In provincia di Cuneo un'impiegataè stata condannata in primo grado per lesioni aggravate. Nella dua agenzia assicurativa c'era aria di tagli e lei voleva salvarsi a discapito della compagna d'ufficio.
Bramare tanto un posto di lavoro, fino a tentare d'avvelenare la propria collega. E questo è successo in un'agenzia assicurativa di Bra, in provincia di Cuneo.
L'agenzia annuncia tagli al personale e in ufficio ci sono figure professionali che sono doppie e finiranno per essere tagliate. Così, un'impiegata dell'azienda ha pensato di versare, per quasi un anno, gli ansiolitici nel cappuccino della collega concorrente per farle fare un passo falso e assocurarsi il posto in ufficio.
La donna è stata condannata dal Tribunale di Asti a 4 anni di carcere per lesioni personali aggravate con rito abbreviato. La donna era incaricata per tutto l'ufficio di andare al bar di fronte l'azienda a prendere il caffè e cappuccini per tutti, ogni mattina.
Ha iniziato così ad allungare quello della collega con le benzodiazepine, ansiolitici in quantità elevate che hanno fatto effetto quasi subito sulla rivale: la vittima ha iniziato ad avvertire sonnolenza, riflessi rallentati e una serie di malesseri, che secondo i periti in carica possono spiegarsi solo con l'ingestione di dosi massicce di quelle sostanze.
L'avvelenamento da ansiolitici è proseguito, a fasi alterne, fino a Giugno 2018 quando i Carabinieri hanno smascherato il piano della donna.
Ma come si fa a pensare di fare una cosa del genere
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