A Venezia un turista americano sessantenne viene borseggiato durante il soggiorno. Prima di partire lascia in stazione una lettera di perdono per il suo ladro.
"Questo è il mio ultimo viaggio con mia moglie, sto morendo di cancro, mi hai lasciato senza soldi e senza carta di credito, ma ti perdono". Questo è uno stralcio della lettera che il turista malato di cancro, derubato a Venezia, ha lasciato davanti alla stazione ferroviaria di Santa Lucia, per "vendicarsi" con il ladro che nei pressi di San Marco l'aveva borseggiato.
Un gesto inconsueto quello dell'uomo che nonostante le parole di perdono, cela, giustamente, delle parole di risentimento per il maltorto subito. Naturalmente è ovvio che non si ruba, è sbagliato farlo.
Ma il sessantenne dapprima è andato a fare regolare denuncia dai Carabinieri, poi ha escogitato l'espediente della "lettera aperta", mandata anche a tutta la stampa locale, per far arrivare il messaggio all'uomo (o donna) che lo aveva derubato.
Il turista in questione, ha subito un torto ma dubito che il malvivente fosse a conoscenza della condizione di malato terminale del signore e se questa lettera possa sortire chissà quale risposta.
La lettera prosegue: "Immagina solo per un istante quello che questo causa alla tua vittima però preposto per perdonarti e prego affinché tu ti allontani da questo peccato che ferisce le persone innocenti. Ti perdono".
Il perdono l'ha scritto, speriamo che ci sia veramente anche nel cuore e che questo gesto possa far redimere il ladro e convertirlo a non ripetere il reato. Nel frattempo il sindaco della Serenissima, Luigi Brugnaro ha invitato l'uomo a tornare quando vorrà, come ospite gratuito con tutta la sua famiglia.
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