L'ufficio postale di San Giovanni Persiceto è stato derubato dai ladri. Uno di essi era lo stesso direttore che per procurarsi i soldi per pagare debiti di droga ha inscenato una rapina.
Fa riflettere la vicenda avvenuta i primi di marzo a San Giovanni in Persiceto in provincia di Bologna. Il direttore dell'ufficio postale aveva bisogno di soldi così, insieme a due complici ha deciso di simulare una rapina ai danni dell'ufficio postale che dirigeva. Il piano età studiato bene. Finita la rapina il direttore, un uomo di 50 anni, ha chiamato i carabinieri dicendo di essere stato minacciato con un coltello, derubato e chiuso nel bagno della filiale dai due malviventi. Soccorso e liberato aveva inoltre riferito agli agenti di essere stato costretto ad aprire la cassaforte e consegnare 20.000 euro in contanti ai due rapinatori e che in loco non vi erano altri clienti o dipendenti e lo stabilimento non era dotato di sistema di videosorveglianza. Invece, le forze dell'ordine hanno impiegato poco a smascherare il tutto. Troppe cose non quadravano. Innanzitutto il fatto che l'uomo sia stato chiuso in bagno con il cellulare e abbia dato l'allarme solo a rapina terminata. Poi uno dei ladri ha dimenticato il coltello nell'ufficio postale e su esso erano presenti alcune tracce biologiche tramite cui è stato possibile risalire all'identità del malvivente. Infine, secondo alcuni accertamenti sono emersi numerosi contatti telefonici precedenti la rapina tra il direttore postale e il malvivente. Così il direttore ha dovuto confessare: gli servivano i soldi per pagare alcuni debiti di droga.
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