A Genova, il titolare di un bar nel centro storico viene multato per aver servito il caffè nella consueta tazzina di ceramica. I parametri della zona arancione impongono invece l'uso nel monouso.
Un po' "Scorretto" il barista lo è stato non solo nel nome del suo locale. Ma chissà se l'infrazione da lui commessa ha meritato una tale duplice multa.
Il signor Boero titolare del bar "Scorretto" nel centro storico di Genova ha avuto una multa di 400 euro per aver servito il caffè in una tazzina di ceramica. La stessa cifra dovrà pagarla anche il cliente. Entrambi non hanno rispettato le strette anti-Covid.
L'altro giorno verso le 7 e mezza del mattino,il titolare aveva appena tirato su la saracinesca, e quello era proprio il primo caffè di giornata che faceva. Il gestore racconta che non aveva nemmeno avuto il tempo di tirar fuori le tazzine di cartone, così ha servito la bevanda nell'usuale tazzina di ceramica.
Il cliente ha preso il caffè ed è andato a consumarlo fuori, in piazzetta. Lì, c'erano pure tre agenti in borghese che si sono qualificati multandoli, cliente e barista.
Ora, la multa è affissa alla saracinesca del bar, così gli amici e i clienti abituali (liberamente) possono dare una mano per saldare il 'debito".
Ed è partita anche una campagna sui social network per aiutare il barista. In effetti, gli agenti non hanno voluto sentire ragioni. Boero si dice amareggiato, in primis per la multa arrecata anche al cliente e poi, perché per lui, specialmente in questo periodo serve anche un po' di comprensione.
La legge purtroppo è legge e ha le sue regole, sebbene spesso siano poco condivisibili.
Nessun commento:
Posta un commento