Pubblicità

giovedì 28 febbraio 2019

In Siberia l'auto fatta con sei tonnellate di ghiaccio

 
È una speciale Mercedes Classe G, su base Uaz e si muove nonostante il peso.

Solo la freddissima Siberia poteva dare i natali all'auto di ghiaccio. L'idea è  venuta in mente ad Aydar Bakijev, che non avendo abbastanza soldi per acquistare una supercar, ha deciso di prendere la sua vecchia fuoristrada e affidarla alle cure dell'officina Garazh54.  

Nel giro di sole due settimane, ha fatto costruire una replica della famosa Mercedes Classe G, ma con la carrozzeria di ghiaccio: l'auto sfrutta la meccanica e il telaio a longheroni della Uaz-468 (di derivazione militare), ricoperta da 6 tonnellate di gelidi blocchi di ghiaccio, scolpiti insieme fra loro e adornati da un sistema di illuminazione a led multicolore.

Data la particolarità del veicolo, le autorità locali hanno permesso a questa "Uaz-Benz" di fare persino una sfilata nel parco centrale della città di Novosibirsk, che con i suoi 1,6 milioni di abitanti è la terza città della Russia.

Il veicolo dotato di una struttura di sostegno per il ghiaccio in tubi d'acciaio, è perfettamente marciante e l'abitacolo è costituito da un sedile in tessuto e dal volante di una datata Mercedes.

Ma se questa vi sembra una "stranezza", basti pensare che Bakiyiew aveva già fatto installare sulla sua Landa Coupé delle portiere con apertura verso l'alto, simili a quelle di una Lamborghini.

Il deserto del Sahara continua ad espandersi

 
Giorno dopo giorno il deserto più famoso al mondo è in continua espansione. Oltre il 10% nell'ultimo secolo.

Il graduale riscaldamento globale, abbinato al calo delle precipitazioni è infatti la principale causa della desertificazione. Ed il fenomeno probabilmente sta riguardando tutti i deserti del mondo.

Ma lo studio è stato condotto in particolare sulla realtà del Sahara  ed è stato spiegato dal professore Sumant Nigam dell'Università  del Maryland.

La ricerca è stata pubblicata sul Journal of Climate of the American Metereological Society e dimostra la costante crescita del deserto.  Per lo studio sono state prese in considerazione le temperature e le precipitazioni dal 1920 al 2013.

Il cambiamento climatico allargherà la circolazione di Hadley generando  un'ascesa d'aria calda nei pressi dell'equatore, causando l'avanzamento verso Nord dei deserti.

Ma il Sahara di sta ingrandendo anche verso Sud, a causa di una combinazione di fattori influenzati dall'uomo. I livelli di precipitazioni sono cambiati in tutta l'Africa in tutte e quattro le stagioni  dal 1902 in poi.

E questo sta contribuendo anno dopo anno a rendere più arido il territorio del  Sahel, riducendo drasticamente le zone fertili e coltivabili, e quindi mentre il Sahel  si ritira, il Sahara si espande, sconvolgendo i fragili ecosistemi della regione.

Incalcolabili quindi i danni che andranno ad incidere sulla popolazione  della zona. Purtroppo ancora una volta si sottovalutano gli effetti che i cambiamenti climatici hanno sulla natura.

mercoledì 27 febbraio 2019

Whittier: la città dove tutti gli abitanti vivono in un solo edificio


In Alaska esiste  la città più piccola del mondo, tutti gli abitanti vivono in una sola struttura.

In Alaska, a 100 km a sud di Anchorage esiste la città più piccola del mondo. Si chiama Whittier ed è comunemente conosciuta anche come la "città  sotto lo stesso tetto". 

Infatti, lì vi abitano 217 persone ed è accessibile solo in barca o attraverso un tunnel a senso unico ad una corsia.

La particolarità di questo comune è che quasi tutti i suoi abitanti vivono nello stesso edificio, Begich Towers. 

La struttura è una caserma dell'esercito costruita nel 1974, durante la Guerra Fredda. L'edificio ospita anche una stazione di Polizia, un negozio di alimentari, una clinica, una chiesa, un minimarket e una scuola.

Tutti alloggiati all'interno della struttura Begich Towers  ha anche un bed&breakfast,  dove gli ospiti sono i benvenuti.

Sicuramente lo spettacolo più originale che può  offrire, è vedere come procede la vita nella cittadina compatta. Una sola struttura, ma si può godere anche di tanta, tanta neve, renne ed orsi e altri animali che sorvegliano il loro territorio.
Whittier è il posto ideale per chi ama i posti freddi e la poca mondanità.

Boom di casi in cui l'emoji ti porta in tribunale

 
Nelle Corti Usa decine di sentenze in cui i pittogrammi digitali finiscono fra le prove o gli indizi portati in aula.

Nel secolo delle emoji, un emoji può essere considerato una prova o un indizio all'interno di procedimenti giudiziari. È  quanto è stato sancito, per esempio, dai giudici di un tribunale della Baia di San Francisco, che sostengono che una serie di messaggi privati scambiati attraverso Instagram, spedito da un uomo a una donna, costituiscono appunto la prova del fatto che il primo fosse lo sfruttatore sessuale della seconda.

In uno di essi, dopo la frase "Team work make the dream work" (il lavoro di squadra consente di raggiungere ogni sogno), si vedono le emoji di una scarpa col tacco a spillo e un sacchetto di denaro.

Per l'accusa, il messaggio implica una relazione lavorativa fra i due mentre la difesa cercava di puntare sul romanticismo, sarebbe stato solo un modo per iniziare la relazione.

Questo è solo un esempio di come le emoji, le immaginette che spopolano in ogni comunicazione tramite i dispositivi digitali, stiano esplodendo  all'interno delle cause legali.

Secondo uno studio condotto da Eric Goldman, professore di Legge all'Università di Santa Clara, fra il 2004 e il 2019 si è passati da cifre insignificanti ad oltre 50 giudizi l'anno. 

La cifra inoltre sarebbe solo indicativa poiché considerati gli impedimenti pratico-butocratici, non può essere fatto un censimento completo. Altrimenti, la cifra andrebbe vista decisamente in rialzo.

Le emoji "finite" in tribunale  poi, riguardano i casi più disparati, si parte dallo stalking sessuale, per trattare argomenti anche come furti ed omicidi.

Il più delle volte si osservano "emoji più frequentemente quando i casi coinvolgono le persone e il loro rapporto l'una con l'altra".

Da fenomeno sociale,  le emoji almeno in questo caso, fungono d'ausilio per il sociale, aiutando a risolvere i casi giudiziari.

martedì 26 febbraio 2019

Smiling depression: la depressione mascherata con il sorriso

 
Persone che in apparenza sembrano felici e magari sembrano "avere tutto" in realtà, possono nascondere tendenze depressive.

Spesso accade. Quanti mascherano stati di tristezza, quasi depressione dietro un sorriso? Molti. È una cosa che fanno in tanti. Ciò non significa che stiano meno male internamente, ma rende più difficile scoprire che soffrono del disturbo.

Gli inglesi chiamano questo stato con il termine smiling depression (depressione con il sorriso). A gettare nuova luce su questo fenomeno è stata Olivia Remes, ricercatrice dell'Università  di Cambridge  che ha pubblicato un articolo  su The Conversation.

Per la Remes le persone con questa condizione potrebbero sembrare che non abbiano motivo per  essere tristi: hanno un lavoro, un appartamento e spesso anche bambini od un compagno.

Sorridono quando li saluti, e possono condurre conversazioni piacevoli. Indossano una maschera per il mondo esterno. Dentro, tuttavia, si sentono senza speranza e scivolano verso il basso, a volte pensando di farla finita con tutto.

La forza con cui devono andare avanti può renderli particolarmente vulnerabili alla realizzazione di piani di suicidio. Ciò è in contrasto con altre forme di depressione, in cui si potrebbe avere l'idea  di suicidio ma non abbastanza energia per agire.

Le persone con smiling depression hanno maggiori possibilità di sentirsi depresse di sera e sentono il bisogno di dormire più a lungo. Con altre forme di depressione, invece, può capitare  che l'umore peggiori al mattino e di dormire meno.

Chi ne è colpito sembra essere più  incline "ad anticipare il fallimento, ad avere difficoltà a superare situazioni umilianti e tende a rimuginare  troppo su situazioni negative".

Il fenomeno non è da sottovalutare, solo nel Regno Unito colpisce tra il 15 e il 40% di chi è depresso, e la migliore cura rimane sempre il prendere coscienza del problema e chiedere aiuto agli esperti per alleviare il disagio. 

Il tar sancisce: il pony è un animale di compagnia e può stare in casa

 
Annullata l'ordinanza del sindaco che imponeva l'allontanamento dell'animale.

I giudici del Tar della Puglia, in particolare della sezione di Lecce, sanciscono che un pony, se tenuto in una stalla ricavata in un locale di servizio dell'abitazione del proprietario, può essere considerato un animale di compagnia.

Specie se arreca "giovamento per la salute" al suo padrone. Con questa storica sentenza il Tar ha annullato un'ordinanza del Comune di Carovigno (Brindisi) che imponeva ad un pensionato di portare l'animale fuori dal centro urbano.

Per alcuni giorni l'uomo ha dovuto attenersi all'ordine impartito dall'ente municipale a seguito delle lamentele dei vicini: l'anziano però è andato a dormire insieme al suo pony, che si chiama "Maresciallo".

Un profondo legame di amicizia tra il cavallino ed il proprietario 85 enne, il signor Carmelo, testimoniato anche dalle sue parole:"Se dovesse morire lui, morirei prima io".

Ma per il momento il pony potrà restare a casa. È la prima volta che una sentenza riconosce l'importanza degli animali di compagnia non convenzionali. Ed è la prima volta che in Italia il pony viene riconosciuto un animale di compagnia.

lunedì 25 febbraio 2019

Individuata una proteina che può abbassare la pressione

 
La galectina1 può agire per abbassare la pressione. Scoperta dai ricercatori di Singapore.

La lotta all'ipertensione si avvale di una nuova scoperta. Basta toccare una proteina specifica. Lo rivela uno studio della National University of Singapore che ha individuato questo nuovo sistema per controllare la pressione del sangue. 

La galectina1, una proteina del corpo, influenza la funzione di un'altra proteina  di tipo -L del canale di  calcio che normalmente agisce per contrarre i vasi sanguigni; riducendo l'attività di questi canali, la galectina1 porta così l'abbassamento della pressione del sangue.

Sebbene i pazienti con ipertensione di stadio 1 hanno la raccomandazione di cambiare lo stile di vita per ridurre il rischio di soffrire di altre malattie cardiovascolari.

Quelli con ipertensione di stadio 2 o superiore, invece, devono assumere farmaci antipertensivi per controllare la pressione sanguigna. Solitamente per  questa patologia si usano farmaci che bloccano i canali di calcio, ma il loro uso è associato ad un rischio maggiore di insufficienza cardiaca nei pazienti ipertesi, in particolare per quelli con problemi cardiaci.

Così, lo sviluppo di farmaci che potrebbero regolare l'attività del canale di calcio di tipo -L  può aprire una nuova frontiera per le terapie antipertensive.

Non si deve dimenticare che secondo alcuni dati dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, ogni anno l'ipertensione causa 7,5 milioni di morti nel mondo (circa il 12% del totale di tutti i decessi).

La ricerca  è stata pubblicata sulla rivista scientifica Circulation.

Clochard ricoverato in ospedale, i suoi 4 cani aspettano fuori dalla porta

 
In Brasile, quattro cani hanno aspettato il loro proprietario, un senzatetto uscisse dal pronto soccorso, per tutta la notte.

Cesar, senzatetto di Rio do Sul, in Brasile, è un uomo ricchissimo. A riempirlo d'amore ci sono i suoi quattro cani, che per tutta la notte lo hanno atteso pazientemente sull'uscio dell'ospedale in cui l'uomo era ricoverato, senza disturbare.

Si sono posizionati uno accanto all'altro, educati e pazienti, tanto da suscitare la curiosità di tutti i medici. Chris Mamprim, che stava facendo il turno di notte all'Ospedale Regionale Alto Vale quando ha visto arrivare Cesar, riporta:"Non avevamo mai visto nulla di simile. I cani pur essendo randagi sembravano tutti ben nutriti".

Infatti, Cesar aveva smesso di mangiare per potersi occupare dei suoi quattro amici canidi,  per questo ora si trova in ospedale dove ha bisogno di aiuto per superare la fame, il freddo ed il dolore.

Ma il clochard e i suoi cani sono inseparabili, e poiché gli animaletti non si sono allontanati dall'ospedale, gli infermieri hanno deciso di far entrare i quattro zampe e di dare loro del cibo.

Infine gli hanno permesso di riunirsi e vedere Cesar con i suoi quattro inseparabili amici è stata un'enorme dimostrazione d'amore.


venerdì 22 febbraio 2019

Brevettati i primi pioppi mangia farmaci che depurano l'acqua

 
Le prime piante capaci di mangiare farmaci; sono stati ottenuti proprio in Italia con un processo di selezione naturale.

La notizia è stata riportata nella rivista Science of the Total Enviroment ed afferma la nascita dei primi pioppi capaci di mangiare farmaci, assorbendoli e accumolandoli nelle radici.

Le piantine hanno acquisito queste proprietà sulla base di un processo di selezione tradizionale e in futuro essere utilizzati all'uscita degli impianti di depurazione.

I pioppi mangia-farmaci sono il risultato della ricerca coordinata  dall'Italia con l'Istituto di Scienza  della Vita della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa e condotta in collaborazione con il centro tedesco Helmoltz di Monaco.

Le piante modificate in modo da assorbire i farmaci dispersi nelle acque reflue sono pioppi bianchi della varietà Populus albeclane Villafranca, già noti per la capacità di accumulare metalli pesanti e sostanze organiche estranee agli organismi (xenobiotici) presenti nel suolo e nelle acque.

I pioppi dello studio hanno la capacità di assorbire, trasformare e accumulare  nelle radici sostanze inquinanti  di origine farmaceutica, come il principio attivo diclofenac comune a molti antinfiammatori non steroidei, molto presente nelle acque reflue urbane.

Questa nuova pianta può essere una risposta  naturale per contrastare l'inquinamento. Non tocca che aspettare la sperimentazione sul campo e costeggiare le rive dei fumi cittadini di questi miracolosi arbusti.

Anche una colazione sana può causare picchi di zucchero nel sangue

 
Uno studio rivela che anche le persone in buona salute metabolizzano lo zucchero in modo diverso.

Anche chi non soffre di diabete dovrebbe prestare attenzione a ciò che mangia, lo rivela uno studio della Stanford University School of Medicine, negli Usa e pubblicato sulla rivista Plos, per cui anche una colazione "sana e leggera" in individui che non hanno il diabete può portare ad elevati picchi di zuccheri nel sangue.

I picchi glicemici, ossia alti livelli di zuccheri nel sangue possono contribuire al rischio di malattie cardiovascolari e alla tendenza di una persona a sviluppare insulino-resistenza.

Spesso quando si misura la glicemia lo si fa con un prelievo veloce, ma questa metodologia non coglie l'aumento e la diminuzione determinata da ciò che la persona ha mangiato quel giorno, in particolare carboidrati come riso, pane e patate.

Proprio su questa tematica si sono concentrati i ricercatori dello studio che hanno fornito per due settimane a 57 persone, la maggior parte delle quali in buona salute, un dispositivo per il monitoraggio del glucosio continuo, che prende letture costanti delle concentrazioni di zucchero nel sangue.

Micheal Sangler, professore di Genetica a Stanford e autore senior della ricerca, spiega:"Abbiamo visto che ci sono molte persone che hanno picchi di livelli di glucosio e non lo sanno nemmeno". Per questo è stato monitorato l'effetto di tre tipi di colazioni diverse: una ciotola di corn flakes con latte, un sandwich al burro di arachidi e una batteria proteica.

Più della metà delle persone i cui precedenti test glicemici avevano dato "valori normali" ha raggiunto gli stessi livelli di zucchero delle persone prediabetiche o diabetiche. In particolare l'80% dei partecipanti vedeva salire la glicemia dopo aver mangiato cereali e latte.

Quindi lo studio rivela che innanzitutto il diabete è una malattia  molto insidiosa d che avere la glicemia  con valori normali a digiuno non è garanzia di non essere diabetici  o prossimi al diabete.

Per avere una valutazione accurata si dovrebbero fare test più accurati come l'emoglobina glicata che monitora le medie glicemiche della giornata.

giovedì 21 febbraio 2019

Uno sconosciuto le lascia un biglietto sul treno, lei cerca di ritrovarlo

 
Non era un biglietto d'amore, ma un pezzetto di carta sul quale un uomo le aveva scritto che avrebbe dovuto sorridere di più, ma Jane, la ragazza britannica alla quale era rivolto il messaggio si è incuriosita e ha aperto una caccia sui social per ritrovarlo.

Qualche giorno fa Jane stava viaggiando in treno, quando un uomo seduto di fronte a lei, dopo averle lanciato continue occhiate, le ha consegnato un bigliettino prima di scendere. 

Il messaggio riportava:"Dovresti sorridere anche se il mondo ti sta abbattendo,  una faccia bella come la tua non è stata fatta per aggrottare le sopracciglia". Sulla parte anteriore del foglio le ha inoltre scritto di aspettare 10 secondi prima di aprirlo, in maniera tale da non essere più nei pareggi quando sarebbe accaduto.

Purtroppo la ragazza non ha apprezzato il gesto, anzi, si è sentita vulnerabile e ha provato molta rabbia, tanto da aver, creato un apposito profilo Twitter che si chiama "Train Girl" e attraverso un identikit disegnato a mano, per ritrovare l'uomo, in modo che possa ricevere faccia a faccia la sua risposta.

La pagina ha attirato l'attenzione degli internauti che per lo più sono a favore del gesto ritenendolo un modo carino per fare un complimento  e che quel passeggero del treno non si aspettava nulla in cambio.

Peccato che Jane sia tanto, apparentemente, in collera con l'uomo, magari era l'originale espediente per fare un gesto carino, ma oggi  siamo talmente disabituati alla gentilezza che interpretiamo ogni gesto con sospetto.

Scoperta gigante caverna sotterranea: occupa la superficie di sei Empire Building

 
In Cina, una squadra di spedizione congiunta Cina-Regno Unito ha trovato una grotta gigante.

Nella dolina di Nongle nella catena di Fengshan nella Cina meridionale esiste una  caverna sotterranea estesa per circa 6,7 milioni di metri cubi  (il volume dell'Empire State Building è di poco più di un milione di metri cubi).

L'inghiottitoio della Nongle è lungo circa 200 metri, largo 100 metri e profondo 118 metri. Il posto è circondato da alte scogliere quindi il team di spedizione ha dovuto  utilizzare una corda singola per scendere lentamente verso il basso.

La spedizione si è avvalsa di una tecnologia 3D avanzata per scansionare l'inghiottitoio, le caverne e le sale sotterranee. Nella parte inferiore della dolina,  ci sono due grotte collegate, che hanno un corridoio,  fosse collassate e un gran numero di rocce crollate.

L'altezza di 450 metri dal fiume sotterraneo all'aria aperta, la fa diventare la sola di una grotta carsica più alta del mondo.

Altro record è lo spessore tra la parte superiore della grotta e la superficie che è di soli 4 metri.

La natura non finisce mai di stupire e il mondo di regalarci meravigliosi scenari.

mercoledì 20 febbraio 2019

Cagnolina si finge randagia per avere gli hamburger, la proprietaria: "Non nutritela, è troppo grassa"

 
Ad Oklahoma City, negli States, una ragazza ha dovuto scrivere un post sulla sua pagina Facebook per smascherare la sua quattro zampe Princess.

Furba come una volpe, golosa come un orso, ma è una cagnolina. Una palletta di pelo a quattro zampe di nome Princess; tanto vorace quanto una brava attrice.

Nei giorni scorsi la sua proprietaria Betsy Rayes, una ragazza di Oklahoma City, ha dovuto scrivere un post sulla sua pagina Facebook per smascherarla:"Se vedete il mio cane vicino al McDonald's, per favore, smettete di nutrirla perché ha già un sedere enorme, è grassa e non sa nemmeno come comportarsi".

L'animaletto da quando ha scoperto che vicino casa sua c'è un negozio  che vende gli hamburger e dove gli automobilisti fanno tappa di notte per uno spuntino.

Dopo aver poltrito tutto il giorno, come appena comincia a tramontare il sole, mette in scena una strategia tutta sua per elemosinare un po' di cibo; fingendosi randagia.

La proprietaria, in preda alla collera continua nel post:"Non è una randagia. È solo una gran str...a che si comporta come se fosse una vagabonda così le persone si sentiranno male per lei e le daranno da mangiare  degli hamburger".

In effetti qualche video amatoriale che riprende la performance della poveretta cane/attrice, mostra  il grande talento artistico che la quattro zampe possiede e forse anche la gran fame che la motiva.

Meglio tardi che mai, a Mandello sposi a 87 anni

 
In provincia di Lecco, Giovanni sposerà in seconde nozze Raffaella, che di anni ne ha 66.

Più che cieco l'amore è un po' "acciaccatello", perché a 87anni suonati lui, Giovanni Ferro e 66 anni lei, Raffaella Bartesaghi, qualche piccola defaiance fisica ci può anche stare.

Ma i promessi sposi se ne infischiano della carta d'identità e decidono di convolare a giuste nozze. Per lui sarebbe la seconda volta davanti all'altare, per lei invece la prima.

La coppia dirà il proprio sì al Santuario della Beata Vergine del Fiume. In chiesa, tra gli invitati anche  i tanti amici dell'Istituto Sacra Famiglia  di Perledo dove i due futuri sposi si sono conosciuti.

Quando la moglie stava male, dopo una caduta, Giovanni originario di un paesino del padovano si è trasferito in quello in provincia di Lecco nel 1980.

Lì, per un anno ha vissuto giorno e notte nella residenza per anziani dove oltre a prendersi  cura della moglie, poi deceduta, comincia a dare una mano all'istituto.

Nella struttura è rimasto dapprima come tuttofare e quindi come ospite e lì ha conosciuto la sua Raffaella, conquistandola mano a mano con la dua simpatia. Lei invece è molto dolce e ama lavorare all'uncinetto.

Il resto è storia, una bella storia d'amore che si coronerà  in chiesa. Anche se un po' tardi l'amore quando arriva, arriva.

martedì 19 febbraio 2019

In Olanda il primo palazzo delle emoji

A Vathorst, nei Paesi Bassi c'è un edificio che come decorazioni vanta ventidue emoticon.

Un palazzo, una struttura deve anche essere testimone del tempo in cui è stato originato. Così, l'architetto Chazig Tehran la cui tesi è  che l'emoji siano il simbolo più riconoscibile del ventunesimo secolo, ha deciso di trasformare in faccine i cerchi di cemento che adornano la facciata della torre dell'orologio in un centro commerciale di Vathorst, nuovo quartiere di Amersfoort in Olanda.

La struttura è stata innalzata in mattoni rossi e cemento bianco, è costruita con uno schema a griglia e cerchi decorativi ad ogni incrocio. Per ora le faccine appaiono solo su un lato della struttura, quella che si affaccia sulla piazza centrale di via Vrouwenpolder, dove sorge una quercia di 150 anni.

Un po' tutto il quartiere commerciale è fatto allo stesso modo e quindi s'appresta ad accogliere nuove faccine.

Per creare le ventidue moderne decorazioni i designer di Attika Architekten si sono ispirati alle classifiche emoji di Whatsapp  e le hanno convertite in modelli 3D per creare degli stampi con cui sono stati personalizzati i cerchi della facciata.

Il palazzo è ora diventato una vera attrazione  e tutti i visitatori guardano la struttura con interesse e consenso. Inoltre, il luogo è diventato il punto di ritrovo degli studenti  della città, che si siedono nella piazzetta per pranzare e scattare foto.

lunedì 18 febbraio 2019

La Torre di Pisa pende sempre di meno

 
Lo storico monumento ha recuperato 4 centimetri in vent'anni. Lo stato di salute è migliore delle previsioni.

È accolta con positività  la notizia del buono stato di salute del monumento, simbolo della città toscana. La Torre di Pisa è stabile, il suo stato di salute è migliore delle previsioni, infatti, anche se molto lentamente, sta riducendo la sua pendenza.

In vent'anni il campanile, uno dei monumenti più celebri al mondo, ha recuperato circa 4 cm a pendenza, sorprendendo un po' tutti e soprattutto, ha superato le previsioni del  Comitato Internazionale  coordinato da Michele  Jamiolkowski tra il 1993 e il  2001, che ha progettato e coordinato i lavori di consolidamento.

La "certificazione" del buono stato di salute della Torre pendente arriva dal gruppo di sorveglianza composto da Salvatore Settis, Carlo Viggiani e Donato Sabia, che da più di 17 anni osservano i movimenti del monumento pisano.

Nunziata Squaglia, docente  di Geotecnica all'Università di Pisa e collaboratore del gruppo di sorveglianza spiega:"La Torre da quando è iniziata la cura ha ridotto la sua pendenza  di circa 2 mila arcosecondi, più o meno mezzo grado che corrisponde a circa 45v centimetri. Le oscillazioni ora variano alla media di 1/2 millimetro l'anno ma quel che più conta è la stabilità del campanile che è migliore delle previsioni iniziali".

Certo sapere che la Torre di Pisa è un po' meno pendente, fa molto piacere, ma speriamo che comunque conservi la sua particolare caratteristica.

La Difesa aiuterà i militari obesi

 
Una circolare del ministro Trenta annuncia che l'essere sovrappeso non sarà più elemento di discriminazione per i militari italiani.

Vi ricordate il soldato "palla di lardo" nel film Full Metal Jacket di Stanley Kubrick? Finora l'essere sovrappeso od obesi nei compartimenti della Difesa Italiana era elemento di discriminazione o allontanamento.

Una nuova circolare del ministro Elisabetta Trenta sembra voler porre fine ad offese ed umiliazioni morali e burocratiche. Già all'inizio del suo mandato la ministra si è mostrata sensibile al "benessere" delle donne e degli uomini con le stellette e questo occhio benevolo si riflette in una circolare, che verrà pubblicata a giorni, ma i cui pezzi salienti sono già stati anticipati su Facebook:"Fino ad oggi il sovrappeso dei nostri militari era stato motivo di congedo, di abbandono.
Ora stiamo cercando di correggere la situazione, perché se è vero che l'obesità è un problema, a volte anche con una forte componente psicologica, come tale deve essere trattato. Il personale va seguito, va accompagnato, va affiancato quando ne ha bisogno".

Può qualche chilo in più compromettere la passione, l'abnegazione o la resa sul lavoro di una persona? No, perché quando ci sono  grandi motivazioni, ci sono anche ottimi risultati.

giovedì 14 febbraio 2019

La diagnosi arriva via app con batteri modificati su chip

 
Rivoluzione in campo medico. Con dei batteri ingoiabili, la diagnosi arriva via app-video. Dopo i test positivi sugli animali, si pensa ora  di provarla sull'uomo.

In futuro, per diagnosticare una malattia si potrà  ingoiare un batterio modificato, che agirà da sensore su cui leggere i risultati, quasi in tempo reale sullo smartphone. 

Il prototipo è stato messo a punto dal team del Massachusetts Institute of Tecnology (MIT) e pubblicato sulla rivista scientifica Science. La sperimentazione è stata effettuata sui maiali, tramite cui sono stati diagnosticate l'ulcera d altri problemi gastrointestinali e ora si pensa a come impiegarlo con gli uomini.

In pratica, gli studiosi hanno modificato un batterio in modo da rendere sensibile a molecole spia di malattie di stomaco ed intestino, ottenendo così un dispositivo minuscolo e ingoiabile.

La particolarità di questo approccio è che si combinano sensori fatti di cellule viventi con strumenti elettronici a bassissimo consumo di energia, per convertire i messaggi inviati dal batterio in segnali "leggibili".

Il gruppo del MIT che ha realizzato  il chip, formato da un cilindro lungo quasi 4 centimetri ricoperto da una membrana semi impermeabile, che richiede 13 micro watt di energia  ed è stato equipaggiato di una batteria da 2,7 volt che gli consente di funzionare per 1,5 mesi di fila.

I batteri sono stati posti in 4 comparti, ognuno dei quali utilizza un transistor per misurare la luce prodotta dalle cellule batteriche e poi di trasmettere l'informazione ad un microprocessore, che a sua volta invia il segnale, ad un computer o smartphone vicino.

Questa è la medicina del futuro, si fa tanto per debellare i batteri e poi servono per la diagnosi.

Amazon Go: a New York il primo supermercato senza cassa

 
Dopo Seattle arriva anche nella Grande Mela il superamento senza cassa del colosso dell'eCommerce.

La notizia è stata divulgata dalla testata The Information, che ha intercettato una serie di annunci lavorativi pubblicati su internet relativi alla struttura.

Si cercano nuove figure lavorative come lo storemanager. Dopo Seattle, dove già ce ne sono due, anche a New York aprirà Amazon Go, il supermercato senza casse del colosso dell'e-Commerce.

Questi punti vendita fisici, non online, sono un esperimento sia per la società che per i clienti: per fare la spesa, infatti bisogna scansionare il codice QR creato dall'apposita app per accedere ai tornelli e poi prendere dagli scaffali gli articoli desiderati.

Si può uscire dal negozio senza passare dalla cassa: il conto viene addebitato automaticamente sulla carta di credito legata al proprio profilo grazie ad un sistema basato su fotocamere, sensori ed algoritmi che permettono di determinare quello che è stato acquistato.

mercoledì 13 febbraio 2019

Parte da Napoli il primo smartwatch contro la violenza sulle donne

 
Voluto dai Carabinieri e Procura, la nuova tecnologia partirà presto in via sperimentale:"Servirà a chiedere aiuto".

L'Arma dei Carabinieri di Napoli ha in dotazione una nuova tecnologia per combattere il crimine. A sostegno delle vittime di violenza arriva uno smartwatch di ultima generazione, abbinato ad un telefono con applicazioni, con cui le vittime possono chiedere istantaneamente aiuto e al contempo registrare e trasmettere immagini e aiuti che gli investigatori possono poi acquisire come prove di reato.

Il progetto dello smartwatch contro la violenza sulle donne è finanziato dalla Fondazione Vodafone e dall'Associazione Woman Care Trust.

Con esso, la vittima può attivare la chiamata d'emergenza premendo un tasto o anche attraverso il movimento del braccio. La chiamata arriva così direttamente al  Comando provinciale di Napoli dei Carabinieri dove ci saranno  un carabiniere referente tecnico e un referente investigativo che rappresenterà all'Autorità Giudiziaria.

La nuova tecnologia, già in dotazione dell'Arma dei Carabinieri e partirà in via sperimentale proprio a Napoli. In merito il Generale di Brigata Maurizio Stefanizzi, Comandante  della Legione Carabinieri  "Campania": "Questo strumento è stato fortemente voluto dall'Arma e dalla Procura distrettuale di Napoli con la finalità di assistere in modo concreto anche a distanza donne e soggetti deboli vittime di violenza ".

In centrale ci sarà un monitor dedicato dove appariranno la geolocalizzazione e le informazioni necessarie. Ma per poter avere in dotazione lo smartwatch devono esserci "situazioni di crisi comprovate e la disponibilità della vittima".

La missione degli agenti delle Forze dell'Ordine è quello di stare vicino e garantire protezione alle persone. Ma ora, con questa nuova tecnologia lo possono fare ancora di più.

Rompe in testa alla collega una tavoletta di cioccolato, le procura un trauma cranico

 
A Novara due donne litigano fra di loro e una colpisce l'altra con un pezzo di cioccolato da un chilo. La vittima finisce in ospedale.

Nello stabilimento dell'azienda dolciaria Laica di Arona, nel novarese, la lite fra due donne finisce a colpi di cioccolata. Una dipendente è stata trasportata al pronto soccorso dopo essere stata colpita in faccia da una collega.

Tra le due è scoppiata una lite violenta nella fabbrica, che è degenerata. Ad un certo punto la donna "armata" di una tavoletta di cioccolato fondente da un chilo, l'ha colpita in testa procurandole un trauma cranico.

Durante la lite ha lanciato contro la "rivale" anche diversi sacchetti contenenti dolciumi. Le persone che hanno assistito alla scena hanno dovuto far intervenire il personale sanitario che ha medicato la donna e l'ha portata in ospedale a Borgomanero.

Per lei, la prognosi è di 15 giorni, mentre la dipendente violenta è stata sospesa dall'azienda.

Quanto può far male una tavoletta di cioccolato? A quanto si evince da questa storia molto e non solo per le calorie che comporta.

martedì 12 febbraio 2019

Yudi: da suora a pornostar

 
In Colombia, una giovane di ventotto anni dopo 10anni di convento diventa una pornostar. Ma rassicura:"Vado ancora in chiesa tre volte alla settimana".

Ormai in Colombia la storia di Yudi Pinela è passata per tutti i mass media esistenti. Tutti conoscono la sua storia. Dopo dieci anni di convento ha scelto di intraprendere la strada del porno.

Ha così rinunciato al suo futuro da suora per diventare una pornostar. Ma la 28enne rassicura, confessando di essere ancora una cattolica praticante e conferma di aver mantenuto inalterata la sua fede:"Vado in chiesa tre volte a settimana".

Durante un'intervista ad un famoso tabloid locale racconta inoltre di essere entrata in convento a 8 anni. Fino ai 18 anni le sue intenzioni erano rimaste chiare: fare la suora.  Poi improvvisamente qualcosa è cambiato. La 28 enne si è innamorata del suo professore di religione. Da lì ha capito che stava inseguendo la strada sbagliata. Ha virato quindi per una nuova vita.

Dapprima ha lavorato per la  Nestlé, poi ha incontrato Juan Bustos, che era alla ricerca di modelle per il suo portale webcam per adulti. E così diventa una camgirl. 

A tal proposito commenta:"All'inizio mi sentivo male, ma ora ci sto bene e mi sento anche bene quando vado in chiesa. Non mi mancano mai le preghiere del venerdì, le riunioni del sabato o la messa domenicale".

La giovane racconta anche che la sua guida spirituale ha tentato di convincerla a non entrare nel mondo del porno, ma lei non ha voluto sentire ragioni.

Yudi ama la sua nuova vita, il suo lavoro e definisce la propria carriera come "appropriata ed artistica".

La bufala del sale dell'Himalaya: "È rosa perché è sporco"

 
 Il chimico e divulgatore scientifico Dario Bressanini svela il perché del colore del ricercato sale da cucina:"È rosa perché sporco".

"L'amichevole chimico di quartiere", così si definisce il chimico e divulgatore scientifico Dario Bressanini, svela il "segreto", anzi diversi segreti sulla chimica di molti gettonati alimenti.

Oltre alla sua attività di ricercatore presso il Dipartimento di Scienze Chimiche ed Ambientali  dell'Università degli Studi dell'Industria, Bressanini ha un blog: La Scienza incucina ed un canale youtube dov'è seguitissimo. Migliaia di followers a cui svela gli arcani della cucina moderna.

Il primo alimento a salire sul banco degli imputati è il rinomato e costoso sale rosa dell'Himalaya. Secondo il chimico italiano, sarebbe una bufala! Il sale rosa, a dispetto del nome non proviene dalla catena dell'Himalaya e soprattutto è un comune sale, con un po' di ferro e nessuna proprietà.

Il sale rosa venne introdotto in occidente da un ricercatore tedesco che ne millantava le origini  dalla catena montuosa dell'Himalaya  e gli attribuiva circa 84 oligoelementi.

In realtà il sale rosa proviene dal Pakistan e deve il suo colore rosa alla presenza di ossido di ferro, quindi è solo un po' sporco. Come un po' tutti i sali colorati, oggi molto in voga, così come il sale nero o il sale rosso delle Hawaii, che invece deve il suo colore alla presenza di particelle d'argilla.

Tutti i sali colorati, in realtà, non hanno nessuna particolare proprietà in più del normale sale da cucina, se non quella di un maggior prezzo ostentato sulla "carta dei sali" presentata da alcuni ristoranti.

lunedì 11 febbraio 2019

"Ascoltando la pelle": la prima stoffa che rinfresca

 
Presentato un materiale tessile composto da fili sensibili agli infrarossi.

Creata una stoffa intelligente, capace di "ascoltare" la pelle diventando più fresca quando fa caldo e isolando dal freddo quando se ne avverte la necessità.

Il merito è dei fili che la costituiscono, dei filamenti sensibili agli infrarossi  che si espandono o si addensano a seconda delle condizioni dello strato epidermico al quale aderiscono.

La ricerca è stata presentata dal gruppo dell'università americana del Maryland e coordinata da Yuhuang Wang e Ouyang Min, in collaborazione con la cinese XiomenUniversity.

La particolarità di questo innovativo materiale tessile è che mentre tutti gli altri tessuti tendono ad intrappolare il calore prodotto dal corpo, questo materiale è capace di dissiparlo.

Le sue fibre sono capaci di assorbire umidità e disperderlo, in quanto rivestite da nanotubi di carbonio sensibili ai raggi infrarossi. Quando fa caldo e si suda, le fibre del filato si restringono avvicinandosi tra loro e, di conseguenza, aumentano la separazione tra l'intreccio del tessuto.

Questo fenomeno crea dei fori tra le fibre che permettono al calore di fuoriuscire. Quando invece fa freddo, le fibre si espandono, riducendo gli spazi vuoti e impedendo la fuoriuscita del calore.

Attualmente, il materiale ancora non è commercializzabile, si devono mettere a punto ulteriori tecnologie, ma apre sicuramente la strada allo sviluppo dei vestiti capaci di adattarsi autonomamente alle temperature del corpo.

Gli entrano i ladri in casa, va dall'assicurazione ma viene denunciato


A Tradate, in provincia di Varese un uomo viene derubato dai ladri e l'assicurazione lo accusa di "simulazione di reato" a sua volta.

Da vittima  a carnefice. Questo è quanto vorrebbe far passare l'agenzia di assicurazione a cui si è rivolto il signor Francesco Paiala. 

La vicenda risale al Marzo 2014, quando durante una gita fuoriporta il signor Francesco si trovava in montagna con la moglie. Nel frattempo, alcuni malviventi approfittano della loro assenza ed entrano nell'abitazione per rubare.

Non solo gli trafugano contanti, orologi, gioielli, un televisore al plasma, il pc, ma gli sfasciano anche le porte, il mobilio, altri armadi ed un divano.

Rientrati a casa, e appurato l'ingente danno subito, il signor Paiala, si è rivolto alla sua agenzia assicurativa di fiducia, sperando in una comprensiva soluzione. Invece, dall'assicurazione non credono al furto e dopo l'intervento dei periti denunciano il derubato per frode e simulazione di reato. 

La famiglia colpita dai ladri rigetta in pieno l'accusa e chiariscono:"Se avessimo voluto simulare un furto non avremmo distrutto mezza casa, sarebbe stato più facile fingere la sottrazione della nostra Bmw".

Come se non bastasse, l'incubo dei coniugi Paiala continua quando durante il processo emerge che la casa non aveva i requisiti per essere assicurata. Eppure la famiglia aveva sempre pagato regolarmente le polizze, pagamenti che l'assicurazione ha sempre preteso ed intascato.

Ne è nata un'odissea giudiziaria che ancora non vede la fine, e a giorni ci sarà un'altra udienza. È proprio il caso di dire "oltre il danno anche la beffa", così è l'istinto criminoso dell'agenzia,  peggiore dei malviventi che gli sono entrati in casa.

giovedì 7 febbraio 2019

Battezza uno scarafaggio col nome del tuo ex!


Questa è l'originale iniziativa lanciata dall'Hemsley Conservation Centre per vendicarsi del proprio ex.

Con il programma "battezza uno scarafaggio", la vendetta va servita su un piatto disgustoso. Questo il servizio proposto dall'Hemsley Conservation Centre, uno zoo in Gran Bretagna, con cui si può battezzare uno scarafaggio con il nome di un/una ex, fidanzato/a, amante, nel caso, soprattutto nel periodo di San Valentino, ci si voglia vendicare per qualche torto subito.

I nomi degli insetti si potranno sfoggiare sulla scheda della blatta davanti alla sua teca. Il centro tiene a precisare che di tratta quasi di un'iniziativa terapeutica ed il programma è stato lanciato in tempo per la Festa degli Innamorati poiché:"Chi non è il tipo da vendicarsi, può trovare un altro modo per farla pagare all'ex per San Valentino".

Oltre a battezzare l'insetto, i partecipanti riceveranno un certificato su cui non c'è scritto il nome della blatta, dato che lo zoo britannico non vuole "alimentare un incendio".

Invece, i nomi degli insetti appariranno sulla scheda davanti alla teca dello scarafaggio. E battezzare uno scarafaggio costerà meno di 2 euro. Il ricavato finanzierà i progetti dell'Hemsley Conservation Centre e non è permesso adottare insetti con i nomi dell'ex di un amico/a. La vendetta deve essere diretta e per accedervi basta partecipare alla campagna aggiungendo l'opzione "Name a cockroach", sul sito dell'Hemsley. 

La vendetta è un piatto che va servito freddo e se fosse pure disgustoso è anche meglio. 


Novità Ikea: mobili a noleggio


Una volta restituiti saranno rimessi a nuovo ed in vendita.

Il Financial Times annuncia la novità del colosso svedese. L'Ikea dopo aver reinventato il modo di arredare casa in tutto il mondo, è antesignana anche nel proporre i mobili a noleggio. Sempre a prezzi davvero contenuti.

L'esperimento partirà in Svizzera e si allargherà poi agli altri mercati. Torbjorn Loof, amministratore delegato di Intor Ikea, spiega:"Lavoreremo con i nostri partner in modo da facilitare il noleggio. Una volta terminato il periodo di noleggio, i mobili vengono restituiti e se ne possono affittare degli altri. Invece di buttarli via noi li rimettiamo a nuovo e potremmo venderli, allungando così il ciclo di vita dei prodotti".

Per cominciare l'indagine di mercato, dapprima si partirà con i mobili da ufficio, poi le cucine e quindi Ikea estenderà il modello d'abbonamento ai diversi tipi di arredamento. Oltre il noleggio della mobilia, il colosso svedese ha avviato anche l'apertura di punti vendita più piccoli nei centri cittadini.

Negozi tematici, dedicati a camere da letto e cucine, oppure outlet. Inoltre è allo studio il lancio di centri di distribuzione di ferramenta o pezzi di ricambio per i propri mobili.

Al vaglio ci sono anche iniziative per ridurre l'impatto sul clima e per il riciclaggio di legno e materassi, ma anche per impedire che i divani usati finascano interi in discarica, favorendo la separazione dei tessuti, legno, metallo ed imbottitura.

L'unico modo per non fermarsi è quello di continuare a muoversi  e l'Ikea lo fa alla grande.


mercoledì 6 febbraio 2019

Il sesso tra i nudisti distrugge la spiaggia di Es Cavallet a Ibiza

 
Parola di ambientalisti e geologi che lanciano l'allarme: l'ecosistema della celebre spiaggia di Ibiza è a rischio per colpa dei nudisti.

A Es Cavallet rinomata spiaggia spagnola, nuociono gravemente i nudisti. Essi, con le loro abitudini "dissolute" rovinerebbero l'ecosistema incontaminato del luogo.

Lo rivela un team di ambientalisti e geologi che mettono sotto accusa i troppi rapporti sessuali consumati su quelle dune, che provocano enormi, irreparabili danni alle dune di sabbia stessa, causandone l'erosione, oltre che la distruzione delle piante e degli arbusti tipici del luogo.

La spiaggia è proprio celebre per essere un porto sicuro per chi vuole praticare sesso occasionale. Ma ciò comporta dei problemi  che il biologo Joan Carles Polerm spiega così:"L'accesso libero alle dune ne causa il disfacimento.

Il sistema che le mantiene è molto complesso e qualsiasi alterazione, come questa attività continua, le colpisce fatalmente. Il sesso distrugge le fragili piante che crescono nella spiaggia.

Molti le sradicano senza pensare che sono loro a consentire la compattazione del substrato, che tengono insieme le dune: se le piante non ci sono più le dune vengono irrimediabilmente esposte al vento e all'erosione".

Ai nudisti, a cui tanto piace mostrarsi...dovranno mostrar più rispetto per quella spiaggia, se vorranno ancora andarci.

Vuole aiutare l'amica non vedente, quattordicenne inventa una cintura che l'aiuta ad orientarsi

 
La sua invenzione ha vinto un concorso del Politecnico di Milano dedicato agli studenti. Loris Esposito, a soli 14anni ha inventato una cintura con sensori a ultrasuoni per segnalare gli ostacoli.

A soli 14 anni, Loris Esposito, studente del Liceo Scientifico di Leno nel bresciano, ha già dimostrato di avere una grande testa. Non solo perché con il suo progetto ha vinto il primo premio del "Coolest Project" ospitato dal Politecnico di Milano e che a Maggio lo porterà davanti ad una platea a Dublino per presentare il suo progetto, ma Loris è davvero bravo, perché ha messo a disposizione la sua inventiva per aiutare gli altri.  

Già in seconda media, quando la mattina nei corridoi, vedeva passare una sua compagna, Deborah, che si aiutava con il bastone per camminare,  pensava a come poter inventare qualcosa di utile per lei.

Con altri suoi compagnucci aveva pensato ad un libro tattile, ma il problema di una deambulazione più certa restava. Nel frattempo a scuola cominciò un corso pomeridiano di coding che fece appassionare Loris alla programmazione.

E da qui pensò a come aiutare Deborah a muoversi con più agilità senza l'ingombro del bastone.  Così forma il suo prototipo della cintura. 

L'oggetto presenta dei sensori che rilevano gli oggetti che gli stanno intorno: produce un suono diverso se si trovano a destra, a sinistra oppure davanti alla persona che la indossa. Al Liceo, il prof di tecnologia, Giuseppe Natale, lo invitò a seguirlo e lo spinse a partecipare al Concorso Bovisa ( un format irlandese dedicato ai giovani programmatori).

Il resto è storia e a Maggio il giovane studente di origini pugliesi volerà in Irlanda per presentare la sua creazione. Gli auguriamo ogni bene, ma la vittoria più importante l'ha già raggiunta con lo sprono ad inventare qualcosa di utile per aiutare gli altri.

martedì 5 febbraio 2019

Quattrocento multe in 5 anni. E non ne paga nemmeno una

 
Per più di 5 anni ha violato in lungo e in largo il Codice Stradale, collezionando centinaia di multe, senza mai pagarne una.

Anche questo è un record. Per più di 5 anni ha parcheggiato senza mai pagare sulle strisce blu. Ha così raggiunto le 432 multe consecutive.

Chiunque sarebbe andato in panico o si sarebbe convertito ad una guida più attenta, invece la proprietaria non si è mai preoccupata di pagare un solo centesimo di multa.

La sua auto è immatricolata all'estero e quindi non c'è la possibilità di notificarle le contravvenzioni. Forte di questo, la signora si è sentita libera di parcheggiare dove meglio ha creduto.

Inoltre, considerati gli accordi che intercorrono tra i Paesi  non era possibile risalire al proprietario dell'auto, per infliggergli il dovuto.

Qualcosa è cambiato con il Decreto Sicurezza che l'obbligherà  a pagare finalmente qualche multa, per l'esattezza
: 12.

Una è però di 712 euro con immediata sospensione dell'auto dalla circolazione con rischio di confisca. Questa è la sanzione prevista per chi circola da più di un anno in Italia con un veicolo immatricolato all'estero.

Insomma l'autista maleducata si sarà pure sentita astuta nel raggirare sempre la legge italiana, ma il vento è cambiato e dovrà adeguarsi.

L'insta boyfriend: il finto fidanzato da sfoggiare sui social

 
Arriva una nuova iniziativa che offre il noleggio di un finto fidanzato per poche ore o per una giornata intera. Tra i servizi offerti ci sono passeggiate per le strade della Capitale e scatti da postare sui social.

Roma è anche la città dell'amore, ma se si va senza fidanzato, come si fa? Ci ha pensato l'agenzia turistica Roma experience che propone ai cuori solitari un "fidanzato in affitto", si può semplicemente postare anche solo su Instagram.

Con una spesa che varia tra i 249 euro e i 735 euro si può noleggiare un fidanzato/fotografo, un insta boyfriend che non solo non sia mai stanco di scattare selfie ma si mostri anche sinceramente innamorato, focalizzandosi su di voi la sua esclusiva attenzione.

Ma oltre a scattare e postare foto sui social, il partner in affitto è disponibile anche per lunghe passeggiate per le vie della Capitale. L'affitto della dolce metà può durare poche ore ma anche qualche giorno e i prezzi variano a seconda se si sceglie di trascorrere con l'insta boyfriend un giorno intero tra Roma e Ostia, fotografando Colosseo, Basilica di San Pietro e Fori Imperiali, ma anche spiagge e tramonti sul litorale romano o un tour di poche ore.

L'iniziativa è rivolta principalmente alle turiste non accompagnate in visita a Roma, ma può essere un'idea stravagante per far ingelosire un partner poco propenso alle gite.

lunedì 4 febbraio 2019

Iris Apfel a 97 anni è la modella più anziana del mondo


A 97 anni firma per la IMG Models e diventa la modella più anziana del mondo, dopo aver conquistato 1,2 milioni di followers su Instagram.

Tutto è cominciato con una foto postata su Instagram in cui Iris Apfel sfoggia un sorriso aperto dietro degli occhialoni griffati. Così è diventata un'icona pop che ha spopolato in tutto il mondo. Non solo la donna ha ottenuto 1,2 milioni di followers su Instagram, ha sfilato per varie case ed ha scritto anche un libro: "Iris Apfel: occidental icon" ed ora arriva la notizia di un contratto con l'Agenzia di modelle IGM Models, una delle più importanti e rinomate del settore.

Così, di fatto, Iris a 97 anni diventa la modella più anziana del mondo. Entrando a far parte di una scuderia  che nel suo roster annovera nomi come le sorelle Hadid e Kaia Gerber, Gisele  Bundchen e Ashley Graham.

L'attempata modella si è calata perfettamente nel suo ruolo. Corteggiatissima anche da giornali e quotidiani, in una delle interviste riportate sulla pagina di Women's Wear Daily, fa sapere:"Sono una ragazza fai-da-te. Non mi sarei mai aspettata che la mia vita prendesse questa direzione quindi non mi sono preparato per questo.

È successo tutto così improvvisamente, e alla mia tenera età, non pensavo  che avrei messo in piedi un'attività e che mi sarei fatta coinvolgere in tutte queste cose.  Credevo fosse un fuoco di paglia, che non durasse. In qualche modo le persone mi hanno trovato, mi hanno semplicemente chiamato e Tommy Hilfger mi ha messo in contatto con l'agenzia".

Non tutti avranno il carisma di Iris, ma questa storia insegna che non è mai troppo tardi per ricominciare una nuova carriera e per continuare a sognare.

La più bella storia d'amore vince un abito da sposa

La stilista Leonarda Nada Nuovo indice il contest "San Valentino 2019". Dal 25 Gennaio fino al 28 Febbraio chiunque può inviare la propria storia.

Se il vostro sogno è quello di coronare la vostra storia d'amore, allora dovete partecipare al concorso "San Valentino 2019" indetto dalla stilista Leonarda Nada Nuovo per la NadaNuovoHauteCoutere.

Alla vincitrice verrà donato un abito da sposa d'alta moda. Il contest è rivolto a tutte le spose e a tutte le donne innamorate che desiderano far conoscere la loro storia d'amore. Le adesioni sono partite il 25 Gennaio e termineranno il 28 Febbraio.

Tutte le lettere, mail e altro materiale ricevuto verranno esaminati dallo staff di NN Nada Nuovo, che quindi eleggeranno la "storia d'amore più bella ed importante",  la vincitrice di tale selezione avrà diritto  ad un abito da sposa  d'alta moda realizzato dalla stilista Nada Nuovo.

La vincitrice verrà proclamata l'8 Marzo, il giorno della Festa della Donna e la sua storia d'amore verrà pubblicata. La stilista alessandrina creatrice del marchio e del concorso commenta:"Abbiamo voluto creare un contest "San Valentino" in onore della festa degli innamorati.
Quindi si parla d'amore, l'amore quello vero. Il contest è dedicato è dedicato a tutte le donne che vogliono coronare il proprio sogno:"Sposarsi creando valore nella propria vita, poiché l'amore è tutto! Senza l'amore non si costruisce nulla".

Allora, sognatrici ed innamorate fatevi avanti e fate conoscere la vostra storia, entro il 28 Febbraio, inviandola a mezzo mail all'indirizzo: info@nadanuovo.it, oppure tramite la pagina Facebook NadaNuovo con un hastag.

venerdì 1 febbraio 2019

L'abbandono scolastico tra i principali effetti della dipendenza da smartphone


I dati di una recente ricerca dell'Associazione Di.Te. rivelano che gli adolescenti fanno assenze per restare a casa a smanettare sul cellulare o al computer, compromettendo l'andamento dell'anno scolastico.

L'ultima analisi condotta dall'Associazione Nazionale Di.Te. Dipendenze Tecnologiche, Gap e Cyberbullismo svela un quadro alquanto allarmante. Su un campione di 5mila ragazzi tra i 13 e i 15 anni, il 38% dichiara l'aver fatto in media 15 assenze per rimanere a casa davanti al pc o allo smartphone; il 18% di averne fatte 30 per la stessa motivazione e il 20% ha sfiorato i  cento giorni.

Proprio quest'ultima soglia rappresenta il totale di assenze per cui è prevista la bocciatura e la perdita dell'anno scolastico. Salendo con gli anni, giovani tra i 16 e i 18anni, almeno il 16% dichiara di essere stato a casa per un lasso di tempo compreso tra i 50 e i 60 giorni.

Tutti gli interessati hanno inoltre ammesso di aver ridotto la loro vita sociale anche fuori   dagli ambienti scolastici. Fino a poco tempo fa erano soprattutto i ragazzi a chiedere di restare a casa, ora i dati si sono invertiti e  sono soprattutto le ragazzine tra i 13 e i 15 anni che sostano a casa per fare "attività social". 

I risultati fanno riflettere, anche sul ruolo dei genitori. Nella maggior parte dei casi essi sono completamente assenti. Sono all'oscuro delle assenze scolastiche dei figli, non chiedono al figlio se ha bisogno di aiuto esterno, e non cercano di motivarli a trovare insieme soluzioni.

"Finché il figlio va a scuola si pensa che non ci siano problemi". Poi se non ha una vita sociale o se non mostra alcun interesse per uno sport o per un hobby, poco importa; "tanto c'è tempo". Così molti la pensano secondo il responsabile, psicologico e psicoterapeuta Giuseppe Lavernia, presidente dell'associazione Di.Te.

Chihuahua sfida un orso per difendere la padrona


La storia di un cagnolino piccolo nelle dimensioni ma enorme nel coraggio e nell'amore mostrato per la sua proprietaria.

La vicenda è realmente accaduta a Muny Greek Township, località rurale  della Pennsylvania, dove Orso, ironia della sorte, così si chiama il cane chihuahua, che eroicamente non ci ha pensato due volte a mettere a rischio la sua vita per difendere la sua amata proprietaria, Melinda LeBerron.

I due erano usciti per fare una passeggiata. Appena usciti dal cortile di casa, il cane ha avuto un comportamento strano: ha iniziato ad abbaiare ed è scappato in una direzione, apparentemente senza alcun motivo.

Poco dopo però la donna è stata aggredita da un grosso orso bruno che l'ha trascinata per una settantina di metri, dal cortile dell'abitazione fino alla soglia di un boschetto. A quel punto è intervenuto Orso, il cane, che ha cominciato ad abbaiare all'impazzata contro l'animale aggressore.

Pochi istanti sono stati  sufficienti a distrarre l'orso fino a spingerlo a mollare la donna ed attirarlo su di sé. Il cagnolino, consapevole di non poter sostenere il confronto con il plantigrado, si è fatto inseguire scappando verso dei cespugli dove è riuscito a nascondersi.

La donna ha riportato diverse contusioni e ferite, ma è salva ed è riuscita anche a lanciare un bastone per spaventare l'orso. Dopo pochi minuti sono giunti anche gli altri familiari che avevano sentito le urla e seguito la scia di sangue, sono riusciti a trovarla.

È andata addirittura meglio per il piccolo eroe a 4 zampe, Orso non solo è sopravvissuto ma non ha riportato nemmeno un graffio. Che dire sarà pure piccolo nella statura ma grandissimo in astuzia e coraggio.