giovedì 13 dicembre 2018

Trasferire i clandestini su un'isola deserta


Iniziativa del governo danese (la parte conservatrice) che vorrebbe trasferire i clandestini su un'isola deserta. Si oppongono Ong pro-migranti e partiti di sinistra.

Il governo danese ha scioccato l'opinione pubblica con la disposizione di trasferimento su un'isola deserta degli immigrati irregolari presenti sul territorio nazionale.  In base al piano predisposto dalle autorità di Copenaghen, questi ultimi verranno infatti reclusi in un centro di detenzione allestito sulla remota e disabitata isola di Lindholm, al largo della costa orientale del Paese.


La struttura dovrà ospitare cittadini stranieri già raggiunti dal provvedimento di espulsione, perché dichiarati privi dei requisiti per ottenere lo status di rifugiati politici oppure perché condannati dalla giustizia danese per reati commessi nella nazione scandinava.

Con questa metodica il governo si propone che le persone destinate agli alloggi realizzati a Lindholm dovranno restare in tale condizione d'isolamento "fino a quando non sarà attuabile il rientro nei rispettivi Stati di provenienza". Gli individui in partenza per l'isola sarebbero in prevalenza originari di nazioni che non si sono ancora dichiarate disponibili ad accogliere i clandestini espulsi  dal Paese    scandinavo. Quindi, fino a quando Copenaghen non avrà siglato accordi in ambito migratorio con questi Stati, gli irregolari non potranno abbandonare la remota destinazione.

Tale proposta è stata avanzata dai nazionalisti del  Dansk Folkrpart (Df), i quali con i loro voti mantengono "in vita" l'esecutivo. Ad essi si contrappongono le Ong pro-migranti e i partiti di sinistra.  Con loro il Danish Religue Council ha etichettato come "macroscopica violazione dei diritti umani".

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