Personalmente, quando mi capita di vedere una vecchia foto o un vecchio video, vengo sempre colpita dalle insegne, ormai ingiallite, che capeggiavano sopra i negozi.
Sarà per nostalgia, sarà perché ora, quei punti di riferimento inconfondibili sono quasi spariti dai passeggi cittadini e così come molti degli stili con cui venivano coniate le lettere che poi andavano a comporle.
In questi giorni, sta spopolando il progetto di un gruppo di giovani graphic designer esperti di type designer che "cacciano" vecchie insegne in giro per l'Italia e hanno raggruppato le tante foto su una pagina online.
Ognuno di questi ragazzi ha la propria pagina e poi tutte le foto vengono analizzate per ricostruire caratteri ormai dimenticati.
È un modo per raccontare la storia. Il tempo che passa.
È un modo per raccontare la storia. Il tempo che passa.
Perché, sbiadite dal tempo o incastonate in una lunetta. Incise, dipinte a mano o a led. Rigide e composte nel loro stampatello o in corsivo morbido ed elegante. Qualunque sia la forma, le insegne fanno parte del racconto di una città. Piccoli gioielli di tipografia urbana.
Così, è nato il progetto "Lettering da", raccolta fotografica online di tutte le più belle scritte che compaiono in dodici città italiane.
Così, è nato il progetto "Lettering da", raccolta fotografica online di tutte le più belle scritte che compaiono in dodici città italiane.
L'idea è partita da Torino, nel 2012, scaturito dalla graphic designer Silvia Virgillo, poi si è espansa fino a Milano, Genova, Matera, Venezia, Roma, Faenza, Jesi, Trieste e Lecce, Modena e Parma.
L'ideatrice commenta: "Ho iniziato dalla città in cui sono nata e lavoro, reduce da corsi di design a Milano e workshop mirati all'esplorazione in senso tipografico della città.
L'ideatrice commenta: "Ho iniziato dalla città in cui sono nata e lavoro, reduce da corsi di design a Milano e workshop mirati all'esplorazione in senso tipografico della città.
Rientrata a Torino ho visto la gran quantità di insegne e iscrizioni per le strade e ho aperto la prima pagina Facebook". Oggi ogni città coinvolta ne ha una dedicata. Sui social, Lettering da Torino è arrivata a 4.947 likes.
Silvia grazie alla sua passione e la macchina fotografica sempre a portata di mano, ha collezionato 585 foto tra insegne di vecchi negozi, iscrizioni sulle facciate dei palazzi e antiche indicazioni dei nomi delle strade.
Lettering da, però non è solo una galleria fotografica. È un modo per conoscere forme inedite, caratteri tipografici ormai scomparsi.
Silvia grazie alla sua passione e la macchina fotografica sempre a portata di mano, ha collezionato 585 foto tra insegne di vecchi negozi, iscrizioni sulle facciate dei palazzi e antiche indicazioni dei nomi delle strade.
Lettering da, però non è solo una galleria fotografica. È un modo per conoscere forme inedite, caratteri tipografici ormai scomparsi.
Le scritte più interessanti dal punto di vista grafico vengono analizzate e ridisegnate. Oppure come si usa nel gergo del type design, vengono vettorializzate, ovvero, si riporta sul pc ciò che il più delle volte è solo dipinto a mano. Correggendo quindi eventuali imperfezioni o ciò che il tempo ha cancellato. Si tenta di ricostruire, a partire da una manciata di caratteri, alfabeti completi.
Lettering da non è solo il lavoro certosino di appassionati del settore che vagano per le città alla ricerca dell'insegna perduta. È un modo per creare una memoria collettiva delle insegne. Molte di esse sono oggi scomparse portando con sé, parti di città sconosciute.
La nostalgia è un filo sottile che lega tra loro persone, luoghi e tempi ormai perduti. In effetti, da sempre, le insegne sono l'appiglio più palese che lega l'uomo alla contemporaneità del suo tempo.
Lettering da non è solo il lavoro certosino di appassionati del settore che vagano per le città alla ricerca dell'insegna perduta. È un modo per creare una memoria collettiva delle insegne. Molte di esse sono oggi scomparse portando con sé, parti di città sconosciute.
La nostalgia è un filo sottile che lega tra loro persone, luoghi e tempi ormai perduti. In effetti, da sempre, le insegne sono l'appiglio più palese che lega l'uomo alla contemporaneità del suo tempo.
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