A Venezia. Si parte dalla più economica, 192 mila euro, per arrivare perfino a 335 mila euro, rilanci inclusi. La concessione ha una durata di 99 anni.
Totò, attore partenopeo, scriveva in una sua poesia "A livella" che la morte è uguale per tutti e così dovrebbero essere anche le tombe. I veneziani non la pensano così. Lanciano addirittura un investimento per "l'eternità". L'unico requisito è quello di dover essere benestanti e di voler disporre come ultimo giaciglio dopo la morte, di un piccolo angolo di Paradiso: una delle isole della laguna di Venezia, tra la Serenissima e Murano.
Il sindaco-manager Luigi Brugnaro, per valorizzare il patrimonio pubblico, ha pensato di mettere all'asta dei "luoghi" spesso inutilizzati per decenni, se non addirittura completamente abbandonati; non ci passava anima viva! Metterà in vendita tombe super lusso. L'occasione giunge da diciassette concessioni cimiteriali che sono decadute nell'ultimo periodo: i manufatti sono appena rientrati nella disponibilità del Comune per scadenza dei termini o per inadempienze manutentive.
Sei di queste sono già alienabili e sono dei veri e propri scrigni artistici, belli da morire. Sono cappelle private del cimitero di San Michele, con vetrate e mosaici d'epoca di straordinario valore storico e artistico. Appartenevano a famiglie nobili che le avevano fatte ereggere per ospitare tutto il casato.
La tombe in vendita non sono accessibili a tutti. Il loro costo sarà deciso con aste pubbliche. Ma si parte dalla più economica da 192 mila euro; si può arrivare anche a 335 mila euro più i rilanci. La concessione ha durata di 99 anni, prorogabili. La perizia ha tenuto conto del valore di concessione, di costruzione, con punte di 10 mila euro al metro quadrato: il doppio di quanto oggi il borsino immobiliare attribuisce a Piazza San Marco.
Naturalmente, in questo prezzo è compresoa la bonifica delle cappelle, prima di essere cedute sotto l'egida della Soprintendenza. Alcune tombe versano in condizioni critiche, attorno sembra tutto un po' senza vita, ma gli elementi artistici e architettonici invece si sono mantenuti benissimo. Il sindaco precisa che il ricavato dell'asta sarà interamente utilizzato per la manutenzione e il ripristino dei cimiteri comunali veneziani. E si stima di guadagnare circa 2 milioni di euro.
I bandi sono aperti, non resta che aspettare gli acquirenti. Sembra una cosa poco carina, ma comprare una tomba lì, è un vero investimento. D'altronde Venezia è patrimonio dell'Unesco. E in questa città già tanti vip hanno comprato casa, anche se più per viverci . San Michele, invece, è già stata scelta come "dimora eterna", da tanti artisti e personaggi illustri. Qui riposano: il compositore russo Igor Stravinskij, il poeta e saggista Ezra Pound e Helenio Herrera condottiero della Grande Inter.
Le tombe super lusso, saranno pure un affarone, permetteranno anche di riposare in un angolo di Paradiso, ma dal momento che si è morti, non sarebbe meglio cercare di arrivarci davvero in Paradiso, magari comportandosi bene quandi si era vivi?
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