Finalmente dopo un lungo impegno istituzionale il "non concato", così si indica il cioccolato di Modica, ha ottenuto l'ambito riconoscimento.
Tutti quelli che hanno sempre pensato che la capitale del cioccolato fosse la Svizzera, si dovranno ricredere, perché il primo cioccolato ad essere protetto da una certificazione dell'Unione Europea è italiano.
Dopo anni di lavoro istituzionale il cioccolato di Modica (in Sicilia), ha ottenuto il bollino Igp. Con l'attribuzione di Indicazione Geografica Protetta salgono a 296 le Dop e Igp italiane registrate. La particolarità sancita dalla disciplinare è che "deve essere a parallelepipedo rettangolare con i lati rastremati a tronco di piramide di peso non superiore a 100gr, con la pasta di colore marrone con evidenti granulosità per la presenza di cristalli di zucchero all'interno del pezzetto". Ma la cosa più importante è che questo prodotto, come gli altri Igp raccontano la storia e la cultura di un territorio.
I modicani si sono dedicati al loro cioccolato anima e corpo, creando dapprima un "distretto del cioccolato modicano", tramandando gesti antichi e passione per le materie prime migliori, e poi facendo evolvere anche le macchine ma lasciando sempre fedele la ricetta originaria di Ragusa.
Perché il vero cioccolato modicano deve avere pasta amara di cacao dalla metà fino al 99% del prodotto e zucchero di canna dal 50 al 1%, al massimo si può aggiungere un pizzico di sale o qualche spezia, ma l'importante è fare la famosa lavorazione a freddo che conferisce a questo cioccolato la tipica granulosità.
Granulosità che conferisce a chi mangia il cioccolato di Modica di vederci dentro tutta la storia di quel popolo e l'amore per quel prodotto.
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