Il Tribunale messicano ha bloccato le vendite nel Paese di una Barbie con le sembianze della famosa artista Frida Khalo. Accogliendo così la richiesta degli eredi.
Non è la solita questione del "nessuno è profeta in patria sua", ma piuttosto è la sentenza che il Tribunale messicano ha emesso per dar ragione alla famiglia dell'artista che detiene i diritti esclusivi della sua immagine e ha quindi accettato la loro richiesta.
Poteva essere una bella idea, far conoscere l'arte e una precisa artista simbolo a tutti i bambini, tramite le fattezze di una bambola. D'altronde prima della Barbie Frida Khalo, la Mattel aveva prestato la sua bambola più famosa, a promuovere e far conoscere tante altre valide immagini di forti personalità femminili. Invece, in Messico non è stato possibile.
La serie della Mattel su "donne che ispirano" ed in particolare la bambola da loro prodotta con le fattezze della nota artista, hanno destato l'ira dei suoi eredi, che ne hanno contestato l'uso dell'immagini.
Inoltre, i parenti hanno avuto da ridire anche sui tratti della bambola ritenendo che il colore della carnagione e la fisionomia non corrispondano a quelli della celebre artista del XX secolo.
Personalmente, penso che Barbie Frida sia stata effettivamente un po' "abbellita" nelle sembianze. In effetti è pur sempre una bambola che si deve rendere "accattivante al mercato". Poi, Frida Khalo era una donna fortemente carismatica e piacente al di là del suo aspetto fisico, putroppo, più che martoriato dalle traversie della vita, ma che nonostante questo conquistava tutti grazie soprattutto alla sua immensa arte dettata anche dal carattere.
E questo in una bambola non si può vedere. Poi, mal vedo gli eredi che per denaro si appellano ad ogni cavillo, e pur essendo contraddittori, cercano di lucrare sull'immagine di una loro caro, pure defunto, e di di cui non si potrà conoscere la vera opinione.
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