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mercoledì 20 maggio 2020
Boom di richieste di divorzio dopo il lockdown
Il Coronavirus è stata la cartina di tornasole per parecchie coppie. Ha rinsaldato le coppie più affiatate e fatto scoppiare quelle un po' più posticce. Alla fine è stato un boom di richieste di divorzio.
Tra uno dei principali effetti della convivenza forzata durante il lockdown, c'è quello di aver minato equilibri sentimentali già precari. Molte coppie hanno deciso infatti di separarsi.
Per i fidanzati è stato più semplice, basta dirsi ciao e il gioco è fatto, ma per i coniugi sono state avviate le pratiche del divorzio. Il primo Paese ad aver sperimentato questo trand è la Cina, ma anche nel resto del mondo, l'esito è lo stesso.
Anche in Italia la situazione è la medesima, come spiega l'esperta: "Riuscire a fornire dati esaustivi sul fenomeno non è ancora possibile, ma da qualche settimana sto ricevendo circa il doppio delle richieste di informazioni per procedere alla separazione legale o per rendere effettivo il divorzio. Questa situazione ha fatto esplodere tensioni latenti e ha esasperato situazioni già critiche, portando i partner alla decisione di prendere strade diverse".
Per evitare che i divorzi siano frutto di decisioni affrettate e prese d'impulso, si consiglia un po' di cautela, di valutare se si tratta di una crisi dovuta al momento, o se, effettivamente, il rapporto è arrivato al capolinea.
Intanto, il Consiglio Nazionale (Cnf) ha iniziato a consentire alle coppie che richiedono la separazione consensuale di farlo anche via mail con delle vere e proprie udienze virtuali.
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