Nata da un'idea della presidente dell'Auser, la "clinica gratis" sta riscuotendo un grande successo: sono ormai 17 le visite specialistiche garantite a costo zero per i pazienti in difficoltà.
L'ambulatorio speciale è stato aperto nella sede dell'Auser di Borgomanero, in provincia di Novara. Qui si alternano 23 professionisti medici che visitano poveri, anziani, disoccupati e rifugiati. Chiunque abbia problemi di salute e non ha i mezzi per permettersi visite specialistiche. Sì, perché le visite sono tutte gratis e le effettuano primari in pensione, esperti cardiologi, dermatologi, radiologi, urologi e nefrologi.
L'idea è partita da Maria Bonomi, ottantenne ex sindacalista, presidente dell'Auser, associazione di volontari che si occupa di servizi per la terza età. La Bonomi ha dichiarato di venire da una famiglia povera, quindi comprende le esigenze di chi ha poche possibilità, e spinta da tale motivazione nel 2010 ha avuto l'insight di chiedere ad alcuni suoi amici medici se volessero collaborare con lei per aprire un piccolo ambulatorio gratuito dove aiutare chi avesse bisogno di cure specialistiche e non se le potesse permettere. Così, nel 2017 sono state visitate a costo zero 1500 persone.
I primi professionisti che hanno aderito all'iniziativa sono stati: Piero Sacchi, primario cardiologo; Sergio Cavallaro, urologo e Felice Fontina, nefrologo che andava in ambulatorio a visitare i nuovi pazienti anche dopo essere stato colpito da una malattia che lo aveva costretto sulla sedia a rotelle.
Man mano si sono aggiunti altri professionisti e oggi sono in tutto 23 i medici specialisti in pensione che si offrono di prendersi cura di chi ha problemi di salute.
Nell'ambulatorio gratuito le visite specialistiche garantite sono 17, non ci sono mai code e non si paga nemmeno il ticket. Inoltre,grazie alle donazioni di alcuni estranei, alcuni ex pazienti esterni dei medici che hanno aderito all'iniziativa, è stato possibile acquistare alcune apparecchiature diagnostiche indispensabili.
Il diritto alla salute non va in pensione, così anche la missione di chi è medico, e quando l'una si mette a servizio dell'altra, di questi tempi, fa ben sperare.
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