domenica 2 luglio 2017

Per nulla scontato che il pane integrale sia più salutare di quello bianco

Su Cell Metabolism una ricerca riscatta il pane bianco. L'effetto varia da persona a persona e potrebbe dipendere dal microbiota.

Ultimamente il pane bianco è stato un po' bistrattato. Soppiantato dall'avvento del pane integrale. Quest'ultimo da anni viene ormai visto come l'alternativa più salutare e dietetica del carboidrato per eccellenza, grazie alla maggior quantità di fibre e proteine rispetto al pane bianco sottoposto a un maggior processo di raffinazione. Dapprima è entrato nei menù dei ristoranti, poi sulle nostre tavole, ora sono proprio i medici che spesso lo consigliano al posto del pane bianco.

Ma uno studio del Weizmann Institute of Science, in Israele, pubblicato sulla rivista Cell Metabolism pone nuova luce su questa credenza. Per la ricerca, gli studiosi hanno sottoposto 20 volontari a una dieta forzata: per una settimana la metà ha consumato un'alta percentuale di pane integrale, mentre l'altra metà mangiava pane comune. Dopo due settimane i volontari hanno ripetuto l'esperimento, scambiandosi tipo di pane.

Ai volontari prima e dopo la ricerca, sono stati monitorati una serie di parametri, tra cui la glicemia, il calcio, il magnesio e altri minerali essenziali, il colesterolo e il microbiota intestinale, ossia quello che comunemente è conosciuto come flora batterica e che comprende tutti i microrganismi che vivono nel nostro corpo per farlo funzionare.

I risultati sono stati sorprendenti. I livelli di zuccheri di alcuni volontari aumentava dopo aver mangiato l'integrale, mentre per altri succedeva la stessa cosa dopo aver consumato il pane bianco. Così, il capo dello studio, il biologo Eran Segal, ha ammesso:"Non esistono differenze cliniche tra gli effetti dei due tipi di pane sui parametri che noi abbiamo misurato".

Quindi, nessun pane è più salutare dell'altro. Dipende tutto dal microbiota. E gli scienziati sono riusciti ad elaborare un algoritmo che, basandosi sulla composizione del microbiota di ognuno, era in grado di predire correttamente la risposta glicemica dei volontari a uno specifico tipo di pane.

Questo risultato comunque non sorprende la maggior parte degli addetti ai lavori del mondo scientifico, poiché da diversi anni la ricerca biomedica si è molto concentrata sullo studio del microbiota intestinale e aveva riportato già diverse evidenze scientifiche, come la sua accertata regolazione dell'omeostasi, (equilibrio) del nostro organismo.

Che sia la volta buona per riabilitare uno dei prodotti più antichi e genuini che abbiamo, uno di quei cibi che nella sua semplicità, profuma di sapore e storia.
Evviva il pane bianco.

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