Si è appena sbolto in Italia il primo campionato mondiale di plogging. La disciplina unisce la corsa alla raccolta dei rifiuti abbandonati che si trovano sulla strada.
Ultimamente si sente parlare spesso di plogging. La disciplina lanciata in Svezia, su è poi diffusa in tutto il mondo ed in particolare in Italia. Non solo il nostro paese ha risposto bene a questa pratica, ma ne ha ospitato anche il primo campionato mondiale. In pratica, il plogging unisce la corsa alla raccolta dei rifiutati abbandonati incivilmente in natura. Quindi quando una persona va a camminare raccoglie tutta quella spazzatura lasciata lì, ad inquinare, da altri. La prima edizione del Campionato del mondo di Plogging si è svolta nel territorio dei 7 comuni della Val Pellia, sulle Alpi torinesi. Hanno preso parte alla gara un centinaio di atleti selezionati tramite 5 gare di qualificazione che hanno portato alla raccolta di 60 chili di rifiuti inquinanti da partedi tutti gli atketi partecipanti che sono stati poi differenziati e hanno portato al risparmio di 89 Kg di CO2. Invece, nella competizione finale, alla fine di 8 ore di gara di competizione, l'arrivo era invaso da sacchi dell'immondizia colmi di rifiuti tanto che da tutti gli atleti in un giorno hanno raccoltoe rimosso dall'ambiente 795 kg totali di inquinanti di ogni tipo. Per la competazione sono stati valutati 3 parametri : la distanza petcorsa, il dislivello e i chili di rifiuti raccolti. Il primo campionato mondiale di plogging è stato vinto da Pietro Olocco e Elena Canuto.
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