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giovedì 14 settembre 2017

Era donna il capo dei guerrieri vichinghi

Lo svela il Dna dei resti trovati in un villaggio svedese.

Nell'immaginario collettivo sono sempre stati dipinti come degli omaccioni, potenti, ruvidi, guerrieri e marinai. Ora si scopre che i Vichinghi, gli antichi dominatori dell'Europa del Nord, erano in realtà molto aperti verso la parità dei sessi, come se non di più dei loro moderni discendenti. Avevano come capo una donna guerriera.

Lo dimostra l'analisi del Dna fatta sui resti trovati in Svezia, a Birka, in una tomba del X secolo. Jan Stora ha guidato le analisi di un'equipe di genetisti dell'Università di Stoccolma e i risultati sono stati pubblicati sull'American Journal of Psysical Antropology.

Era da 130 anni che gli archeologi si chiedevano se le ossa e gli oggetti trovati accanto al corpo di Bj 581 (il nome attribuito all'individuo nella tomba), fossero appartenuti a un uomo o una donna. Lì vennero rinvenute: una spada, un'ascia, una lancia, delle frecce, un coltello e soprattutto, una tavola e le relative pedine, utilizzata per pianificare tattiche e strategie. A destare stupore nei ricercatori è stato proprio questo corredo, tipico di un individuo di alto rango. In nessuna tomba di donne soldato vichinghe erano infatti mai stati trovati oggetti simili.

Lo scheletro, analizzato più volte negli anni, ha sempre suggerito che a Birka fosse sepolta una donna e la conferma definitiva è arrivata ora dall'analisi del Dna. Sebbene per i ricercatori sia ancora presto per dire se donne guerriero con ruoli di comando fossero un'eccezione o una condizione diffusa.

All'inizio del Medioevo i ricercatori di feroci donne-guerriere vichinghe che combattevano al fianco degli uomini hanno alimentato il mito delle Valchirie, ma questo non può far fare generalizzazioni. Tra l'VIII e il IX secolo il villaggio di Birka, dove sono stati trovati i resti, era un importante snodo commerciale, con una popolazione di un migliaio di abitanti, soprattutto commercianti, artigiani e guerrieri. La loro cultura, però, era diversa da quella della regione e forse questo ritrovamento sembra confermarlo.

Attualmente in un'epoca che si autodefinisce moderna, ma in cui in realtà la parità dei sessi è ancora ben lontana e si assiste ad un femminicidio al giorno, questa scoperta fa davvero sorridere e soprattutto riflettere su quanto popolazioni ormai scomparse fossero molto più civilizzate di quelle attuali.

























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