In Umbria una donna è stata condannata a sei mesi di reclusione per aver truffato e derubato l'amica che l'ospitava.
"Non preoccuparti alla spesa vi penso io". Così una donna umbra prometteva alla sua amica che l'ospitava in casa.
Invece per salvare il conto usava il bancomat di colei che l'aveva accolta in casa.
È stato appurato che la donna avrebbe utilizzato in più occasioni la carta di pagamento dell'amica per effettuare prelievi di varie somme di denaro.
Per questo la signora è stata condannata a 6 mesi di reclusione della Corte d'Appello di Perugia.
Secondo i giudici d'appello "profittando del rapporto di amicizia e di ospitalità che la legava ala persona offesa, la donna avrebbe usato più volte la carta di pagamento dell'amica e "vista la reiterazione della condotta " ripetuta in più occasioni nell'arco di due settimane e le modalità particolarmente subdole con cui ha agito l'imputata, i magistrati hanno escluso la tenuità del fatto ribaltando dunque la sentenza di primo grado.
Questa storia è emblematica di quanto alcune persone tengano più a fare bella figura e fingersi brave persone che esserlo. Persone false per cui l'importante è solo apparire e non tengono rispetto nemmeno della mano tesa di un amico.
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