In Cina, gli adulti non sposati sono almeno 200 milioni e per ovviare alla "questione" scende in campo addirittura il Partito.
Quando sei single, come se non bastasse la mortificante domanda "Sei fidanzato/a?", le pressioni di parenti, amici e genitori, la proclamazione dell'intero album delle domande indesiderate e tutti che si ergono ad espertoni nel dare consigli; per i single cinesi è sceso in campo addirittura il Partito Comunista. Deciso ad aiutare i giovani cinesi a trovare l'anima gemella.
He Junke, dirigente della Lega per la Gioventù Comunista ha dichiarato che Pechino vuole risolvere il problema degli appuntamenti romantici e dello scarso numero di matrimoni. Per questo, la Lega della Gioventù Comunista organizzerà eventi per promuovere occasioni d'incontri e di usare i media per arginare l'immagine negativa del matrimonio.
In effetti, questa macchina informativa non proprio a favore dei single, è cominciata già da qualche anno. Lì giornali e tv hanno intrapreso una campagna per far aumentare il numero di matrimoni tra i giovani, coniando termini dispregiativi come " sheng-nu", letteralmente "donna di scarto", per descrivere una ragazza che ha superato i 27 anni ed è ancora single. Sebbene per diverse decadi in Cina si sia imposta la politica del figlio unico per limitare le nascite, oggi si spinge da tutt'altra parte.
Dal 2016 Pechino ha optato per la politica di due figli per coppia, e in alcune aree rurali è stato necessario imporre incentivi per spronarli a procreare. I risultati sono stati però piuttosto deludenti, sul portale Zhaopin è apparso un sondaggio che rivela che due terzi delle donne che lavora e che già ha un figlio, non ne vuole un secondo. In gran parte delle megalopoli cinesi l'alto costo delle spese per l'istruzione, i lunghi orari di lavoro e l'assenza di un sistema di welfare divengono un forte deterrente per la donna a diventare mogli e madri troppo presto.
Qualche anno fa, l'età media in Cina, per il matrimonio era di 26 anni. Oggi, invece, soprattutto nelle grandi città, i giovani non vogliono sentir parlare di matrimonio fino ai 30 anni. In questo Paese ci sono 200 milioni di adulti single, pari al 14,6% della popolazione. Il matrimonio continua a essere un momento sacro per la maggior parte delle famiglie, così pure chi è momentaneamente single, ritarda ma non rimanda la scelta di sposarsi, magari dopo essersi realizzati professionalmente.
"Come potrei essere così egoista dal non mettere su una famiglia?" dice Zhou Mianmian, che a 28 anni non si è ancora sposata, ma che aspetta il "momento giusto". Per gli uomini è diverso. "Una casa di proprietà,un'automobile e un buon conto in banca: se non hai questi requisiti nessuna madre è disposta a dare il via libera al matrimonio della figlia", dice Bo Shenyuan arrivato single a 32 anni. All'inizio degli anni '50 Mao Zedong ha riscritto la legge e proibito, sulla carta, i matrimoni combinati. Ancora oggi però il ruolo delle famiglie nell'organizzazione dei matrimoni in Cina è piuttosto forte, nel combinare occasioni d'incontro e nel trovare un "buon partito". "In Cina il matrimonio rimane l'unione di due famiglie, non solo di due persone", chiosa Bo Shenyuan.
Ogni Paese ha una sua cultura e va rispettata, ma c'è da dire che se uno si deve sposare per forza, perché è usanza farlo, che lo fa a fare? E che evoluzione di cultura è?
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