Quella al Parco Rainbow Magicland di Valmontone, a pochi chilometri da Roma, doveva essere una bella giornata di divertimento per Sofia, dieci anni.
Ed invece una signora vedendo la bimba, ha la Sindrome di Down, ha deciso arbitrariamente, di non farla andare sui tronchi galleggianti e nemmeno sulle montagne russe.
Allora la bimba ha replicato: "Io non ho paura delle montagne russe, sono coraggiosa, capito? Io non sono malata, sono down. Tu sei matta."
L'ira della bimba è scattata quando la donna le aveva dato da indossare un braccialetto verde, di quelli che nei villaggi vacanza ti permettono di mangiare, bere e fare un po' come ti pare. Invece, nel suo caso, quel braccialetto al polso le avrebbero vietato di salire su alcune giostre.
Uno spiacevole inconveniente che Valentina Marcoccio, operatrice dell'AIPD (Associazione Italiana Persone Down) di Latina e accompagnatrice di Sofia ed un'altra sua amica disabile, Giulia, commenta: "Uno schiaffo all'inclusione per la quale lavoriamo tutti i giorni".
L'operatrice aveva pure tentato di spiegare che quelle giostre non erano affatto pericolose per le due bimbe e alla fine ha rinunciato ad un biglietto omaggio offertole per farla andare su un'altra giostra.
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