Il Gambia diverrà il primo paese al mondo a ricambiare la legge per ripristinare la brutale pratica della mutilazione geniale femminile diventata illegale dal 2015. Vondanna unanime da tutto il resto del mondo.
In certi paesi l'emancipazione culturale sembra davvero impossibile. Lascia sgomenti e arrabbiati la notizia che arriva dal Gambia. Lì dal 2015 vigev il divieto legale di praticare le mutilazioni genitali femminili.
Invece ora cambia tutto: il Gambia si appresta a diventare il primo paese al mondo a ricambiare la legge per ripristinare la brutale e orribile pratica condannata più volte dall'ONU.
Ma in cosa consiste? Di fatto si tratta del taglio totale o parziale del clitoride alle bambine o adolescenti. È un fenomeno che a luvelli mondiale riguarderà, entro in 2030, oltre 4,6 milioni di donne, provocando loro serissimi danni alla salute fisica, psichica e sensuale.
La motivazione che ha spinto i governatori dello stato africano è quello di ripristinare la vecchia cultura per restaurare "la purezza religiosa " e proteggere le norme e i valori culturali".
Così annullato sono valse le proteste generali poiché 42 parlamentari gambesi su 47 hanno votato a favore inviando la decisione alla commissione prima di una votazione finale.
Le organizzazioni umanitarie hanno sollevati il timore che anche altri paesi possano seguire l'esempio.
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