Scoperto il segreto dei vichinghi. Per navigare usavano i cristalli, utilizzandoli come sestanti per capire la posizione del sole.
I vichinghi la chiamavano "la pietra del sole" e a noi è giunto quasi come una leggenda, invece, è esistita davvero e si trattava di un cristallo purissimo che i vichinghi usavano per orientarsi in mare aperto durante la navigazione anche in presenza di nebbia e nuvole.
Non era una pietra magica, ma consentiva loro di viaggiare per distanze enormi e permettergli di raggiungere le coste della Groenlandia, dell'Europa, fino alle lontane sabbie dell'America Settentrionale.
Da sempre i ricercatori sospettano che i vichinghi, avessero un trucco, una chiave, che gli permettesse di navigare sotto i cieli poco soleggiati del Nord Europa. Poi, nei racconti su questo popolo, come "La Saga del re Olaf", vengono spesso menzionate le pietre del Sole e sebbene realmente queste non fossero mai state effettivamente tra i relitti dei naufragi vichinghi di quel periodo, ci si è mossi alla loro ricerca.
Alla fine, un gruppo di ricercatori dell'Università ungherese di Eotvs Lorand a Budapest sono riusciti a dimostrarlo, simulando al computer 3600 viaggi effettuati tra l'equinozio di primavera e il solstizio d'estate, il periodo dell'anno più favorevole alla navigazione.
Si è giunti alla conclusione che esistono possibili prove dell'esistenza di pietre del sole, tra cui il cristallo bianco e ruvido trovato insieme ad altri strumenti di navigazione tra i relitti di un naufragio inglese del XVI secolo. Così alla ricerca si è unito anche il prof Stephen Harding dell'Università di Notting; convinti che i marinai inglesi abbiano imparato i trucchi della navigazione dai Vichinghi, sbarcati sulla costa britannica sud prima, poiché: "I popoli antichi utilizzavano il Sole di giorno e le stelle di notte per orientarsi nella navigazione, ma è possibile che i Vichinghi che navigavano sotto cieli spesso coperti utilizzassero cristalli dalle proprietà ittiche particolari, come sestanti, per capire la posizione ed orientarsi.
Praticamente, la forza dei Vichinghi è che nonostante le difficoltà di un cielo coperto, scuro, il segreto per andare avanti è quello di affidarsi anche al più piccolo e lontano bagliore di luce, che poi il cristallo faceva diventare una torcia per l'orientamento.
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