia sta godendo degli effetti della "cosidetta Estate di San Martino". Questo clima mite, insolito per il periodo, che fa registrare valori di  3-5 C° sopra la media, non avrà però  lunga durata.

Questi primi giorni di Novembre ci hanno fatto abituare a giornate ancora miti. Il merito è dell'Estate di San Martino, il periodo autunnale in cui, dopo il primo freddo, si verificano condizioni di bel tempo e relativo tepore. Il fenomeno trae il nome dalla tradizione del mantello che San Martino di Tours (festeggiato l'11 Novembre) donò, metà per uno, a due mendicanti infreddoliti dopo un acquazzone: subito dopo il cielo si schiari' e la temperatura si fece più mite, come se all'improvviso fosse tornata l'estate. Nell'emisfero boreale il fenomeno si osserva a inizio Novembre, nell'emisfero australe, invece si manifesta tra fine Aprile e inizio Maggio.

In Italia, finora abbiamo visto le temperature salire di giorno in giorno, fino a raggiungere anche i 21-23 C° al centro Sud e sui 17C° al Nord. Ma, l'alta pressione durerà fino a giovedì 15, poi già da venerdì la situazione cambierà radicalmente. L'alta pressione si sposterà verso il Nord Europa favorendo l'arrivo di aria più fredda proveniente dalla Russia e responsabile di un brusco calo termico. 

Addio a weekend all'insegna di temperature amiche, dal fine settimana  le temperature  crolleranno di 10-12 C°, con valori massimi che a stento saliranno sopra i 12C° al Nord e non oltre i 15C° al centro Sud, di notte invece valori vicini allo zero sulle pianure del centro Nord, forti gelate  sopra i 400 metri d'altezza.

Insomma l'estate di San Martino ci aveva allietato con la sua aria dolce, ma è tempo di salutarla e tirare fuori sciarpe, cappelli e giubbotti pesanti.

venerdì 9 novembre 2018

Noè: chiede per 3anni l'elemosina davanti una pasticceria, viene assunto nella stessa

Moussa Noè Ndoye, 29 anni è il neo assunto della "Bottega di Pasticceria" a Firenze. Da anni, lì davanti vendeva accendini e fazzoletti.

Simone Bartolini, titolare della "Bottega di Pasticceria", sul Lungarno Ferrucci a Firenze, dichiara: "Non è stato un gesto di pietà, quest'assunzione se l'è guadagnata cln tanti sacrifici".

L'assunzione è quella di Moussa Noè Ndoye, 29 enne originario del Senegal che per anni, davanti a quel negozio di dolci ha stazionato, chiedendo l'elemosina per vivere. Una storia a lieto fine, bella come i suoi due protagonisti l'onesto ragazzo di colore e l'onesto pasticcere.

Moussa è arrivato nel nostro Paese 3 anni fa. Ogni mattina prende il treno delle  06.43 da Pontedera, dove abita tutt'ora, insieme ad altri sette senegalesi. Una piccola stanza che gli costa 150 euro mensili più le bollette. Un lenzuolo per terra, con sopra accendini, braccialetti, calzini, e fazzoletti. L'occorrente per la sua vita d'ambulante. Almeno, così è stato fino a giovedì scorso.

In effetti, tutto ebbe inizio nel Gennaio 2016. Il suo destino s'incrociò con quello del nuovo locale aperto sul Lungarno Ferrucci. Lui ammaliato dalla bellezza del locale, voleva complimentarsi di persona con il titolare della Bottega di Pasticceria. Da quel giorno è cominciata la convivenza tra questi due mondi. Sebbene allora Moussa faceva ancora il venditore ambulante, lo chef stellato Simone Bartolini,  racconta:"È sempre stato uno di noi, è parte integrante di questo posto e appena ha avuto i documenti necessari per poter lavorare è entrato a far parte dell'organico. Un ragazzo per bene, leale, che si è fatto apprezzare dai clienti  per la sua gentilezza".

Ora, da poco più di una settimana Moussa lavora come tuttofare in pasticceria e il lavoro aumenterà con la prossima apertura di via Messico dal  primo di Gennaio.

Ci sono alcuni incontri che sebbene nascano in sordina sono destinati a divenire, evolversi e creare ottime collaborazioni.

Il Tirino è il fiume più limpido d'Europa

Si trova in Abruzzo, Italia, il fiume più limpido e pulito d'Europa. Primato positivo per il Belpaese.

Il colore dell'acqua sfuma dall'azzurro al verde smeraldo e in certi punti è assolutamente trasparente. Queste sono le acque del fiume Tirino.

Diverse moltitudini di microsorgenti che sgorgano dal letto del fiume ne alimentano il corso. In queste acque limpidissime e cristalline, anche i raggi del sole sono ben accetti e penetrano per diversi metri sotto la superficie, cosicché la fotosintesi clorofilliana ha luogo anche nelle zone più profonde. Il che permette al fiume di garantire la sopravvivenza della flora e della fauna.

Le sorgenti sono all'interno del territorio di Capestrano, in provincia dell'Aquila, il suo nome deriva proprio da "Caput trium ammium", "capo delle tre sorgenti". Il fiume solca il territorio del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Lega. Attraversa la Valle del Tirino, sotto il massiccio del Gran Sasso d'Italia.

Dalle sorgenti, il fiume scorre per circa 15km in direzione sud, fino ad entrare nella provincia di Pescara. È  una meta molto gettonata in estate, i turisti amano farvi una passeggiata sulla riva a piedi o in bici, oppure fare escursioni in canoa, ancora trekking o galoppate a cavallo lungo le sponde.

Il fiume Tirino è sotto l'egida  del Comune di Capestrano di questo comune sono anche i suoi affluenti più piccoli: Presciano e il lago sotto l'abitato di Capestrano; quello più grande, invece, proviene dalla sorgente Capo d'Acqua e lo rende  navigabile in alcuni tratti. Ma è obbligatorio non usare imbarcazioni motorizzate, poiché potrebbero deturpare la limpidezza del luogo.

Se la bellezza del creato avesse bisogno di uno specchio in cui riflettersi, sicuramente le acque del Tirino, il fiume più pulito d'Europa, sarebbero candidate perfette.

giovedì 8 novembre 2018

Scritte oscene nei bagni degli antichi Romani

Trovate barzellette sporche raccontate con dei mosaici nelle latrine degli antichi Romani.

Sicuramente gli archeologi sono abituati a vedere cose davvero fuori dal comune, ma quello che ha scoperto il team di lavoro nel sito archeologico di Antiochia e Cragnun, la moderna provincia di Antolya, in Turchia, è davvero insolito.

Questi archeologi sono sicuramente "arrossiti" davanti alle "scritte oscene" in un bagno di 1800 anni fa. I mosaici risalgono al secondo secolo dopo Cristo e giocano sul mito di Narciso e Ganimede.

Micheal Haff, studioso dell'università del Nebraska-Lincoln confessa:"Siamo rimasti sbalorditi da quello che stavamo guardando. Devi conoscere le storie dei protagonisti per capire questo mosaico, ma ora abbiamo la certezza che l'umorismo da bagno è più  universale di quanto si potesse pensare".

Del mosaico di Antiochia a Cragnun si conserva solo metà della scena, ma secondo l'archeologo è proprio "la metà buona". Narciso è stato rappresentato con un naso insolitamente lungo per gli standard di bellezza del tempo. E al posto di ammirare il suo viso allo specchio, come racconta il mito, fissa il riflesso del suo organo riproduttivo. Ganimede, invece, tiene in mano una spugna solitamente usata per pulire le toilette, mentre un airone (rappresentate ironicamente Zeus), lo pulisce utilizzando il suo lungo becco.

Il mosaico rinvenuto nell'antico bagno è stato ora coperto per poter proseguire gli studi. Entro l'estate, la latrina sarà aperta al pubblico e allora centinaia di turisti potranno visitare l'intero sito in modo libero d gratuito.

La curiosa scoperta è in realtà unica nel suo genere e quindi molto preziosa. Non solo per la minuziosità del mosaico ma per i contenuti, "ironici", che ci mostra. Sappiamo che già dai tempi dei Romani, il bagno era  luogo di scritte alquanto colorite.

Lavorare troppo indispone capi e colleghi

In Danimarca lavorare fino a tardi fa una brutta impressione su capi e colleghi.

Scoperto il motivo per cui i danesi sono il popolo più felice al mondo. Loro hanno capito l'importanza del Work-Life Balance. Ossia non si vive solo di lavoro. Infatti, benché in Danimarca ufficialmente l'orario di lavoro settimanale è di 37 ore,  una nuova indagine Ocse mostra che il danese medio lavora appena 33 ore circa alla settimana.

Praticamente, alle 16:00 si chiudono i battenti. La giornata lavorativa lì, comincia dalle 8 del mattino e termina alle 4 del pomeriggio, mentre il venerdì, si torna a casa addirittura prima.

Quasi nessuno fa gli straordinari, che lì non esistono. A nessuno verrebbe in mente di restare sul posto di lavoro più a lungo del necessario solo per fare bella figura. Di tardo pomeriggio, gli uffici sono tutti deserti, al massimo si può trovare qualcuno del personale in portineria e dell'Ad.

I datori di lavoro si fidano dei dipendenti, soprattutto se eseguono bene i propri incarichi e svolgono il proprio lavoro in maniera efficiente, quindi possono andare a casa in orario.

Al contrario, restare più a lungo solo per fare buona impressione ha un effetto negativo e mette in discussione l'efficienza come anche la capacità di gestire il proprio tempo da parte dei dipendenti.

Nonostante questo la Danimarca è uno degli Stati più produttivi dell'Ue. I danesi, infatti, godono anche di una vita al di là del lavoro.

Dopo il "dovere", si dedicano ai propri hobby, fanno sport ed escursioni nella natura scandinava. Ciò le  rende persone felici ed è dimostrato che le persone felici sono più efficienti del 12%.

mercoledì 7 novembre 2018

Il giro d'Italia in due mesi( fatto in barca a vela)

Due fratelli di Milano hanno compiuto la loro impresa. Fare il giro d'Italia su un catamarano da spiaggia. Due mesi di navigazione.

Ci sono alcuni viaggi che si possono compiere solo con un fratello o una sorella. Soprattutto perché bisogna essere folli allo stesso modo. Così  Giacomo e Francesco Galimberti, quest'estate per 54 giorni hanno circumnavigato lo stivale.  1500 miglia in varie tappe, fatte su una barca a vela e raccontate sul loro profilo Facebook.

Solo il mare, loro, una vela e un geolocalizzatore satellitare. Niente motore e niente cellulare,  l'unica forza motrice e l'unico intrattenimento consentito è stato lo straordinario spettacolo della natura. E la loro volontà messa a disposizione di un Hubie Cat 16 con cui hanno domato le prove messegli dinanzi da Nettuno.

Poiché, come racconta Giacomo, 21enne studente di Fisica alla Statale di Milano:"Perché l'avventura deve essere spontanea, ma regala emozioni vere. È stato il viaggio più bello della mia vita . Entusiasmo a cui il fratello Francesco   22 anni, ugualmente appassionato di vela, ma designer d'auto  a Torino, aggiunge:"Erano due anni che pensavamo di fare un'esperienza simile".

Poi l'occasione è arrivata quando un loro amico, Matteo, gli ha confermato che avrebbe messo a disposizione gratis il suo catamarano. Nel 2002 l'amico con il padre poi scomparso, avevano fatto il Giro d'Italia e quindi ora non gli dispiaceva renderlo.

Per rimettere a nuovo il mezzo, ridotto abbastanza male, i fratelli  Galimberti hanno speso circa 2.500 euro. Però  il 18 Luglio sono riusciti a partire da Ventimiglia e con sole 15 miglia giornaliere invece che 50, e grazie al vento favorevole incontrato dalla Toscana in poi, ce l'hanno fatta. Hanno circumnavigato l'Italia in barca a vela. Il 10 Settembre sono arrivati a Trieste alle 19.30 di un anonimo venerdì . Si così  conclusa la loro meravigliosa avventura.

Internet come antidepressivo per gli anziani

Una ricerca rivela che gli anziani che usano internet sono meno depressi. Il computer contro la solitudine.

Molti anziani vivono in condizioni di solitudine, spesso soprattutto non solo fisica. La terza età è anche quella dei figli o parenti che vivono lontani da essi per lavoro o studio, o hanno messo radici in altri paesi. E non per tutti, maggiormente per le persone anziane,  è possibile muoversi, andarli a trovare. Qui, entra in campo l'uso di internet. Poiché mentre le persone anziane, sopratutto se hanno la tendenza a isolarsi corrono più rischi di essere più depresse, mentre, usare il computer fa benissimo alle loro menti.

L'era moderna ha messo a loro disposizione un modo per poter chattare con i parenti e gli amici lontani, usare Skype per parlare e vedere i propri nipoti.
Questo è quanto  rivela uno studio della Michigan State University, dove i ricercatori  hanno condotto una ricerca su 3mila pensionati americani  di entrambi i sessi.

I ricercatori hanno osservato il loro stile di vita e li hanno sottoposti a questionari psicologici. Il 30% del campione possiede un computer e lo usava regolarmente. Ed è stato registrato che si trattava proprio delle persone  meno sole e depresse. È stato inoltre sottolineato che che chi vive da solo ha maggiori benefici nel saper utilizzare il computer.

Anche se a volte sembra inutile insegnare alle persone anziane ad utilizzare il computer, liberarli nella navigazione o fargli conoscerere programmi preziosi come Facebook e Skype,  per parlare con i propri figli, invece può rivelarsi  molto utile. Anzi i ricercatori consigliano di aver pazienza, sedersi  con loro di fronte al monitor e  spiegargli come funziona.

Poiché:"Internet è un ottimo strumento d'integrazione sociale e, con un po' di esercizio, anche in età avanzata si può imparare facilmente a scrivere mail, allegare foto, chattare e provare a distrarsi".

Quindi come prossimo regalo di Natale sotto l'albero per i nostri nonni facciamogli trovare un bel smartphone in modo che possano usare internet;  perché gli anziani che usano internet sono meno depressi.