L'accusa è quella di razziare i loro boschi. La legge consente di raccogliere 2 chilogrammi di funghi a persona. Chi ne raccoglie più di cinque paga 180 euro di multa.
La bomba è scoppiata grazie al quotidiano austriaco "Tiroler Tageszeitung" che in prima pagina titola "Mafia dei funghi". L'articolo smaschera la piaga del crescente numero di raccoglitori di funghi che saccheggiano in modo devastante i boschi del Tirolo nord-orientale infischiandosene dei limiti massimi di raccolta prescritti dalle normative forestali e lasciando una scia di devastazione nelle zone naturali protette. Mafia, perché i protagonisti sono per la maggior parte italiani.
Secondo il giornale tedesco si tratta di gruppi organizzati di raccoglitori di funghi professionisti provenienti dall'Italia; muniti di cestelli di vimini, per ingannare i controlli, e inoltre grandi recipienti, essiccatori e macchine per il confezionamento sottovuoto degli alimenti.
Le prede preferite di questi fungaioli professionisti sono: i porcini e i gallinacci che, una volta raccolti, vengono direttamente essiccati e confezionati in piccole porzioni pronte alla vendita. Questo avviene in piccoli laboratori abusivi allestiti dalle bande dei raccoglitori all'interno di appartamenti e case vacanza appositamente affittate sul posto.
I posti più depredati sono quelli sul versante del Wipptal, sul versante austriaco dell'Alta Valle Isarco tra il valico del Brennero e la città di Innsbruck e il distretto di Lienz nella regione del Tirolo orientale.
Gabi Pfurtscheller, la responsabile della Guardia Forestale del Tirolo settentrionale, spiega: "Le regole vigenti in materia prescrivono un limite massimo di raccolta di due chili di funghi al giorno per persona. Vietato è inoltre anche l'utilizzo di attrezzi meccanici come rastrelli o rampini che danneggiano in modo spesso irreparabile lo strato di humus del sottobosco. I gruppi di raccoglitori di funghi provenienti dall'Italia non sembrano però dar molto peso alle normative locali. L'anno scorso abbiamo fermato un automobilista italiano con a bordo per 26 kg di porcini".
Abbondantemente fuori i parametri, insomma. Le sanzioni in merito sono chiare: i contravventori scovati con quantità leggermente superiori ai due chili consentiti rischiano una multa di 35 euro, un'ammenda che poi può salire fino a 180 euro se il bottino sequestrato oltrepassa i cinque chili a persona. Quando i metodi di raccolta risultano illegalu e sistematici i fermati rischiano anche una denuncia e un procedimento penale che prevede sanzioni fino a 25 mila euro.
In Italia, i porcini hanno un costo abbastanza elevato, quindi i guadagni per i raccoglitori illegali sono notevoli. Una confezione da 20 grammi di quelli secchi può costare dai 5 ai 9 euro, garantendo quindi introiti di 200-250 euro al chilo.
Inoltre, per stessa ammissione della Guardia Forestale austriaca, per loro è davvero difficile riuscire ad acciuffare i fungaioli professionisti, anche perché agiscono in gruppi organizzati alle prime luci dell'alba, in zone sempre diverse.
La Guardia Forestale austriaca ha ragione. Non si dovrebbero rubare i funghi, perché di furto si tratta. Va bene andare a cercare qualche fungo per assaporare il sapore dell'autunno ed impiegarlo in qualche ricetta, ma depredare i boschi per lucrarci sopra, no!
Nessun commento:
Posta un commento