giovedì 4 gennaio 2018

A Los Angeles il primo Museo del Selfie

Si trova negli Usa, il primo tributo al selfie, il modo di fotografarsi ritenuto uno delle massime espressioni della cultura contemporanea.

Verrà inaugurato in questi giorni in California il primo museo dedicato ad una delle forme più narcisiste di fotografia. A Los Angeles apre il Selfie Museum, un inaspettato tributo ad una delle massime espressioni della cultura popolare contemporanea, di cui, un po' tutti in qualsiasi longitudine o di qualsiasi nazionalità, siamo partecipanti attivi.

Autoscatti come dipinti e monumenti. La struttura ospiterà mostre e gallerie dedicate alla complessità del selfie. Perché per farli ci vuole tecnica, bravura ed inventiva. Questa è solo l'ultima delle iniziative nate nel corso di 4 anni, in cui nel mondo si sono moltiplicati i premi per i selfie d'artista.

Dal 20 Gennaio quindi verrà aperto il tempio alla celebrazione di sé stessi, il cui biglietto di ammissione costerà circa 25 dollari a persona. Tanto si dovrà spendere per poter accedere alla rassegna e dare ai visitatori la possibilità di mettere alla prova la propria abilità offrendo set a tema per il selfie perfetto a misura di social.

L'idea è partita da Tommy Honton e Tair Mamedov, loro hanno pensato  di dedicare un'esposizione permanente al selfie, con l'intento: "Vogliamo che le persone ridano e siano piacevolmente sorprese da tutta l'esposizione. Una filosofia che supera la passività nella fruizione dell'opera in sé. La gente non vuole più consumare silenziosamente l'arte, piuttosto vuole esserne parte. Ci sono più selfie con Gioconda che foto alla Gioconda stessa.
Speriamo che la gente si diverta, che non riesca a fare a meno di farsi una foto".

Ogni epoca ha la sua forma e tecnica d'espressione. Decisamente ai nostri tempi ci si racconta tramite foto. Spesso autoscatti che raccontano di luoghi, abitudini, mode e stralci di contemporaneità. Ed in primo piano noi stessi....è la società dell' individualismo.

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