Meno ore lavorative non corrispondono a minore produttività, anzi stimola l'efficienza e la forza creativa, veri motori dell'innovazione.
Lavorare meno e produrre di più, potrebbe quasi sembrare la provocatoria locandina di qualche sindacalista, invece è proprio così. Lo afferma in un libro Alex Soojumg-Kim Pang studioso della Stanford University e consulente della Silicon Valley.
Ma il riposo, per essere produttivo, deve essere anche attivo: camminare, fare sport o coltivare hobby. Questi e altri suggerimenti l'autore presenta nel suo manoscritto: "Rest: Why You Get More Done When You Work Less? Il ricercatore è proprio partito dalla questione su chi ha detto che la produttività di una persona, di un'azienda o di un settore industriale, siano direttamente proporzionate al numero di ore che vengono dedicate al lavoro in ufficio, in fabbrica o in qualsiasi altro luogo, perfino a casa?
Lo scopo era proprio quello di dimostrare che lavorare meno ore non diminuisca il rendimento, ma addirittura, stimoli l'efficienza e la forza creativa, veri motori dell'innovazione.
Alex Soojung-Kim Pang spiega: "A meno che non stiamo facendo un'attività che implica di seguire alla lettera una serie di istruzioni che sono state scritte per noi, è probabile che il nostro lavoro avrà a che fare con eccezioni e problemi che richiederanno una certa dose di ingegno. Ed è proprio nei momenti di riposo che si è più creativi e si da fondo alle proprie scorte di ingegno".
Il ricercatore è partito proprio dalle sue osservazioni alla Silicon Valley. L'imperativo era sfruttare al massimo le ore a disposizione, lavorare più duramente. Poi, ha dovuto far i conti con i primi sintomi di stress eccessivo che lo spinsero a prendere un periodo sabbatico. Sorprendentemente, continuò a lavorare e ragionare sul lavoro che lo attendeva al suo ritorno. "Allo stesso tempo ho avuto quella che è una vita meravigliosamente libera". Da qui è scaturita la fatidica domanda: lavorare meno può avere effetti positivi sull'efficienza, sulla creatività e sull'innovazione?
Inoltre, è stato verificato che non è importante il tipo di lavoro che si attua, comunque lavorare troppo avrà effetti negativi sulla nostra produttività. E ne soffrono tutte le persone non solo le più creative.
Il suggerimento, infine, è quello di dedicare più spazio al tempo libero, ma non all'ozio. Come suggerivano gli antichi Greci e non certo giocando ai videogiochi. Perché, come sosteneva anche Picasso: "L'ispirazione esiste, ma ti deve trovare al lavoro". Qui di si dovrebbe liberare la mente dagli schemi precisi e rigorosi del lavoro, dedicando un po' più tempo per se stessi, per i propri interessi e per tutto ciò che non è lavoro.
A volte staccare la spina, è come quando in una stanza chiusa apriamo la finestra e facciamo entrare aria nuova. L'effetto è rigenerativo lo stesso vale per la mente, bisogna farla uscire ogni tanto dalle costrizioni del lavoro.
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