In Argentina un uomo che aveva conosciuto il famoso pilota solo come il suo padrino, scopre che in realtà quello era il vero padre naturale. Indaga, fa causa, alla fine la giustizia gli da ragione.
In Argentina, Juan Manuel Fangio è ancora un mito, e il suo personaggio è amato e ricordato. Nessuno come lui è stato per 5 volte campione del mondo di Formula1. Invece, Ruben Vasquer, è un normale signore di 76 anni, che vive con una pensione minima. L'unica particolarità, che a lui tutti hanno sempre detto: "Assomigli come una goccia d'acqua a Fangio". In effetti, è uguale, stessi occhi chiari, stesso naso, il sorriso aperto, le macchie sul viso e perfino la voce leggermente diafona.
Ma Ruben ha sempre saputo che Fangio era solo il suo padrino. Ad un certo punto ha deciso di fare chiarezza su questa somiglianza, ha scoperto diverse cose, i tasselli cominciavano a combaciare e ha cominciato a crederci. È così ricorso alla magistratura per stabilire se quella con l'asso della Formula1 fosse solo una somiglianza casuale o ci fosse altro. Nel 2016, 13 anni dopo, è arrivata la conferma del Dna.
È il figlio di Fangio che però non aveva mai riconosciuto in quanto frutto di un rapporto clandestino. Sorte diversa inveve era toccata al fratellastro Oscar Espinoza avuto da una moglie ufficiale che aveva goduto di un cognome molto utile nel lavoro e nella vita.
La conferma è arrivata 2 anni fa, quando la madre in punto di morte, gli confessò quel rapporto segreto. È di oggi invece, l'altra risposta positiva, quella più ufficiale, data dalla giustizia che gli ha riconosciuto il diritto all'eredità: 10 milioni di dollari adesso nella possibilità di Espinoza.
Scoglio sicuramente non facile, sarà sottrarre ad Espinoza la parte del povero Ruben. Gli avvocati del figlio riconosciuto già hanno fatto ricorso e considerati i tempi della giustizia argentina, simile a quella italiana, entrambi rischiano di morire prima.
Il destino è stato davvero beffardo con il signor Vasquez, dapprima privato dell'affetto e del denaro di un padre, una vita passata non certo nell'oro e quando ormai anziano scopre di aver diritto ad un'eredità, forse non farà nemmeno in tempo a godersela.
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