lunedì 7 settembre 2020

Meno palestra più meditazione, la pandemia ha cambiato il wellness


 Una recente indagine condotta su oltre 4000 persone tra i 16 e i 39 anni, svela che il benessere mentale è il primo pensiero per teenagers, millenials ed adulti.

L'ansia e l'incertezza causate dalla paura della pandemia e le sue conseguenze (sull'occupazione, i redditi e la stabilità sociale e politica) hanno inciso sul benessere mentale.

Non solo in Italia, ma un po' in tutto il mondo. Per questo, si cercano "metodi alternativi" per ritrovare un po' di serenità. Quindi sono in aumento le attività all'aria aperta dalla meditazione alla corsa, come la bicicletta o l'escursionismo per distrarsi e sgomberare la mente, e cala, molto, l'interesse per la palestra; gli allenamenti collettivi e il ricorso ai personal trainer.

Il benessere mentale è ora ritenuto più importante  di quello medico e una persona su cinque nel mondo ha iniziato a seguire una pratica di meditazione oltre alle diverse  strategie "fai da te" che fanno calare l'ansia dalla respirazione, alla musicoterapia e i bagni in acqua ghiacciata. 

Il quadro è ben fornito da una recente indagine condotta su oltre quattromila persone dai  16 ai 39 anni di età, provenienti da trenta Paesi diversi da Nice Media Group Company globale di digital media and broadcasting pubblicato dal Global Wellness Institute nei giorni scorsi.

Questa ricerca mostra come il Covid 19 ha innescato  nuovi atteggiamenti da parte dei Millennials e della Generazione Z e di come essi stiano cambiando la società.

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