martedì 9 gennaio 2024

Un nuovo studio conferma che Ferrero, Nestlè, Pepsi e altre multinazionali alimentari vendono all' 89%(o più) cibo malsano


 Un nuovo studio condotto sulle vendite di 2 multinazionali del settore alimentare conferma ciò che già sapevamo: un altra percentuale di questi prodotti (l'89%) non è salutare. In alcuni casi, poi si arriva addirittura al 100% di prodotti insalubri.

Uno studio finanziati dall' Unicef e dall' Apolied Research Collaborazione (ARC) del National Institute for Health Research ( NIHR) Oxford e Thames Valley, conferma ancora una volta quello che già sapevamo: ciò che vendono lo lobby alimentari sono per la maggioranza cibi e bevande malsane( per la precisione la nuova ricerca parla dell' 89% delle loro referenze considerate appunto insalubri).

L' analisi ha preso in esame 35.550 prodotti di 129 marchi appartenenti alle 20 principali aziende alimentari e di  bevande globali provenienti da sette diversi Paesi( Australia,Brasile, Cina, India, Russia, Regno Unito e Stati Uniti), selezionati perché rappresentano un mercato leader in ciascuna regione geografica del mondo 

I prodotti delle varie marche sono stati suddivisi in più sani e " meno salutari in base ai criteri dell' OMS. 

Alla fine, in media l' 89% della vendita è stata classificata come non salutare.

 La maggior parte delle vendite di tali aziende deriva da cibi come dolciumi, snack e bevande analcoliche ricche di zucchero. Nello studio si legge: "Tutti i prodotti Red Bull e Ferreri sono stati classificati come non salutare, mentre il 95% delle vendite provenienti da prodotti non salutari per 5 società:  Mondalez, Pepsi Co, Suntory, Mars e Keiri, Dr Pepper.

Invece il Gruppo Bimbo è stata l' azienda con la percentuale più alta di vendite derivati da prodotti più sani con il 48%, seguito da Danone (34%) e Canagra (33%).


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