Le forze d'intelligence avvertono di una concreta minaccia terroristica. C'è una propaganda ostile Isis e sono presenti soggetti radicalizzati.
Gli 007 italiani segnalano che la minaccia del terrorismo jihadista nel nostro Paese è "concreta ed attuale". L'Italia è infatti "oggetto dell'attività propagandistica ostile di Daesh e continuano ad essere presenti nel territorio soggetti radicalizzati o comunque esposti a processi di radicalizzazione". Il pericolo più importante è rappresentato dagli "estremisti homegrown, mossi da motivazioni e spinte autonome o pilotati da registi del terrore".
Questo è quanto viene sottolineato dalla relazione annuale dell'intelligence consegnata poche ore fa. Nel rapporto si parla inoltre della presenza di radicalizzati sul territorio, e di quanto da sempre l'Italia sia un obiettivo per i jihadisti ed in merito vengono citati due casi emblematici della forza persuasiva della propaganda capace di distorcere alla violenza persone apparentemente integrate ma in realtà preda di instabilità emotiva e dissociazione identitaria o religiosa.
Nel rapporto vengono citati i casi dell'italo-marocchino membro del commando responsabile degli attacchi di Londra del 3 Giugno e quello dell'italo-tunisino che il 19 Maggio a Milano ha aggredito un poliziotto nella stazione centrale.
Da non sottovalutare sono poi i foreign fighters, sono circa 129 quelli che hanno avuto a che fare con l'Italia di cui parecchi nel 2017 sono partiti dal territorio nazionale verso le zone di guerra.
Altro pericolo viene rappresentato dal Daesh che pubblica messaggi ostili spesso in italiano che parlano di "pressione di natura istigatoria" e che ha continuato a coniugarsi con l'attivismo di islamonauti italofoni e di italiani radicalizzati impegnati a livelli diversi. Processi di radicalizzazione che si scopre spesso avvengano in circuiti familiari di difficile penetrazione, in centri di aggregazione e nelle carceri, fertile terreno di coltura per il virus jihadista, diffuso da estremisti in stato di detenzione.
Minacce che possono accrescere con campagne d'influenza sotto elezioni poiché prendono avvio con la diffusione online di informazioni trafugate mediante attacchi cyber e puntano a condizionare l'orientamento e le opinioni pubbliche.
Questo è quanto fa sapere la relazione annuale dell'intelligence, presentata proprio oggi. Le Forze dell'Ordine, i politici e cittadini, sono stati informati. Con un occhio più aperto toccherà continuare in sinergia contro la minaccia reale del terrorismo.
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