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venerdì 15 novembre 2019
"Da due mesi offro lavoro: nessuno lo vuole"
L'amara dichiarazione della titolare della pasticceria "Simonelli", sconcertata per la dilagante "mancanza di volontà tra i giovani".
È da Settembre che alle spalle della pasticceria di Pietrasanta svetta il cartello "Cercasi aiuto pasticcere", sottolineato da tre punti esclamativi.
In due mesi si sono presentati solo due persone, di cui uno ex elettricista e l'altro non aveva mai preparato un dolce in vita sua. Eppure, aiutare il "capomastro" in laboratorio è considerato un mestiere che regala soddisfazioni, anche a fine mese sotto forma di stipendio, e che può aprire prospettive interessanti.
Ad esempio l'ex aiutante della storica pasticceria "Simonelli", attiva dal 1962 in via Dan Francesco, dopo un decennio di esperienza ha sbarcato il lunario in direzione States.
La titolare della pasticceria, Carla Simonelli approdata a Pietrasanta da una sessantina di anni, si dice allibita e intende testimoniare un fenomeno che a parer suo, rischia di portare alla scomparsa dei cosiddetti mestieri di una volta.
L'amarezza della Simonelli è rivolta soprattutto agli studenti diplomati all'alberghiero, secondo lei attratti da tutto e subito: "Guardano i talent show e le gare in televisione, senza considerare che anche i concorrenti ci arrivano dopo aver fatto la gavetta.
Per poter dire "so farcire una torta" c'è da imparare le basi, sceglierne le creme, come si fa con le fondamenta di una casa. Manca la passione, la voglia di imparare e di seguire un certo percorso".
Che dire, si parte dall'esempio dall'aiuto pasticcere, ma il discorso fatto dalla proprietaria circa i giovani si può estendersi a molti altri diversi ambiti e mentalità che ahimé caratterizzano la generazione moderna.
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