lunedì 23 giugno 2025

Denuncia il cinema per "tortura psicologica" a causa di 25 minuti di pubblicità prima del film. Contenzioso vinto


 In India un ragazzo di 30 anni ha denunciato il cinema perché il film per cui aveva comprato il biglietto è cominciato con 30 minuti  di ritardo a causa della pubblicità. 

Se anche a voi, quando andate al cinema, infastidisce l'infinita sfilza di pubblicità proiettata sullo schermo prima del film, sappiate che in India, un ragazzo ha fatto pagare caro al proprietario quest'attesa. 

È il cado di Abhishek. MR, un 30enne indiano, che ha acquistato un biglietto al cinema per le 16:05, ma una volta entrato in una delle sale della più grande catena multisala indiana, la Pur Inox, è stato sottoposto a 25 minuti di spot pubblicitari. Abhishek ha quindi sporto denuncia per "tortura psicologica " e danni subiti, dichiarando che il posticipo dell'orario di inizio della proiezione gli ha causato ritardo a lavoro e stress.

La corte per i consumatori ha stabilito che il "il tempo è denaro", condannando la catena a risarcire 55.000 rupie( circa 550 euro): 20.000 rupie per stress mentale, 8000 rupie per spese legali e 100.000 rupie di multa alla struttura. 

I giudici hanno infine smontato la difesa del cinema, secondo cui  si tratterebbe di "spot d' interesse pubblico", mentre è stata valutata vome pubblicità commerciale. 

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