Gli organi deputati alla vista sono anche gli indicatori della memoria futura, indicano i danni vascolari. Se mostrano danni al microcircolo cerebrale possono compromettere le funzioni mnemoniche.
Gli occhi non solo sono "lo specchio dell'anima" ma svelano anche eventuali problemi di memoria: se a 60 anni mostrano danni a carico dei piccoli vasi (microcircolo) sanguigni della retina è più probabile che 20 anni compariranno difficoltà a ricordare, in poche parole, al declino cognitivo.
È l'ultima sorprendente scoperta di un team di studiosi, coordinato da Jennifer Deal, della Johns Hopkins University a Baltimora. La ricerca è stata pubblicata sulla rivista Neurology.
L'input alla ricerca è stato dato dal fatto che danni al microcircolo cerebrale, tutt'oggi ancora difficilmente visibili con le metodiche attualmente in uso, possono compromettere le funzioni mnemoniche e che i piccoli vasi del cervello, sono anatomicamente molto simili a quelli fella retina.
Per la ricerca gli esperti hanno coinvolto oltre 12 mila partecipanti di età media 60 anni, la cui retina è stata scannerizzata con una speciale fotocamera all'inizio dello studio. La loro memoria è stata misurata a più riprese dall'inizio dello studio fino a 20 anni dopo. Dalle osservazioni dei dati è emerso che inizialmente presentava segni di retinopatia (danni vascolari della retina), 20 anni dopo era molto più probabile che soffrisse di defaillance di memoria e di declino cognitivo.
Gli occhi quindi non mostrano solo come siamo, ma indicano anche come saremo in futuro, in salute.
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