Pubblicità

giovedì 30 aprile 2020

Nuova vita per il Codice Da Vinci


Due manoscritti di Leonardo: quello dello scienziato italiano, sul volo degli uccelli,  e un libro sacro sottratto all'Isis in una chiesa siriaco-cattolica in Kurdistan sono in fase di restauro a Roma.

L'Istituto Centrale per il Restauro e la Conservazione del Patrimonio Archivistico e Librario (Icrcpal), a Roma, che quest'anno compie ottant'anni di vita,  ospita due opere d'arte molto speciali.

Si tratta di due manoscritti di Leonardo da Vinci: "Il Codice sul volo degli uccelli" e un libro sacro della Chiesa siriaca-cattolica drl XV-XVI secolo sottratto alla violenza distruttiva dell'Isis nel Kurdistan iracheno.

Questo manoscritto era stato nascosto e murato in uno scantinato dai sacerdoti nella chiesa Vergine Maria a Qaraqosh per essere salvato. Scoperto per caso è stato portato a Roma, nel centro migliore d'Europa per essere restaurato appunto.

Qui il manoscritto è sottoposto alle cure degli specialisti che stanno esaminando ed analizzando il suo Dna, le caratteristiche della carta, i pigmenti e i fili con cui è stato cucito proprio per preservarne e "ricostruirne" al meglio la sua autenticità.

Mentre l'altro manoscritto, il "Codice" era conservato dalla Biblioteca Reale di Torino dal 1893, poi vide le mani di diversi collezionisti  fin alla morte dell'artista avvenuta nel 1519.

Nel XVIII secolo il "Codice" approdò alla Biblioteca Ambrosiana di Milano,  da dove fu trafugato per ordine di Napoleone,  all'Institute du France a Parigi. Per essere poi acquistato e donato ai Savoia.

L'opera arriva quindi a Torino. E ora è in cura per la sua nuova vita.

Il gioco con la sabbia diventa terapia

 
La Sandplay therapy si è rivelata particolarmente utile contro bulimia, abusi e separazioni traumatiche. Aiuta dove le parole non arrivano. E ne beneficiano soprattutto i bimbi.

Tutti ricordiamo la piacevole sensazione di relax che si prova in spiaggia, quando con la mente in fuga, ci trovavamo a giochicchiare con la sabbia, ora la Sandplay therapy è diventata effettivamente un metodo di cura.

Rappresenta un "viaggio dentro sé stessi" che permette di mettere in scena anche gli eventi e le emozioni che fanno più male. Sebbene poco conosciuto, il gioco con la sabbia come terapia è stato introdotto in Italia 40 anni fa ed è utilizzato anche in alcuni ospedali pediatrici e nei servizi pubblici per l'infanzia. Questo metodo permette di far apparire in poche sedute anche le ferite più profonde, che è possibile poi elaborare attraverso le parole.

Questo tipo di trattamento si è rivelato particolarmente utile per i disturbi dell'alimentazione, per le donne e i bambini che hanno subito abusi, i figli che hanno difficoltà ad affrontare la separazione o perdita dei  genitori.

Sono momenti in cui le parole fanno difficoltà ad esprimere stati d'animo.  È in questi momenti che la sabbia e il gioco possono venire in aiuto. Perché, come diceva lo psicologo-analista Carl Guatav Jung: "Spesso accade che le mani sappiano svelare un segreto intorno a cui l'intelletto s'affanna inutilmente".

La Sandplay therapy si basa sulla realizzazione di quadri con miniature tridimensionali disposte in modo libero in una sabbiera. L'obiettivo è osservarle e leggerle per aiutare le persone a ritrovare il benessere psicologico.

"La sabbia poi è uno dei materiali più facilmente trasformabile e plasmabile, rappresenta l'atto della creazione e la restituzione delle responsabilità all'individuo". Sulla sabbia viene rappresentato "un universo in miniatura e diventa visibile l'inconscio ".

mercoledì 29 aprile 2020

Fare una buona colazione porta la felicità

 
Uno studio condotto da Isola Bio Lab conferma che fare un'adeguata colazione è il modo migliore di cominciare la giornata.

Il segreto per cominciare bene la giornata è fare una buona colazione. Mangiare giusto a inizio giornata significa integrare nel nostro corpo tra il 15 e il 20% delle calorie compensate per il 35 e il 40% da pranzo e cena e le rimanenti percentuali degli spuntini.

Così Isola Bio Lab ha condotto uno studio che analizza i trand legati a questo pasto, ne è emerso che come dicono 89 parti su 100, la colazione porta la felicità.

Bisogna seguire delle regole:
 1) Breakslow. La colazione lenta è un modo per ritrovarsi tutti a tavola, stare insieme e trascorrere un momento in armonia con la famiglia.

2) Apportare le stesse calorie. La colazione per chi resta a casa è ancora più importante.

3)La colazione deve essere completa. Bisogna assumere un apporto bilanciato di carboidrati, proteine, grassi, sali minerali e vitamine.

4)La colazione lenta diventa un'opportunità. È l'occasione perfetta per per trascorrere la giornata nella maniera corretta.

5)Dare il buon esempio. Tramandare il rito della colazione ai piccoli è un ottimo modo per far capire loro come sia importante la condivisione,l'affetto con le persone più care.

6) Bio vuol dire sano. Si dovrebbe optare per un'alimentazione bio, con alimenti con etichetta pulita.

7) La frutta è importante. È una delle basi per una colazione sana e nutriente.

8) Frutta e carboidrati.  Ingerendo cibi che variano  dalla vaschetta dei cereali integrali alle fette biscottate o comuni fette di pane.

9) Seguire la stagionalità dei prodotti.

10) Ricordarsi di fare movimento. 

Lo ricorda la Società Italiana Nutrizione Umana(Sinu), ad un buon pasto bisogna associare l'attività fisica.

Inoltre, se possibile esporre gambe e braccia al sole per 15-30 minuti, sul balcone di casa  o in giardino per favorire la sintesi della vitamina D.

Maximus, con i suoi 24 anni è uno dei cani più vecchi al mondo

 
Nella contea del Lincolnshire, in Inghilterra, vive Maximus, uno dei cani più longevi al mondo.

Maximus è un dolcissimo cane a metà tra un Bull Terrier inglese e uno Staffordshire, che da 24 anni vive una felice convivenza con i suoi proprietari: Lisa Hezzel e Rick Winter a Cleethorpes, nella contea inglese di Lincolnshire.

Infatti, Maximus è uno dei cani più vecchi al mondo. La vita felice del cane comincia quando viene salvato, appena cucciolo da una casa in cui lo maltrattavano e lo picchiavano con una mazza da baseball.

I volontari del rifugio "The Ark Animal Rescue" raccontano che prima che arrivasse  nella loro struttura il cane era stato in una clinica veterinaria per delle costole rotte e che in passato veniva nutrito con una sostanza acida.

"Per questo non può abbaiare  e fa un verso simile ai maiali", spiegano. I veterinari sono riusciti a ricostruirgli il muso, ma lui non ha ancora superato il trauma dell'accento dello Yorkshire.

I suoi precedenti proprietari avevano infatti questo accento, e tutte le volte che lui lo sente ha ancora paura che qualcuno possa maltrattarlo. "Evitiamo anche di portarlo in spiaggia a Cleethorpes per paura che ci siano persone provenienti dallo Yorkshire, raccontano i proprietari  e le poche volte che lo facciamo cerchiamo di distrarlo".

Ora Maximus è un cane felice,  ama mangiare i toast, i kebab e gli avanzi di pranzi e cene dei suoi proprietari e di appresta ad entrare nel libro dei Guinness dei Primati prima del 2021.

Oggi il record del cane più vecchio al mondo è fiun quattro zampe australiano di nome Bluey. Adottato nel 1910 e dopo aver lavorato come cane da gregge per circa 20 anni è stato soppresso il 14 Novembre 1939 all'età di 29anni e 5 mesi. Un record al momento imbattuto.

martedì 28 aprile 2020

Coppia scopre una vasca idromassaggio sotto il pavimento


Durante la quarantena una coppia del Wisconsin, in Usa, decide di fare dei lavori di ristrutturazione nella loro abitazione; nel salotto, sotto il pavimento di parquet scoprono una vasca idromassaggio.

Per oltre 3 anni, Mark e Jenny Ronsman, giovane coppia del Wisconsin, in Usa, hanno avuto nascosta sotto il pavimento una vasca idromassaggio senza che loro ne fossero a conoscenza.

Durante la quarantena imposta dalla pandemia, i due hanno deciso di sfruttare il tempo libero per dedicarsi ad alcuni lavori di restaurazione nel loro appartamento. Quello che hanno trovato sitto il pavimento della stanza-studio è stata una Jacuzzi in perfette condizioni, coperta dalla precedente proprietaria per inutilizzo.
Una bella sorpresa che sicuramente li aiuterà a rilassarsi.

Meditazione come terapia e cura


Nei tempi di isolamento forzato risulta particolarmente utile per la salute la modalità mindfulness.

È un periodo particolarmente stressante per tutti e ognuno, a modo suo, ha bisogno di cure, a volte mediche, a volte di sostegno emotivo e psicologico,  a volte di terapie palliative. Particolarmente utili si stanno dimostrando tutte quelle terapie e cure complementari come la meditazione.

In merito, il New England Journal of Medicine ha di recente pubblicato un articolo su un'interessante ricerca che dimostra cosa succede nel corpo umano  durante la meditazione.

Questa pratica e quelle analoghe,  riducono il consumo di ossigeno, abbassano la pressione sanguigna e la frequenza del battito cardiaco. Innescando una serie di effetti fisiologici che compensano quanto accade nel corpo di fronte ad un evento stressante.

Il che non è poco durante un periodo in cui veniamo sommersi da diverse informazioni, non sempre positive, quindi essa funge da spiraglio di luce che illumina qualcosa di riposante per la nostra mente, ed ora viene valutata anche dalla scienza medica.

Per questo, sempre più persone si interessano alle pratiche meditative di Yoga e Mindfulness che vengono percepite di beneficio per la salute fisica e mentale. 

La scienza spiega gli effetti che la meditazione ha su determinate aree del cervello che vengono attivate durante le pratiche meditative e la risposta fisiologica porta alla diminuzione di fenomeni infiammatori provocati dal perdurare di situazioni di stress.

Durante la meditazione anche se non si riesce a svuotare completamente la mente, almeno la si fa vagare libera, lontano per qualche tempo e ciò provoca una sensazione di benessere.

lunedì 27 aprile 2020

In Turchia l'unico hotel-museo che galleggia sul più grande mosaico del mondo

 
Ad Antakya,in Turchia, un fine sforzo ingegneristico  ha trasformato un sito archeologico in un albergo-museo galleggiante.

In Turchia,  un cantiere archeologico aperto nei pressi di Antakya ha riportato alla luce le rovine dell'antica città di Antiochia e oggi è una struttura moderna  che "galleggia" su colonne in acciaio.

Lì è stato eretto un hotel le cui 200 camere si  trovano proprio sopra il Museo Archeologico di Necmi Asfuroghi, che contiene circa 35 mila reperti  risalenti al 3° secolo avanti Cristo, provenienti da 13 civiltà.

L'hotel- museo è nato per caso. Quando a lavori iniziati è stato fatto l'importante ritrovamento archeologico,  la famiglia Asfuroghi ha dovuto cambiare i progetti e trasformare i suoi piani d'investimento: ci sono voluti 10 anni per concludere i lavori, che oggi permettono di ammirare in piena sicurezza il più grande mosaico al mondo, in un pezzo unico, grande 1.050 metri quadrati,  è la più antica statua in marmo del dio greco Eros.

L'hotel-museo galleggiante è stato ridisegnato dall'architetto turco Emre Aralat: i costi di costruzione sono aumentati di quattro volte, raggiungendo i 120 milioni di dollari.

Nemmeno a dirlo,  il luogo è uno spettacolo! La hall, il bar e il ristorante sovrastano le rovine, offrendo agli ospiti una "vista," a volo d'uccello su 23 secoli di storia grazie a nicchie e pavimenti in vetro.

Inoltre, lo spettacolo è aperto a tutti non solo agli ospiti dell'hotel. Momentaneamente come tutte le altre strutture della zona anche il Museum Hotel Antokya è chiuso per l'epidemia ma sono aperte le prenotazioni per i prossimi mesi.

Le "mascherine solidali appese al balcone"


A Roma, una sarta e un'archeologa cuciono mascherine per chi non può permettersi di comprarle.

Non solo a Napoli con la pratica "panaro sospeso", dove in tempo di emergenza sanitaria, chi può dona cibo a chi non può, ma le tante spontanee azioni di solidarietà dei cittadini, di moltiplicano.

L'ultima, in senso temporale, arriva da Roma, dove una sarta ed un'archeologa si sono inventate le mascherine solidali. Sono confezionate con cura, fatte a mano, una per una, in formati diversi; per i bambini e per gli adulti.

Inoltre sul bigliettino che le accompagna  dal cestino che ciondola dal balcone,  si può leggere: "con strato di cotone lavabile, e un doppio filtro in tessuto non tessuto sotituibile" e naturalmente in bella vista il cartello "mascherine solidali".

L'idea è venuta a Lucia Sogu', archeologa al Dipartimento di Antichità della Sapienza,  che ha coinvolto la sua condomina Antonia Nocera a produrre le mascherine solidali in questa fase di quarantena.

Le due si sono messe in casa e hanno cominciato a produrre le mascherine. Non sono testate, ma sono di cotone, hanno un doppio filtro di tnt, ossia lo speciale tessuto non tessuto: il cotone è lavabile eil filtro  si può cambiare.

Le due amiche ne hanno prodotte tantissime, le prime per la Caritas, altre per associazioni al pubblico e ora le altre le mettono nella cesta a disposizione  delle persone che ne hanno bisogno.

È ormai un mese che Lucia e Antonia stanno lavorando a questo progetto. E il loro cesto che dondola in via della Giuliano è diventato ormai un punto di riferimento.

venerdì 24 aprile 2020

Alfiere della Repubblica a sedici anni

Diego Costi ha ricevuto questa importante onorificenza per aver creato il gelato per malati Crohn.

Il primo regalo per i 16 anni appena compiuti di  Diego Costi, adolescente genovese, è stata un'importante onorificenza ricevuta dal presidente Mattarella in persona.

Diego è diventato Alfiere della Repubblica. La notizia è arrivata direttamente dal Quirinale. Il Presidente lo ha insegnino al pari di altri 24 suoi coetanei, del titolo di Alfiere della Repubblica per essersi distinto in azioni solidali a favore della comunità.


Il sedicenne ha inventato un gelato molto speciale, specifico per chi soffre dal morbo di Crohn, come lui e che ora potranno gustare una coppetta come gli altri. Il dessert è composto da riso, uovo pastorizzato e mango, senza latte o fibre. L'intuizione nasce proprio dal bisogno di Diego di voler gustare un gelato.

 Il giovane infatti soffre proprio del morbo di Crohn, un'infiammazione intestinale cronica che provoca ulcere e che lo ha costretto pure al ricovero aun operazione. Proprio da quella brutta esperienza nell'unità gastroenterologia dell'istituto Gaslini di Genova, dove hanno seguito Diego nella diagnosi e nel percorso di cura.

Per questo, il ragazzo a 15 anni ha deciso di creare qualcosa di buono, che gli ha poi fruttato il titolo. In merito, il giovane commenta: "Ho voluto realizzare un gelato per chi come me ha il morbo di Crohn. Ci sono alcuni ingredienti che dobbiamo evitare come il latte o i coloranti. Ho cercato gli ingredienti giusti. Poi ho saputo con orgoglio che il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ringrazio, mi ha insignito di questa onorificenza e sono rimasto stupito.

mercoledì 22 aprile 2020

Il gel adesivo che ripara la cornea

 
Creato un gel adesivo che in futuro potrà sostituire il trapianto.

Le lesioni della cornea sono una grave causa di deficit visivi, con ogni anno più di 1,5 milioni di nuovi casi di cecità corneale, l'unico modo per ritrovare la vista al momento è il trapianto della cornea.

Invece, la Harvard Medical School ha condotto uno studio, pubblicato sulla rivista scientifica Science Advances, con cui è stato creato uno speciale gel, il GelCore, un composto adesivo per la rigenerazione della cornea, il quale contiene molecole che si attivano con la luce. Il super gel è fatto di biomateriale e viene somministrato o per iniezione o con contagocce. Quando si trova nell'occhio, lo si attiva con esposizione a luce blu per pochissimi minuti e così il gel prende le caratteristiche del tessuto corneale, si fonde progressivamente con esso riparando il difetto e stimolando la rigenerazione corneale.

Lo studio si deve al dottor Reza Dava, responsabile del servizio Cornea e Chirurgia Refrattiva presso il Massachuttes Eye and Ear e docente di oftalmologia della Harvard Medical School di Boston.

Al momento il gel è in fase di sperimentazione ed è stato testato solamente sugli animali, riportando ottimi risultati, si spera di estendere le sperimentazioni cliniche sui pazienti nel giro di un anno.

 Intanto, il mondo scientifico guarda con ottimismo a questa invenzione, che potrebbe in futuro, non rendere più necessari i trapianti di cornea.

martedì 21 aprile 2020

Apre a Roma la "Casa dei libri senza prezzo"


Una sorta di libreria dove i libri vanno a offerta libera, non hanno prezzo. È un modo per promuovere la cultura.

Da qualche settimana a Roma, ha aperto una libreria un po' sui generis, viene incontro a chi ama la lettura, ma magari è un po' frenato dal comprare i libri per il costo delle nuove edizioni, offrendo libri senza prezzo.

L'associazione di volontari "Ri-Ciclo-del libro", incoraggia il libero accesso alla cultura proprio attraverso la diffusione dei libri ad un prezzo simbolico.

Chiunque può entrare e prendere fino a tre libri per visita, lasciando un'offerta libera come forma di pagamento.

Questa libreria si chiama "La casa dei libri senza prezzo" e ha da poco inaugurato in via Ciro da Urbino17 zona Torpignattara e fa parte del progetto Book-Cycle che a sua volta si trova in via dei Marsi77 nel quartiere di San Lorenzo ed è aperta ogni martedì dalle 11:30 alle 18:30.

L'idea di presentare una modalità di pagamento in cui è il cliente a decidere quanto vuole spendere, è pensato proprio per attirare e coinvolgere quanti più amanti della lettura, spesso frenato nel comprare un libro, dal prezzo di copertina.

In Giappone si affittano "rifugi" temporanei per chi vuole stare un po' lontano dal partner

La società giapponese Kasoku accoglie la richiesta di tante coppie che soffrono a causa della convivenza forzata dovuta al lockdown e mette in affitto "rifugi temporanei" per uno dei partner.

Molte coppie soffrono a causa del lockdown forzato, così una società nipponica, sfruttando un trend in crescita nel paese, quello del #corona-divorzio, hastag diventato popolarissimo negli ultimi tempi, ha pensato di proporre ai clienti in crisi matrimoniale, affitti a breve termine. 

Praticamente, l'iniziativa permette ai componenti della coppia di trovare un po' di tranquillità e pace alla larga dei coniugi, in attesa di far ritorno a casa e divorziare definitivamente.

La maggioranza delle casa messe a disposizione, al momento vuote a causa dell'emergenza in corso, sono ubicate a Tokyo e hanno prezzi accessibili. Si parla di circa 40 dollari al giorno, che includonoanche la consulenza gratuita di un avvocato specializzato in divorzio. In poche settimane, l'iniziativa ha richiamato diverse persone.

 In Giappone, al momento non ci sono dati ufficiali sull'aumento del divorzio anche se in media riportano tassi maggiori, dopo i blocchi da coronavirus, soprattutto in Cina e in Russia, dati che li hanno spinti a proporre questo insolito servizio.

La campagna pubblicitaria ironicamente recita "consultati con noi prima di pensare al divorzio da coronavirus" e si è rivelata vincente anche per alcune donne vittime di violenza domestica che trasferendosi di sono salvate.

lunedì 20 aprile 2020

Abbandonata per secoli, riaprirà presto una chiese rupestre di Matera

Dopo quasi 300 anni di abbandono, Santa Maria della valle, una chiesa rupestre, tra le più belle di Matera, è stata restaurata e riaprirà al pubblico.

Quando tutto questo sarà finito e si potrà tornare finalmente a viaggiare, un motivo in più per andare a visitare la Basilicata, è quello di andare a vedere una chiesetta recentemente restaurata.


La chiesa risale al settimo secolo e fu chiusa al culto nel 1756 perché degradata nella sua struttura e da lì è cominciato il suo lento decadimento.
Negli ultimi 40 anni inoltre, è stata al centro di diverse diatribe legali, le persone che avevano ereditato il territorio due anni fa, avevano deciso di metterla in vendita per mezzo milione di euro, ma la chiesa è stata espropriata dalla sovrintendenza della Basilicata e finalmente potrà essere restaurata e riaperta a tutti.

 La chiesa in questione è quella di Santa Maria della Valle ed è una delle chiese rupestri più importanti di Matera. Si trova a tre chilometri dalla città ed è uno degli edifici religiosi più grandi del territorio. Al suo interno è presente una straordinaria facciata che presenta 4 portali, uno diverso dall'altro, mentre i vari elementi che arricchiscono l'interno sono gli affreschi di varie epoche presenti sulle pareti: La Trompe l'oeil che fingono decorazione, marmi e fondali alle rappresentazione di Cristo, dei Santi e della Madonna con Bambino.

Insomma, si tratta di un piccolo gioiellino religioso ed artistico. La chiesetta possiede una bellezza unica, che sebbene sia stata abbandonata per secoli, ora dopo essere stata restaurata, potrà essere nuovamente ammirata dal pubblico.

Ritornano "a casa" i koala feriti dopo gli incendi

In Australia, dopo i terribili incendi, ritornano sui loro eucalipti i koala feriti durante i roghi.

Una delle immagini più tristi che ci arrivarono dagli incendi in Australia, sono sicuramente quelle di quei poveri animaletti, nello specifico i koala, che tutti tremanti, spesso con il pelo bruciacchiato e le zampette ferite, si lasciavano cadere dalle loro piante o da esse venivano strappati per essere salvati, prima che si bruciassero.

Durante quei terribili incendi che hanno devastato l'Australia tra la fine dello scorso anno e l'inizio di questo, milioni di animali hanno perso la vita e tanti altri sono stati soccorsi, avevano grandi  bruciature, difficoltà respiratorie e altre patologie legate al contatto ravvicinato con il fuoco.

A distanza di mesi, molti degli animali salvati sono finalmente guariti e da qualche settimana stanno iniziando ad essere reintrodotto alla normalità delle foreste di eucalipto scampate agli incendi. A renderlo noto sono proprio quelle associazioni che si sono occupate del salvataggio e della cura degli animali, come la Port Macquarie Koala Hospital e la Science for Wildlife. Fanno inoltre sapere che la prima Koala del Port Macquire Hospital, ad essere  rimessa in libertà, è una femmina di 4 anni, trovata a novembre 2019 con grandissime scottature sulle zampe e in buona parte del corpo.

 Dopo di lei, sono stati liberati altri 26 esemplari, simbolo di speranza e voglia di vivere per tutto il paese, e sono stati riportati nel loro habitat originale che si sta lentamente riprendendo grazie alle fitte piogge.

Dopo di loro, nei prossimi giorni, verranno messi in libertà a Crowdy Bay e in 2 aree della riserva naturale del luogo Innes, altri due gruppi di koala, tra cui 7 cuccioli per un totale di cinquanta esemplari . Ecco come la natura ci insegna a riprenderci anche dopo la più crudele delle tempeste.

giovedì 16 aprile 2020

L'Italia omaggiata dagli scatti di Steve McCurry

"Tribute to Italy" è il progetto del famoso fotografo statunitense Steve McCurry, che attraverso una serie di scatti vuole spronare il Belpaese a resistere.

L'Italia è bella, bellissima, anche mentre soffre, anche ora che è stata fortemente ferita dall'emergenza sanitaria del Coronavirus.

 Così, se gli italiani sono ancora frastornati da quanto sta succedendo attorno, e possono dimenticarlo, c'è lo ricorda il grande fotografo statunitense Steve Mc Curry che attraverso una serie di scatti: "Tribute to Italy" omaggia il nostro Paese. Si tratta di una serie di foto realizzate per l'intero stivale, da Venezia a Ischia, passando per i borghi, tutti luoghi immortalati in foto che ne colgono lo spirito, le tradizioni e la bellezza, il fascino dell'Italia alle prese con il lockdown e l'emergenza sanitaria.

 Steve McCurry passato alla storia dopo il celebre scatto della "Ragazza Afgana" sulla copertina del Natio al Geographic nel 1984, dichiara: "Sono vicino al popolo italiano siete sempre nel mio cuore. Durante la sfida mondiale del Covid-19, gli italiani hanno mostrato altruismo e coraggio nell'affrontare una tragedia inimmaginabile. Vivere bene e pienamente, è questa la filosofia di vita degli italiani. E la gioia di vivere non li ha abbandonati neppure in questo periodo".


Le immagini sono accompagnate dalla citazione di Giuseppe Verdi "Avrai tu l'universo, resti l'Italia a me" e dalla melodia di "Nessun dorma", e davvero scaldano il cuore di chi l'Italia la conosce e sa che effettivamente è fatta così.

I Dervaes producono 2700 kg di cibo annui in 370 metri quadri

Ad un quarto d'ora da Los Angeles, vive una famiglia che in un piccolissimo giardino riesce a coltivare e produrre cibo.

A pochi chilometri dalla modernissima città di Los Angeles, vive una famiglia, i Dervaes, che hanno ricreato in un piccolissimo spazio, contando casa e giardino, si arriva a 370 metri quadrati, una piccola azienda agricola con cui ogni anno, riescono ad ottenere più di 2000 kg di ortaggi a cui si aggiungono la frutta di stagione e le uova di galline che allevano.

 Così i Dervaes non solo riescono a raggiungere un atosufficienza alimentare, ma la loro produzione è talmente abbondante da generare un reddito di circa 20mila euro l'anno, più o meno 20mila dollari.

Ovviamente, tutti i membri della famiglia contribuiscono alla coltivazione dell'orto. Zappano 400 varietà diverse di frutta, verdura e fiori edibili.
Nel loro spazio riescono a produrre più di 2000 kg di verdura, 400 kg di pollo biologico, più di 450 uova, 12 kg di miele e frutta in abbondanza. Tutti i prodotti sono bio.

La loro merce è considerato di ottima qualità e i prezzi di vendita ne rispecchiano il valore. Poi, per ridurre le spese la famiglia ha installato pannelli fotovoltaici, in modo che gli attrezzi agricoli che necessitano di elettricità vengono alimentati grazie alle energie pulite.

 La famiglia mangia seguendo la stagionalità dei prodotti, che nella maggior parte dei cadi, vengono venduti a livello locale, soprattutto ai ristoranti della zona. Ecco come i Dervaes con il loro piccolo orto riescono a vivere.

mercoledì 15 aprile 2020

Il vino uccide germi e batteri

Uno studio conferma ulteriori proprietà benefiche del vino. Può disinfettare la gola e la bocca da germi e batteri altamente pericolosi.

Lo studio non è recentissimo, risale a qualche anno fa, ma pubblicato su Journal of Agricoltura and Fast Chemistry, è tornato nuovamente in auge.

Il motivo? Spiega come il vino abbia delle particolari proprietà disinfettanti. Secondo gli autori questa bevanda è in grado di disinfettare la gola e la bocca da germi e batteri altamente pericolosi.

Per la ricerca sono state analizzate bevande gassate, latte scremato, acqua, vino e birra, a cui sono stati aggiunti alcuni batteri come la salmonella. Dopo due giorni di studi, si è visto che di tutte le bevande infettare, il vino era l'unico che aveva una quantità minima di batteri.

Quindi, gli agenti patogeni hanno meno probabilità di sopravvivere a contatto con il vino. Il segreto del vino consiste non nella sua acidità e concentrazione di alcool, ma in una serie di composti organici presenti nel vino rosso e bianco.

Nello specifico, si tratta di acido lattico, malico, tartarico e su cinico, capaci di eleminare il 99% dei batteri orali. Ergo se il mal di gola non vi dà tregua, bevete un bicchiere di vino rosso. 

Facebook offre tre mappe per tracciare gli spostamenti

Facebook s'impegna per combattere l'emergenza Coronavirus. Mette a disposizione alcuni strumenti per tracciare i nostri spostamenti e prevenire il contagio.

Quando usate Facebook sappiate che da ora, mentre lo usate per svagarvi un po' e passare qualche momento in leggerezza, il social sta mappano i nostri movimenti e li offre come informazione  a chi di dovere.

Innanzitutto, è utile per creare il cosiddetto indice di connessione sociale. Si ipotizza così la diffusione del contagio e tutte le probabilità secondo le quali le persone rischiano di venire a contatto con persone di un'altra area.


Si analizzano così gli spostamenti degli italiani, non tanto come violazione della privacy, ma solo per rendersi conto di quanto la quarantena stia o meno funzionando.

Lo strumento si chiama Data For Good e consiste in tre tipi di mappe messe a disposizione dal social, che aiutano nell'analisi dei dati e nella prevenzione del contagio.

 Una prima mappa misura i trand di spostamenti dalla casa di ognuno di noi fino ad altre zone delle nostre città. Facebook riesce a tracciare i nostri movimenti grazie alla localizzazione che attivano sul nostro smartphone.

 Le altre due mappe  adottate  riguardano le percentuali di probabilità di connessione tra diverse zone del mondo per valutare come e se alcune aree possono essere considerate pericolose.

 In Italia il progetto è seguito con la collaborazione dell'Università di Pavia, l'Università Ca Foscari di Venezia e il Politecnico di Milano.


martedì 14 aprile 2020

Impennata di vendite per i limoni di Sicilia: vengono usati come disinfettanti naturali

Cresce esponenzialmente la richiesta di limoni dell'isola. L'emergenza sanitaria ha fatto riscoprire l'agrume.

Tra le varie conseguenze che l'emergenza sanitaria si porta dietro, c'è una crescente richiesta di limoni della Sicilia.

La Coldiretti della regione fa sapere che dopo anni di crisi, l'agrume ottiene un prezzo remunerativo con una media di 80-90 centesimi al chilo. 

Lo scoppio della pandemia ha "favorito" la richiesta del prodotto siciliano poiché a livello mondiale la produzione è insufficiente e i prezzi lievitati.

L'organizzazione agricola svela anche che la domanda è aumentata perché i limoni vengono usati come disinfettante naturale. 

I limoni di Sicilia sono un eccellenza storica dell'isola, ma negli ultimi anni a causa delle importazioni, il prezzo era diminuito talmente tanto da far estirpare migliaia di ettari. Oggi, la qualità del limone siciliano è riconosciuta a livello mondiale e nella regione si produce più dell' 87% del raccolto nazionale con 2 igp: Siracusa e Interdonato Messina.

Su 22.000 ettari se ne raccolgono circa 3,5 milioni di quintali. Comunque, il primo produttore di limoni dell'Unione Europea è la Spagna, dove sebbene la domanda sia aumentata, la produzione risulta limitata per motivi climatici e i prezzi gonfiati.

Invece, in Italia, gli effetti dell'emergenza sanitaria hanno innescato una maggiore consapevolezza sul valore della qualità e della biodiversità di questi prodotti e dei benefici che hanno per l'alimentazione e la salute.

Mortie: il gattino salvato da una ragazza che ha speso tutto il salario per aiutarlo

 
La bella storia di un gattino abbandonato e poi salvato da una sconosciuta che pur di curarlo ha speso l'intero stipendio di un mese.

Morrie aveva solo poche settimane quando mentre piangeva tutto solo sotto la pioggia, viene trovato da Rachel, una ragazza incuriosita dal miagolio disperato. 

Nonosta il brutto tempo, la ragazza è riuscita a scorgerlo tra l' erba alta e così lo ha preso in braccio sebbene fosse tutto zuppo. Inoltre non c'era traccia, nessuna, di mamma Gatta, e quindi lo ha portato pure a casa sua per asciugarlo.

Il micino era visibmente denutrito e si capiva che aveva bisogno di cure. Morrie è stato portato in un ospedale veterinario, dove è rimasto in cura per tre giorni. Ora Rachel lo sta accudendo a casa con sé, gli dà il latte con una siringa e piano piano, sta crescendo.

Salvare il piccolo Morrie è stata un'impresa costosa, il conto della clinica era davvero salato. Rachel che lavora in un istituto per l'assistenza dell'infanzia ha speso l'intero stipendio di un mese.

Però, ora il gattino ha casa, la nuova proprietaria dice che è un affettuosissimo batuffolo di pelo, che ricorda uno smoking, le vuole tanto bene e la notte vuole dormire solo nel letto con i suoi mamma e papà umani.

giovedì 9 aprile 2020

La Gaiola è l'area marina protetta più bella d'Italia

Il Parco sommerso di Gaiola è l'area marittima più bella d'Italia. La bellissima oasi marina ha vinto superando ben 29 aree marine italiane. Alla Gaiola andrà anche una donazione di 23mila euro.

A Posillipo c'è un parco ambientale marittimo bellissimo : la Gaiola. È un itinerario molto interessante, ricco di spunti archeologici e componenti biologici.

 È un parco sommerso composto da cunicoli, chiuse e nicchie, dov'è possibile incontrare numerosi invertebrati e pesci di svariati colori. Ci sono inoltre numerose vasche dedicate all'allevamento delle murene.

Grazie alla sua vicinanza alla terraferma e a sua bassa profondità è facilmente visitabile da tutti attraverso percorsi in visita guidata in snorkeling. Inoltre il luogo pullula di stelle rosse, ricci, cetrioli e pomodori di mare, crostacei come la granceola e il paguri, polpi, orecchie di venere, nudibranchi e spirografi.
 Ma ci sono ancora altri pesci e splendidi spugne policrome e alghe rosse calcaree.

Altro punto forte della Gaiola sono le peschiera romane, si possono visitare e rappresenta un'esperienza unica tra storia e vita marina, un volo in "punta di pinne" sulle antiche vestigia romane.

La Gaiola si è piazzata prima in un contest promosso da Asdomar e ha battuto la concorrenza di 29 aree marine italiane. A questo spettacolare parco Marino andrà una donazione di 23mila euro. 

Nella classifica ci  sono altre location campane:al secondo posto l'area marittima protetta di Punta Campanella, al terzo posto la costa degli  Infreschi e della Masseta( SA), al quinto posto il parco sommerso di Blia, al nono posto Santa Maria di Castellabate e al tredicesimo posto il Regno di Nettuno a Napoli. 

mercoledì 8 aprile 2020

Scoperta la vera tomba di Gesù

L'originale tomba di Gesù Cristo coinciderebbe con una lastra sepolcrale trovata nell'Edicola della Basilica del Santo Sepolcro ed è attualmente in fase di studio.

Già da tempo i fedeli la reputavano come la tomba perduta di Gesù. Poi, mentre si stavano facendo dei lavori di restauro è stata fatta la sensazionale scoperta  e riportata anche dal National Geographic. 

Il merito va a Fredrik Hiebert, archeologo che lavora presso la National Geographic Society, il quale ha ammesso che quando hanno rimosso la lastra di marmo, hanno trovato materiale di riempimento.

Ma da tempo, i cristiani sostenevano che il corpo di Cristo morto fosse stato deposto proprio li, e che la lastra sepolcrale in cui era stato avvolto il corpo di Gesù potesse essere il punto di svolta delle ricerche. Così è avvenuto, la lastra di marmo non era mai stata rimossa dal 1555.

 Ora seguiranno ulteriori lavori per comprendere le analisi scientifiche. La tomba a quanto pare, è sempre stata all'interno della Basilica del Santo Sepolcro, qui si trova una Edicola: proprio il banco in cui la tradizione racconta che c'era il corpo di Gesù.

L'ultimo restauro del l'edicola, risale al 1808, poi fu distrutta da un incendio e ricostruita in due anni, di recente è stata nuovamente oggetto di studio e di restauro. La scoperta è un ulteriore conferma per tutti i fedeli.

T' Putje l'albergo di Bruges che ospita i senzatetto

In Belgio, una lodevole iniziativa di alcuni albergatori che hanno aperto le porte dei loro ostelli ai più bisognosi per aiutarli durante l'emergenza sanitaria.

Emergenza nell'emergenza è quella di  chi una casa dove rifugiarsi non c'è l'hanno. Così, considerato che il turismo è fermo e le stanze degli alberghi sono vuote, Tina Wijns, direttrice della struttura, ha deciso di mettere a disposizione le camere dell'albergo e attualmente, 18 delle 37 stanze sono occupate dai senzatetto. 

Il primo hotel ad aderire all'iniziativa è 'T Putjie di Bruges, in Belgio in collaborazione con l' associazione T  Sas che già disponeva di 10 posti letto. Nell'hotel sono rimasti tre dipendenti ad alternarsi per offrire i servizi di reception e di pulizie.

La direttrice dell'albergo, che lavora nel settore da 46 anni, assicura di non aver mai avuto clienti più grati e rispettosi.

I senzatetto lasciano le loro stanze pulite e in ordine, molto più dei visitatori che normalmente vengono ospitati nella struttura.

martedì 7 aprile 2020

Aumentano i disturbi psichiatrici. Il 50% degli isolati avrà problemi emotivi

 
Il presidente della Società di Epidemiologia Psichiatrica, Fabrizio Starà e rivela che sta per scattare anche un emergenza psichiatrica.

Questa pandemia non solo è un emergenza sanitaria ed economica, ma sta innescando anche un emergenza psichiatrica.

 Lo rivela il presidente della Società italiana di Epidemiologia Psichiatrica, Fabrizio Starà e, secondo cui saranno oltre il 50% delle persone ora in isolamento anche perché contagiate, che avranno disturbi emotivi, per non parlare della situazione psicologica degli operatori sanitari, chiamati ogni giorno a fronteggiare situazioni molto provanti.

L'esperto consiglia di iniziare a tener conto già da adesso per cercare di fornire, sin da ora, un supporto psicologico e programmare già il post epidemia, prevedendo gli interventi per le patologie che sicuramente si manifesteranno sotto forma di disturbi post traumatici da stress. 

A quest'idea si associa anche il presidente della Siep secondo cui accanto alla possibilità di verificare le condizioni psicologiche di chi è in quarantena. Persone che vengono totalmente isolate dal loro contesto quotidiano, che devono far fronte oltre che alla solitudine, ai sensi di colpa dovuti al contagio di altre persone. Maggior attenzione andrebbe rivolta anche a quelle persone già emotivamente fragili, i cui percorsi terapeutici sono stati sospesi a causa dell'emergenza.

Ma la quarantena e l'isolamento alla lunga, potrebbero creare disagi psicologici non solo ai pazienti positivi, ma anche a tutte quelle persone confinate nelle loro abitazioni.

 Secondo gli esperti, stanno aumentando disturbi come depressione, stress, sbalzi dell'umore, irritabilità, insonnia e attacchi di panico. Tutti disturbi che potrebbero portare allo sviluppo o al peggioramento di problemi alimentari, abuso di alcool e sostanze stupefacenti.

La coda di cavallo non passerà mai di moda

È un'acconciatura adatta ad ogni occasione. Può essere elegante o sportiva, sicuramente versatile, rappresenta un segno di indipendenza e carattere.

La coda di cavallo non passerà mai di moda, che sia nella sua versione high pony tail, oppure low, che sia impreziosita da accessori o semplice e pulita, morbida e romantica oppure tirata con effetto sleek, rimarrà sempre uno degli styling più amati e riproposti nei backstage, sui red carpet, di poco tempo fa e nelle tenute  domiciliari imposte in questo periodo.

Eppure, secondo gli esperti del campo, il vero motivo per cui amiamo la coda di cavallo è la sua versatilità. È perfetta per fare sport, per legarsi i capelli in spiaggia, per andare in ufficio, per una cena con gli amici o per, quando ci sarà ancora modo, una serata fuori, nonché per i meeting in videoconferenza durante i giorni di smart working. 
Tra tutti i vari modelli di coda, Giovanni Iovino, Global Director Cotril, punta tutto su un'acconciatura presentata nelle sfilate milanesi di Anteprima SS20 esi tratta di una pony tail semplice ma molto ad impatto.

lunedì 6 aprile 2020

"Pensavo fosse un gentile regalo" e invece il supermercato gli fa pagare la Palma di Pasqua

Se la Chiesa non ha potuto distribuire i ramoscelli d'ulivo per la messa della "Domenica delle Palme", alcuni supermercati si sono "attrezzati" vendendo i rametti a 1,5o euro ognuno. A Fuorigrotta in un supermercato di una nota catena i clienti si sono lamentati: " Pensavamo fosse un gentile regalo, invece abbiamo scoperto sullo scontrino che c'è l'hanno fatta pagare. Ma le Palme oggi sono un bene di prima necessità?".


La Diocesi di Napoli aveva vietato per la Domenica delle Palme la distribuzione nelle chiese dei rametti d'ulivo, le" Palme di Pasqua" appunto, al fine di evitare assembramenti e risolvere il contagio da coronavirus.


Invece, in un supermercato di Fuorigrotta, Napoli,  hanno pensato di metterli in vendita: 1,50 euro a ramoscello di palma di Pasqua. 

Lo hanno reso noto alle autorità alcuni clienti che di sono sentiti raggirato dall'iniziativa, poiché come raccontano: "L'abbiamo vista vicino alla cassa e l'abbiamo presa, pensavamo fosse un regalo generoso, in tempo di coronavirus, invece abbiamo scoperto dallo scontrino che c'è l'hanno fatta pagare 1,50 euro. Ma potevano essere vendute le Palme oggi al supermercato? Sono un bene di prima necessità? 


Solitamente i ramoscelli d'ulivo vengono regalati in chiesa il giorno della messa delle Palme, o vendute anche dai fiorai in confezioni più elaborate, quest'anno invece è stato vietato. Così, la Cei, la comunità dei vescovi italiani, nel vademecum per i fedeli aveva precisato che qualsiasi rametto di una pianta verde può essere considerata una palma della pace, in assenza di quella di ulivo, sottolineando anche il ruolo simbolico della palma, che rappresenta la fede e la memoria dell'ingresso di Gesù a Gerusalemme. 

Invece, mentre erano proibite nelle chiese, alcuni supermercati hanno pensato di metterle in vendita.

Nel supermercato di Fuorigrotta poi, i ramoscelli d'ulivo sono stati messi in esposizione senza precisare che fossero in vendita e raggirando il decreto che impone di vendere solo generi di prima necessità.

Meghan Markle torna a recitare: è la voce narrante di un nuovo film Disney

Non solo il trasferimento a Los Angeles, per i duchi di Sussex è iniziata davvero una nuova vita. Meghan Markle ricomincia dalla Disney. È la voce narrante in un documentario sugli elefanti.

La nuova vita lontano dalla famiglia reale britannica, per Meghan Markle comincia con un ritorno al mondo del cinema. 

Questa volta non come attrice ma come voce narrante d'una prossima produzione del colosso mondiale dell'animazione. Alla duchessa è stato offerto di raccontare la storia di una famiglia di elefanti in viaggio per l'Africa, nell'ambito di un film intitolato Disneynature's Elephant, che è visibile sul canale streaming Disney dal 3 aprile.

Parallelamente, Disney ha annunciato l'uscita di un secondo documentario della stessa specie, dedicato questa volta ai delfini e intitolato Dolphin Reef, che sarà invece doppiato dall'attrice Natale Portman. 

Solo pochi mesi fa, Harry "promuoveva" le capacità di doppiatrice e moglie a margine della prima del Re Leone a Londra, chiacchierando con il regista Jon Favreau e con Beyonce 3 Jay-z.

I duchi di Sussex, trasferitasi temporaneamente in Canada, dopo l'annuncio di voler rinunciare al titolo nobiliare della Royal Family inglese, vivono ora stabilmente a Los Angeles.

Qui, grazie anche a questo nuovo lavoro potranno mettere in pratica la loro volontà di essere più indipendenti dalla corona inglese.

venerdì 3 aprile 2020

Si laurea a Udine la prima studentessa con sindrome di Down: 110 e lode

 
La dottoressa Maria Chiara Coco ha da pochi giorni conseguito la Laura triennale in Lettere. Durante tutto il percorso di studi è stata affiancata dal Servizio di assistenza agli studenti disabili e con disturbi specifici dell'apprendimento dell'area servizi per gli studenti dell'Ateneo.

Quale esempio migliore di determinazione e forza di volontà e passione del conseguire una laurea? Inoltre, il percorso di studi della dottoressa Maria Chiara Coco è ancora più ammirabile se si considera che lei è la prima laureata nel Friuli Venezia Giulia affetta da sindrome di Down. 

Il 27 Marzo, la studentessa ha conseguito la laurea triennale in Lettere con il punteggio di 110 e lode. Ha discusso una tesi di carattere interdisciplinare che lega storia dell'arte antica e letteratura latina dal titolo "Piramo e Tisbe in Ovidio: immagini e parole".

 La sessione di laurea si è svolta in modalità online, attraverso la piattaforma Microsoft teams usata di questi tempi dall'Università di Udine per consentire agli insegnanti a distanza di tenere le sessione di laurea del secondo semestre già programmate.


La laureanda si è collegata da casa e ha discusso la tesi con la commissione che ha partecipato con domande e osservazioni.

Durante tutto il suo percorso di studi, Maria Chiara è stata affia dal Servizio di assistenza agli studenti disabili e con disturbi specifici dell'apprendimento dell'area servizi per gli studenti dell'Ateneo, che ne ha potuto constatare la grande determinazione e passione per lo studio.

"Un libro gratis ogni 10 bottiglie di plastica". A Taranto la prima ecolibreria


Arriva dalla Puglia, il primo esempio di ecolibreria. Un luogo dove la cultura si ricicla con i rifiuti in plastica.

"Porta dieci bottiglie di plastica ti regaliamo un libro" è questa l'iniziativa dell'Associazione Plasticaqqua, nata da un gruppo di volontari che dal 2013 ripulisce le spiagge di Taranto attraverso giornate di raccolta e pulizia, è che ha pensato di unire il corretto riciclo e la cura dell'ambiente con l'amore per la letteratura.

Quindi si barattano bottiglie di plastica per libri. La prima ecolibreria d'Italia  è stata aperta nella pineta Cimino ed è gestita da volontari.

È piena di volumi regalati da altre librerie, come quelli della biblioteca di San Francesco Grottaglie, associazioni e privati che sostengono l'iniziativa. I libri a raccolti arrivano da tutta la provincia e comprendono libri classici, romanzi moderni, volumi per bambini.

La prima giornata di scambio si è svolta l'8 febbraio e sono state raccolte quasi 550 bottiglie e 100 flaconi fldi plastica in cambio di 65 libri donati a chi ha aderito all'iniziativa.

Il progetto vede la collaborazione con la municipalizzata Amiu spa Taranto e tutto il materiale è finito nei cassonetti per la raccolta differenziata.

 Normalmente l'ecolibreria è aperta dal martedì dalle 19:30 alle 22 circa e il sabato dalle 10:00 alle 12:00.
. L'iniziativa è davvero lodevole poiché chi ama la cultura non può non amare anche la natura e viceversa.

giovedì 2 aprile 2020

L'uomo di Neanderthal aveva un menù mari e monti

Dai molluschi ai cervi, l'uomo di Neanderthal presentava un'alimentazione molto variegata. Lo ha scoperto una ricerca che parla italiano.

L'uomo di Neanderthal era un buon gustaio. La sua alimentazione era molto varia e comprendeva anche cibi di mare. Mangiava pure cozze, vongole, granchi, orate, foche, proprio come facevano i loro contemporanei Sapiens dell'Africa mer3, che avevano un ricco menù misto mari e monti. 

Lo rivela uno studio condotto da Joao Zilhao dell'Università di Barcellona e da Diego Angelucci, dell'Università di Trento, che ha ricostruito il menù grazie ai reperti rinvenuti in una grotta vicino Lisbona.

La ricerca è stata pubblicata sulla rivista Science. Questa scoperta aggiunge forza al sostegno delle capacità intellettive di questi uomini considerati fino a pochi anni fa rozzi e primitivi, confermando invece che possedevano un buon sviluppo tecnologico e avevano familiarità con il mare e le coste. 

La matrice della scoperta è la grotta di Figueira Brava, frequentata da gruppi di neandertaliani nel periodo compreso tra 106 mila e 86 mila anni fa. 

Il prof Angelucci spiega :"Lo scavo ha permesso di recuperare resti relativi all'occupazione della grotta da parte dei neanderyaliani: strumenti in pietra scheggiato, resti di pasto, residui dell'uso del fuoco." E sono stati proprio i resti dei pasti ad aver attirato maggiormente  l'attenzione e aver fatto molto più chiarezza sulle abitudini alimentari di questi nostri avi.

Poiché, il consumo abituale di alimenti di origine marinara ha giocato un ruolo determinante nello sviluppo delle capacità cognitive dei nostri antenati Sapiens.

Generazione Greta, stile di vita eco friendly anche sui consumi alimentari

Il vero motore del cambiamento è la svolta verso il green, lo suggerisce la "Gen Greta", che dai supermercati plastic free alle app antispreco preferiscono le soluzioni eco sostenibili.

Le idee e gli appelli della giovane ambientalista Greta Thumberg sono state accolte dalla "generazione Greta"( Gen Greta), che hanno aderito a una maggiore consapevolezza nei consumi.

Soprattutto per limitare i danni ed evitare che un terzo del cibo finisse nella spazzatura, mentre milioni di persone soffrono ancora la fame.

Il mercato "ecologico rappresenta un business in forte espansione. Negli ultimi  3 anni è aumentato del 6% annuo, superando i 100 miliardi di dollari. 

Inoltre, secondo il Global WebIndex, il 62% dei consumatori" eco-conscious" nel Regno Unito e negli Usa ritengono che i prodotti eco friendly siano migliori anche per la propria salute.

Per questo si informano sulla provenienza, sul modo in cui vengono lavorati e sulla sostenibilità dell'imballo che li contiene. Anche per il 60% degli italiani "più ecologico significa più sano". 

Così , la stragrande maggioranza dei giovani, i dati parlano dell'82% sono pronti a modificare il proprio stile di vita per ridurre il proprio impatto sul pianeta.

In merito, sono diversi i brand che stanno investendo sulla sostenibilità, da Carlsburg, che ha lanciato la prima lattina di birra fatta in carta, Heiz e Coca Co Cola, che hanno prodotto bottiglie realizzate con materiale vegetale e la catena di supermercati Ekoplaza, che ha presentato il "primo supermercato plastic free" che offre la selezione di oltre 700 prodotti che non fanno ricorso alla plastica per le confezioni dei loro prodotti.

mercoledì 1 aprile 2020

Invece di stare a casa, film hard in strada e insulti ai poliziotti. Denunciati gli autori

Speravano di guadagnare soldi pubblicando sulle piattaforme specializzate i loro video a luci rosse girati "on the road".

In piena emergenza coronavirus, succede anche questo. Un trio d'imbecilli elude l'ordinanza di stare a casa ed impazza per le strade filmandosi in video hard.

Si tratta di un 38enne di Cesena, resistente a Rimini e di due sue giovani amiche, di 21 e 22 anni, che sono stati denunciati per atti osceni in luogo pubblico, oltraggio apubblico ufficiale e diffamazione a mezzo stampa. 

Inoltre, al proprietario dell'auto sono state notificate anche diverse violazioni del codice della strada. I tre speravano di guadagnare soldi pubblicando sulle piattaforme specializzate i loro video a luci rosse girati "on the road". Durante le registrazioni realizzate con un inconfondibile Mini rossa, anche mentre l'auto era in movimento, non disdegnavano di insultare, alla prima occasione e pesantemente, le Forze di Polizia.

Invece, sono stati proprio gli agenti della Polizia ad identificarli e fermarli. In effetti, erano giunte numerose segnalazioni che sottolineava o i luoghi e le modalità di realizzazione dei video e pure la targa dell'auto.

I filmati sono stati girati in aree pubbliche tra Rimini e Belkaria e persino sull'autostrada A14.

 I poliziotti hanno aperto le indagini, sono riusciti a risalire al proprietario della macchina e di sono presentati a casa sua.

L'hanno trovato lì, con la mini parcheggiata e le due due amiche coprotagonista dei filmati, ed entrambe regolarmente domiciliate presso di lui. Praticamente sono stati pure beccati in flagranza di reato!

Preferisce il carcere ai domiciliari con la compagna

A Qualiano, in provincia di Roma, un uomo fermato dai carabinieri si giustifica dicendo che non c'è la fa a stare a casa con la compagna.

Non sempre la lontananza è un male per i rapporti sentimentali. Anzi, a volte alcune coppie per continuare, o meglio, per continuare a durare, i due componenti devono stare lontani.

 Così, al tempo del Coronavirus, nonostante i vari decreti che impongono di stare nella propria domiciliazione, qualcuno pur "d'evadere", preferisce il carcere.

 Un 42enne sottoposto a detenzione domiciliare per furto aggravato è stato sorpreso 2 giorni fa, dai Carabinieri alla stazione di Qualiano mentre passeggiava con due grossi borsoni lungo la circumvallazione esterna.

Ai militari che lo hanno fermato, il 42enne ha spiegato di non voler più condividere l'abitazione con la compagna e di preferire il carcere ai domiciliari.

Questa sua giustificazione non ha fatto breccia nei militari, che fatte le dovute riflessioni del caso, l'hanno portato a casa, poiché l'uomo è sottoposto nuovamente ai domiciliari in attesa di giudizio.

Quando i giudici potranno riunirsi e decidere la sua condanna, sicuramente, l'uomo la sua pena peggiore, l'avrà già passata restando a casa con la fidanzata.