In India un ragazzo di 30 anni ha denunciato il cinema perché il film per cui aveva comprato il biglietto è cominciato con 30 minuti di ritardo a causa della pubblicità.
Se anche a voi, quando andate al cinema, infastidisce l'infinita sfilza di pubblicità proiettata sullo schermo prima del film, sappiate che in India, un ragazzo ha fatto pagare caro al proprietario quest'attesa.
È il cado di Abhishek. MR, un 30enne indiano, che ha acquistato un biglietto al cinema per le 16:05, ma una volta entrato in una delle sale della più grande catena multisala indiana, la Pur Inox, è stato sottoposto a 25 minuti di spot pubblicitari. Abhishek ha quindi sporto denuncia per "tortura psicologica " e danni subiti, dichiarando che il posticipo dell'orario di inizio della proiezione gli ha causato ritardo a lavoro e stress.
La corte per i consumatori ha stabilito che il "il tempo è denaro", condannando la catena a risarcire 55.000 rupie( circa 550 euro): 20.000 rupie per stress mentale, 8000 rupie per spese legali e 100.000 rupie di multa alla struttura.
I giudici hanno infine smontato la difesa del cinema, secondo cui si tratterebbe di "spot d' interesse pubblico", mentre è stata valutata vome pubblicità commerciale.
Nessun commento:
Posta un commento