Le ferite si rimarginano più rapidamente durante le ore diurne. Il ritmo di guarigione è scandito dall'orologio biologico.
Non solo sopportare il dolore durante il giorno diventa più agevole, ma è stato dimostrato che durante le ore diurne le ferite si rimarginano due volte più velocemente che di notte perché a scandire i ritmi della rigenerazione delle cellule è l'orologio biologico. Proprio quell'orologio i cui ingranaggi scandiscono i ritmi fondamentali della vita, regolando sonno, fame e metabolismo.
Ora una ricerca pubblicata sulla rivista Science Translation Medicine e condotta dal team coordinato da Ned Hoyle, dell'inglese Medical Research Council (Mrc) indica che l'orologio biologico influisce anche nella guarigione delle ferite. Un'intuizione molto interessante che potrebbe aiutare a sviluppare farmaci capaci di accelerare il processo di cicatrizzazione.
Il dott. John O'Neill, del Laboratorio di Biologia Molecolare del Mrc; dichiara: "Per la prima volta dimostriamo che l'orologio biologico determina la risposta a una lesione. Abbiamo visto che le ferite guariscono due volte più rapidamente di giorno rispetto alla notte, questo perché il nostro corpo potrebbe essersi evoluto per guarire più velocemente durante il giorno, quando è più probabile procurarsi delle lesioni".
Si è giunti a questa scoperta conducendo esperimenti su cellule della pelle umana e sui topi. Le osservazioni ottenute sono state successivamente confrontate con quelle riportate in 118 persone in cura per ustioni. È così emerso che le ustioni avvenute durante la notte hanno impiegato molto più tempo per guarire: in media si sono rimarginate il 60% più lentamente rispetto a quelle avvenute di giorno.
Le differenze, secondo i ricercatori, è dovuto alla velocità con cui le cellule della pelle raggiungono il "sito" della ferita per ripararla: di giorno sono più veloci, come se fossero più sveglie, mentre di notte rallentano la loro attività.
Gli studiosi sono giunti a tale constatazioni censendo nell'arco di due cicli di 24 ore, le proteine presenti nelle cellule dei tessuti feriti. Delle 1.608 proteine identificate, 237 si muovevano in base ai ritmi dell'orologio biologico, cioè in base a cicli di 24 ore e molte di esse, come l'actina, erano coinvolte nella riparazione delle ferite.
Se la notte è portatrice di consiglio, secondo quest'ultima analisi, allora, il giorno è invece portatore di buona salute o quantomeno aiuta a far rimarginare prima ogni ferita.
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