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mercoledì 31 luglio 2019

Birra, caffè e marijuana sono alcuni dei premi riservati a chi raccoglie plastica e mozziconi

 
Sono molte le spiagge, in tutto il mondo, dove si sperimentano "trovate originali" per invogliare le persone a ripulire l'ambiente da plastica e filtri di sigarette.

La nuova tendenza, è partita dalla Giamaica, dove in spiaggia, se ripulisci il bagnasciuga dalla plastica riempiendo un secchio, in cambio ti regalano marijuana. Mentre in Spagna, e presto anche in Italia, il regalo offerto è una birra, premio per aver raccolto un bel po' di mozziconi.

Per ora, nello stivale, in alcune spiagge, se consegni spazzatura avrai diritto ad in caffè. Questo perché un po' in tutto il mondo, ci si sta mobilitando per arginare il problema della plastica e dell'altra immondizia che sporca ed inquina sia spiagge che mari. Quindi si stanno sperimentando nuovi incentivi creativi per cercare di porre rimedio alla maleducazione e all'abbandono di alcuni dei rifiuti più pericolosi per l'ambiente.

L'idea è partita da un ragazzo tedesco Marian Erbach (33 anni), che in Giamaica, stanco di vedere le spiagge della zona di Port Antoine ricoperte da rifiuti di plastica, ha deciso di invogliare gli ospiti (e non solo) del vicino ostello German-Hostel, di offrire cannabis in cambio di rifiuti di plastica.

Per ogni secchio di spazzatura consegnato viene offerto un "free spliff", uno spinello gratuito. L'idea per quanto bizzarra, sta facendo proseliti e sono sempre di più i luoghi che adottano incentivi per invogliare le persone a ripulire le spiagge. L'idea di base è buona, magari pure l'idea di variare un po' il premio.

Mamma australopiteco curava molto i suoi figli, li allattava anche per un anno


Una nuova ricerca svela che i piccoli di A. Africanus venivano allattati per cieca 12 mesi e anche dopo, se il cibo scarseggiava. La scoperta, in parte italiana, permette di far luce sull'evoluzione delle cure parentali e delle usanze del nostro lontano parente.

Una ricerca pubblicata su Nature, rivela che le mamme di A. Africanus allattavano i figli per circa un anno, in maniera simile ai parenti del genere Homo. E riprendevano a farlo dopo l'anno se magari il cibo scarseggiava.

Ciò permette di aggiungere un tassello alla comprensione della  natura e dell'evoluzione delle cure parentali all'interno del nostro albero genealogico. Lo studio è riuscito a ricostruire il comportamento delle mamme di A. Africanus ed è stato guidato dall'antropologo fisico Stefano Benazzi, dell'Università di Bologna.

Ci sono riusciti analizzando la distribuzione di alcuni elementi  chimici nei denti fossili di questa specie. I denti, infatti, sono una risorsa preziosa per leggere nel passato.

In essi, si possono leggere le linee di crescita annuali durante la mineralizzazione e alcuni elementi presenti in traccia nei denti sono molto legati all'alimentazione.

Di fatto è possibile leggere le diverse fasi di sviluppo di un individuo negli strati di dentina e smalto. Ed è con un'analisi di questo tipo, compiuta sui resti di A. Africanus risalenti ad un periodo compreso tra 2,6 e 2,1 milioni di anni fa, che i ricercatori sono riusciti a farsi l'idea di quale fosse l'alimentazione dei loro piccoli.

L'allattamento era la chiave della sopravvivenza. Le mamme allattavano la loro prole ininterrottamente per circa 6-9 mesi dopo che cominciava il periodo di svezzamento con l'integrazione di diversi cibi, via via ad aumentare fino all'anno di età.

E se c'era un periodo di magra, continuavano ad allattarli anche oltre. Un lungo periodo di allattamento incideva anche sulla fecondità e ciò potrebbe essere una delle cause dell'estinzione di questa specie, oltre la dipendenza da un'ambiente variabile o poco florida.

martedì 30 luglio 2019

Tatuaggi come display diagnostici: cambiano colore in base al tipo di malattia

 
In Germania sono stati brevettati dei particolari tatuaggi "intelligenti" che  cambiano colore in risposta al variare della concentrazione di glucosio, albumina e pH. Parametri fondamentali per monitorare alcune malattie croniche, come il diabete.

Non tutti i tatuaggi fanno male! Anzi, un team di ricercatori dell'Università di Monaco, in Germania, hanno appena messo a punto dei disegni indelebili davvero intelligenti. Si tratta di tatuaggi capaci di cambiare colore in risposta alle variazioni nel nostro corpo delle concentrazioni di tre specifici parametri: glucosio, albumina e pH.

Per il momento, i nuovi tatuaggi sono stati testati su alcuni campioni di tessuto dei maiali, ma si auspica di passare ben presto alle sperimentazioni sugli esseri umani, per consentire in futuro a pazienti e medici di monitorare in tempo reale alcune malattie croniche, come diabete, patologie cardiache e renali.

La ricerca è stata guidata dall'ingegnere chimico Ali Yetisen, che ha sviluppato dei sensori colorimetrici intrattabili in grado di misurare le concentrazioni di tre biomarcatori nel liquido interstiziale, ossia la soluzione acquosa che si trova tra le cellule dei tessuti.

"I sensori fungono da display diagnostici in grado di cambiare colorazione in risposta ai cambiamenti delle concentrazioni di pH, glucosio ed albumina". Spiegano i ricercatori.

Come esempio, per il sensore dell'albumina è stato scelto il  colore giallo, che diventa verde man mano che le concentrazioni di albumina aumentano.

Finora i tatuaggi servivano ad incidere sulla pelle dei momenti o degli amori particolarmente importanti nella vita di ognuno, oggi, invece, possono raccontare anche le condizioni di salute.

Tunisino viene multato per aver riparato il marciapiede, i vicini si mobilitano per una colletta

 
A Rovigo, un 45enne viene sanzionato con una multa di 900 euro per aver sistemato il marciapiede davanti la casa.

Succede che Lofti Torkhani, un 45enne rodigino, ma di origini tunisine, stanco di tutte le buche presenti sul marciapiede,  in vicolo Adamello, al civico 3, dove abita, decide di risolvere il problema, munendosi di secchiello, cemento e qualche mattonella.

Dopo qualche ora di lavoro la strada è aggiustata, senza alcun costo per il Comune. Eppure a causa di questa solerzia, l'uomo viene multato. La Polizia locale gli contesta la violazione del Codice.

La multa è di 622 euro se non viene saldata entro 60 giorni altrimenti può aumentare fino a 885 euro. Inoltre il volenteroso residente deve ripristinare il luogo com'era.

Una bella cifra per Lofti che è l'unico a lavorare in famiglia, fa l'operaio in una fabbrica di resine da 15 anni.
La storia gira su internet e il post pubblicato su Facebook arriva agli occhi di Stefania Marconi, 54enne, dipendente delle Ferrovie che vive a Verona, che subito si mobilita per aiutare il tunisino.

Dopo avergli mandato un messaggio in privato, lancia la campagna pubblica: "Colletta per pagare la multa a Lofti", con cui cerca fondi per aiutarlo a saldare il "debito economico" con le casse del Comune.

Per ora la campagna procede, si devono racimolare 900 euro e in soccorso dell'uomo è sceso in campo anche il giornalista Alessandro Nilon di Radio24, che ha chiesto al sindaco di Rovigo affinché trovi il  modo di cancellare il provvedimento.

lunedì 29 luglio 2019

Il vino rosso è il segreto per affrontare Marte

 
La bevanda contiene resveratrolo, un antiossidante che protegge i muscoli degli astronauti.

Il vino rosso nasconde il segreto per difendere i muscoli degli astronauti che dovranno affrontare le lunghe missioni su Marte.

Si tratta del resveratrolo, una sostanza nota per le sue proprietà antiossidanti; che ha dimostrato di proteggere massa e forza muscolare in esperimenti esposti ad una gravità debole come quella marziana.

Lo rivela uno studio pubblicato sulla rivista Frontiers in Physiology dal gruppo dell'Università americana di Harvard, coordinato da Marie Mortreux.

Un viaggio verso Marte richiede circa 6 mesi, durante i quali i muscoli e le ossa degli astronauti sono così provati che non riescono neanche a stare in piedi e devono  essere estratti di peso dalla capsula spaziale.

Quindi per operare in piena sicurezza per le prossime missioni sono state escogitate adeguate strategie di mitigazione. Una delle quali può essere una dieta corretta, contenente dosi di  resveratrolo, poiché ha mostrato buoni risultati sui topi, promuovendo la crescita muscolare attraverso un aumento della sensibilità all'insulina, e pensiamo che una piccola dose quotidiana possa essere utile anche per gli astronauti.

"Oltre il possibile": l'associazione di medici che trascorrono le vacanze operando i bimbi

 
Bell'iniziativa pensata da Marcello  Carona, 63 anni, medico palermitano che da 8 anni, passa il Natale in Africa per operare i bimbi bisognosi.

E poi ci sono le belle persone! Quelle che con il loro operato ti fanno ricredere nell'umanità. Come si potrebbe altrimenti definire, il chirurgo palermitano, Marcello Carona (63enne), che da circa 8 anni passa le sue vacanze natalizie in Africa. Ci rimane per tre settimane ad aiutare tanti piccoli pazienti con problemi di salute.


È stato lui, con un altro piccolo gruppetto di medici: il chirurgo plastico Raffaele Vitale, l'otorino Maurizio Di Mazzo, le anestesiste Angela Scandurra, Salina Matronga e Anna Guiddo; ad aver fondato l'organizzazione internazionale "Oltre il possibile", con sede a Palermo per offrire un sostegno medico a chi non ha nulla.

Il dott. Carona spiega così la sua scelta: "Noi siamo là per dare ma riceviamo molto di più. Riconoscenza ed amore". Poi spiega come fa a metter su delle vere e proprie sale operatorie, con le cose portate con sé da Palermo.

"Sistemiamo i lettini all'interno di questi dispensari dove le suore missionarie prestano le prime cure ai bambini che soffrono. Ci occupiamo di malformazioni congenite cranio-facciali e degli esiti di ustioni nei bambini, ma spesso operiamo anche gli adulti. Poi diamo nozioni fondamentali ai volontari  che operano in questi contesti: come ci si lava in sala operatoria, quali sono le prime cose da fare per provare a salvare una vita".

E il dott. Carona sa cosa significa salvare una vita, poiché con il suo operato, ed il suo esempio ne sta salvando parecchie.

venerdì 26 luglio 2019

L'amaro che fa bene

 
Scarola, cicoria, rucola, cavoletti di Bruxelles, carciofi e radicchio sono un esempio di verdure "amare". Verdure che fanno benissimo al nostro organismo in quanto migliorano la digestione, sono una buona fonte di vitamine, proteggono il fegato, disintossicano e regolano l'appetito.

Così amare da dover essere amate! Poiché meno dolce è il loro sapore e più elevato è il numero di benefici che apportano alla nostra salute. Per questo si stanno riscoprendo e valorizzando tutti quegli ingredienti più naturali e biologici che rientrano nella categoria delle verdure amare.

Su questa scia, la palatologa Niki Sequit ha elaborato la mappa palatare "Ama l'amaro" con cui cerca di ispirare i consumatori, bartender e chef, affinché prendano in considerazione gli ingredienti più amari e le innumerevoli possibilità di abbinarli in modo creativo.

Basti pensare che verdure come la scarola, radicchio, cicoria, rucola, cavoletti di Bruxelles e carciofi migliorano la digestione, sono una buona fonte di vitamine, proteggono il fegato, disintossicano e regolano l'appetito. 

Tali proprietà sono state di recente ribadite da uno studio pubblicato sulla rivista Nutriants, partito da una ricerca sulla famiglia delle Crucifere. Esse presentano la capacità di ridurre le conseguenze dannose dello stress ossidativo dando alle cellule le armi molecolari con cui combattere un'eccessiva produzione di radicali liberi.

E proprio la caratteristica principale di questi ortaggi l'indolo-3-corbinolo ed il solforafano, responsabili sia dell'odore sprigionato durante la cottura sia del caratteristico sapore piccantino (broccoli e cavoli); sono delle sostanze considerate efficaci contro il cancro di diversi organi.

Magari potrà sembrare strano, ma gli studi dimostrano che le verdure amare sono d'amare.

Ad Asti la scuola per cani poliziotto prende solo animali abbandonati

 
La scuola di polizia di Asti ha trovato un modo per dare una seconda vita ai cani abbandonati. Li recluta per farli diventare agenti.

A portare un po' di speranza agli animaletti che vivono nei canili di tutt'Italia, ci ha pensato il centro di addestramento della Polizia Penitenziaria di Asti, che addestra cani antidroga, tutti presi tra quelli abbandonati e recuperati dai canili.

Il progetto è attivo da qualche anno, ormai, e si propone di dare una seconda vita ai cani abbandonati e quasi sicuramente costretti a passare il resto della loro vita in una gabbia di un canile, trasformandoli in veri e propri agenti delle Forze dell'Ordine, capaci di scovare carichi di droga ed aiutare  la Polizia durante il lavoro.

Ad avviare il progetto è stato il Centro Addestramento Cinofilo Antidroga che si trova nel carcere di Quarto d'Asti, questa scuola nazionale istruisce e "fornisce" cani antidroga sul territorio nazionale.

La scuola parti nel 2000, ma solo nel 2013, a causa di una forte crisi economica e dei drastici tagli che si abbatterono anche sulle risorse, come le unità cinofile, ha potuto decollare. Così, l'assistente Capo Coordinatore Angelo De Feo, responsabile del Centro Addestramento di Asti per non vedere l'unità cinofila chiusa o drasticamente sotto ridimensionata,  ha pensato di rivolgersi ai canili e tagliare i costi d'acquisto dei cani di razza.

Ecco come è nata la collaborazione tra il centro di addestramento e i canili. Una soluzione che accontenta un po' tutti, soprattutto lodevole se può aiutare degli animali abbandonati.

giovedì 25 luglio 2019

Instagram nasconde i like: non saranno più visibili sotto i post

 
Grossi cambiamenti per il social network che ha avviato i test per limitare la visibilità del conteggio degli apprezzamenti. Li potrà vedere solo il proprietario dell'account.

Instagram toglie la possibilità di vedere il numero dei like sotto il post. Il test è stato avviato in diversi Paesi, compresa l'Italia. Praticamente, si potrà comunque porre il "like" davanti ad un contenuto, ma scomparirà la possibilità di vedere quali siano i numeri complessivi raccolti fino a quel momento. La quantità dei like sarà visibile solo alla persona che amministra l'account.  

Tora Hopkins, Head of Public Policy Emea del social di proprietà di Facebook, argomenta così la decisione:" Vogliamo che Instagram sia un luogo dove tutti possano sentirsi liberi di esprimere se stessi. Ciò significa aiutare le persone a porre l'attenzione su foto e video condivisi e non su quanti like ricevono. Stiamo avviando diversi test in più Paesi per apprendere dalla nostra comunità globale come questa iniziativa possa migliorare l'esperienza su Instagram".

Lo scopo dell'iniziativa è quello di disinnescare la dipendenza  da "like" di molti utenti, un fenomeno messo in luce due anni fa, mediante una ricerca da Kasperskj, secondo cui il 61% degli utenti intervistati affermano di stare sui social per sentirsi meglio.

Quando poi, il 57% confessa di non trovare quello che desiderava vedere. Per questo "l'esperimento" della non visibilità dei consensi è stata accolta a braccia aperte dall'Unione Nazionale Consumatori.

Arriva il cuscino rinfrescante: aiuta a superare il caldo delle notti estive

 È già in vendita, in rete, l'oggetto più ambito per superare le notti estive: il cuscino rinfrescante.

Il caldo delle ultime settimane ha messo a dura prova la salute, il buon umore e il riposo di tutti. Perché diciamolo, di giorno il caldo può anche dare qualche problema, ma è la notte, che l'afa diventa davvero fastidiosa, insopportabile.

A chi non è capitato, di notte, di svegliarsi continuamente per il caldo, girarsi e rigirarsi, senza riuscire più a riprendere sonno?

Lo stesso letto, le lenzuola e addirittura il cuscino sembrano emettere calore e soprattutto quest'ultimo sembra appiccicarsi alla testa. Così, tenendo conto di queste esigenze, è stato inventato il cuscino rinfrescante.

Un cuscino in gel che si mette in frigo per 2 o 3 ore prima dell'utilizzo e rimarrà fresco per tutta la notte migliorando la qualità del sonno, assicurando una notte tranquilla e senza stress.

Può essere adagiato sia sopra che sotto il normale cuscino, poiché il risultato è garantito. Il materiale è morbido al tatto, e già da ora si può comprare su Amazon, dove ormai si può trovare in diverse marche e prezzi.

mercoledì 24 luglio 2019

Poste Italiane rimborsa molti buoni fruttiferi dei risparmiatori

 
I fortunati sono i possessori di buoni della serie Q, la prima con i tassi d'interesse ribassati, che Poste Italiane ha emesso usando i moduli delle due serie precedenti.

L'Arbitro Bancario Finanziario ha chiesto a Poste Italiane  di restituire parte degli interessi non versati, ma dovuti, ai risparmiatori. I problemi sono sorti poiché un Codice Postale del 1973, consentiva di abbassare il tasso dei buoni, anche con effetto retroattivo.

Nel 1999, invece, è stata abolita la possibilità di estendere le variazioni dei rendimenti ai buoni già emessi a protezione dei diritti dei consumatori. Quindi, chi ha sottoscritto buoni prima del 1° Luglio 1986 non usufruirà di nulla, mentre la questione è ancora aperta per chi li ha fatti dopo il 1° Luglio 1986.

L'avvocato Marisa Castelli,  dell'Associazione Konsumer Italia spiega:"Dopo l'entrata in vigore del decreto le Poste avrebbero dovuto emettere buoni della serie Q. Ma per un po' di tempo hanno continuato ad utilizzare vecchi moduli della serie O e P che indicavano tassi superiori, ma di fatto, non applicabili. La legge consentiva alle Poste di utilizzare, fino ad esaurimento, solo i buoni della serie P (e non quelli della serie O) a patto però che l'impiegato apponesse due timbri, uno sul fronte e uno sul retro. Sul timbro doveva essere scritto "Serie P-Q" mentre sul retro doveva riportare i nuovi rendimenti a trent'anni".

Quindi il caso dei buoni fruttiferi è ancora tutto aperto, e in questo pasticcio creato da Poste Italiane si prospetta una pioggia di rimborsi per molti risparmiatori.

Recuperate 9 tonnellate di avorio

 
Sequestro record a Singapore, non solo sono state recuperate 9 tonnellate del prezioso materiale ottenuto dalle zanne d'elefante, ma sono state sequestrate anche 11,9 tonnellate di scaglie  di pangolino per un valore stimato in 18,6 milioni di dollari. Il carico proveniva dal Congo ed era destinato in Vietnam.

I trafficanti hanno dovuto uccidere circa 300 elefanti per ricavarne 8,8 tonnellate di avorio, ma le autorità di Singapore sono riuscite a sequestrare quest'enorme quantità di zanne d'elefante e anche 11,9 tonnellate di scaglie di pangolino (stimato in 48,6 milioni di dollari).

Siamo di fronte al più importante sequestro a livello mondiale degli ultimi anni. Come riportato anche dal "The Straits Times" il valore dell'avorio è di 15,7 milioni di euro. 

Il prezioso materiale si trovava in  tre container in transito dalla Repubblica Democratica del Congo al Vietnam, e che avrebbe dovuto  trasportare legname. Il sequestro è avvenuto domenica 21 Luglio  ed è stato annunciato il 23 Luglio.

E ancora, la scorsa primavera, sempre le autorità di Singapore avevano sequestrato due spedizioni di scaglie di pangolino provenienti dalla Nigeria e dirette in Vietnam per un totale di 25,6 tonnellate.

Il pangolino è un mammifero a rischio d'estinzione e viene molto utilizzato in Vietnam e  Cina nella ristorazione. La sua corazza a squame rappresenta un ingrediente pregiato nella medicina tradizionale cinese, sebbene i benefici dell'uso di questo materiale in medicina sia contestato  dagli scienziati.

Le autorità di Singapore fanno sapere che il materiale sequestrato sarà presto distrutto.

martedì 23 luglio 2019

I farmaci più venduti? Sono quelli che aiutano a migliorare umore e sesso

 
Il rapporto Aifa 2018 svela che in Italia si spendono 29 miliardi per i farmaci con ricetta, di cui il 18% sono antidepressivi; mentre sono 219 milioni di euro i soldi spesi  per la disfunzione erettile e  256 milioni in contraccettivi. Ogni italiano prende in media 1,5 pastiglie al giorno.

I farmaci con ricetta più richiesti sono quelli che servono a migliorare umore e sesso: antidepressivi, contraccettivi e quelli per la disfunzione erettile. Lo svela il rapporto Aifa relativo al 2018 che parla di ben 29 miliardi tra pastiglie, bustine, boccette, per 482 euro a cittadino.

Nel 2018 sono state consumate complessivamente 1.571,5 dosi di medicinali al giorno ogni 1000 abitanti, il 72,5 delle quali erogatea carico del Servizio  Sanitario Nazionale (SSN), mentre il restante 27,5 % è relativo a dosi di medicinali acquistati dal cittadino (acquisto privato di classe A, classe C con ricette d automedicazione).

Nel 2018 i medicinali dell'apparato cardiovascolare si confermano la categoria maggiormente consumati dagli italiani (e restano al secondo posto in termini di spesa), seguiti dai farmaci dell'apparato gastrointestinale e metabolismo, dai farmaci del sangue e organi emopoietici.

Mentre, per la categoria di farmaci di classe C con ricetta, maggiormente acquistati dai cittadini, lo scorso anno, si confermano essere l3 benzodiazepine (psicofarmaci), i contraccettivi orali e i farmaci per la disfunzione erettile.

Secondo l'Aifa, i primi rappresentano il 18,5 % della spesa e il 26% delle DDD della classe C con ricetta. Insomma, il non amare incide sulle spese, sulla salute e sull'umore.

Il milionario cinese che salva i cani dal macello: la storia di Wang Yan

 
Il direttore di un'azienda siderurgica cinese, dopo aver scoperto l'orrore dei mattatoi dei cani, ha deciso d'investire il suo tempo ed il suo denaro per salvare i fedeli amici a quattro zampe.

Ci sono perdite affettive talmente laceranti che una volta accadute non si è più gli stessi. Nel caso di Wang Yan, imprenditore cinese di 29 anni, la vita è cambiata quando ha perso il suo cane.

L'ha cercato disperatamente per settimane, ovunque, ma senza risultato. Come ultima opzione, è andato a visitare il macello dei cani della sua città, Changhun, nel nord est della Cina.

Lì non ha trovato il suo cucciolo, ma ha scoperto l'orrore dei mattatoi cinesi. Cani presi a bastonate e trascinati per terra e poi essere sgozzati, mentre altri, ancora coscienti, morivano dissanguati. L'orrore che ha visto l'ha talmente turbato da fargli cambiare vita.

Wang Yan ha cosi deciso di utilizzare tutti i suoi risparmi per salvare il maggior numero di quattro zampe a Changchun e delle città limitrofe. Nel 2012 ha acquistato un mattatoio in disuso per trasformarlo in un rifugio per randagi, che erano destinati al macello e alla vendita al mercato.

Tanto amore per gli animali ha portato però il milionario ad indebitarsi. Comprare crocchette,  medicine, pagare le spese di vaccinazioni e mandare avanti struttura, costa.

Comunque, lui si dice felice e fermo nel non voler accettare donazioni in denaro. Salvare i cani, lo avrà reso meno ricco dal punto di vista economico ma ricchissimo dal punto di vista affettivo.

lunedì 22 luglio 2019

I pioppi mangia plastica: le radici assorbonio ftalati

 
Uno studio italiano svela come i pioppi  accumulino e poi eliminino i microinquinanti. Un possibile aiuto per lo smaltimento.

I pioppi sono dei "mangiaplastica": le loro radici possono assorbire e accumulare i principali composti inquinanti, gli ftalati, eliminandoli dall'ambiente.

Lo dimostra una ricerca tutta italiana  pubblicata sulla rivista Enviromental Science and Pollution Research e guidata da Francesca Vannucchi, dell'Istituto di Scienze della Vitadella Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa.

La scoperta risulta di particolare importanza poiché, gli ftalati sono microinquinanti dagli effetti decisamente negativi sul funzionamento degli ecosistemi e sulla salute umana.

Sono dei composti chimici usati nell'industria delle materie plastiche che migliorano la flessibilità  e la modellabilità, ma trovano impiego anche in profumi, pesticidi, smalto per unghie e vernici.

Lo studio ha dimostrato che il pioppo della specie Populus Albo Villafranca, potrebbe essere il candidato adatto per ridurre gli impatti negativi dovuti alla persistenza di questi composti nell'ambiente: le sue radici, riescono ad assorbire ed immagazzinare gli ftalati, confermando la grande tolleranza di questa pianta alle sostanze inquinanti

Sicuramente una scoperta interessante che potrebbe aprire nuove strade per lo smaltimento di queste sostanze. Rimane da scoprire quali sono i meccanismi che s'innescano per comprendere come i composti vengono poi smaltiti e utilizzati all'interno dei tessuti vegetali.

Il mare restituisce una bottiglia con un messaggio di 50 anni fa

 
In Australia è stato rinvenuto un messaggio in bottiglia dopo 50 anni. Perfettamente integro. Ritrovato anche l'autore.

Quasi mezzo secolo fa, Paul Gilmore, scrisse un messaggio e lo affidò al mare, era solo un ragazzino. Il 13enne inglese viaggiava su una nave della compagnia Sitmore Lines, diretto a Melbourne.

Il messaggio riporta anche la posizione: 1000 miglia a largo di Fremantle, Western Australia  e un indirizzo per la risposta. Cinquanta anni dopo, la bottiglia è stata ritrovata sulla spiaggia di Talia  nel sud dell'Australia da un uomo di nome Paul Elliot e suo figlio Jyoah.

Essa conteneva un messaggio ancora perfettamente leggibile, la lettera è datata 17 Novembre 1969 ed è quasi del tutto integra. Questo perché, secondo gli esperti oceanografici, è improbabile che la bottiglia sia rimasta in balia delle onde per tutti questi anni per approdare oggi sulle coste meridionali.

È più plausibile che sia rimasta per anni sepolta in un'altra spiaggia e poi trasportata nuovamente da una tempesta. Invece, per quanto riguarda l'autore del messaggio, ancora non è stato interpellato, poiché,  è ancora una volta per mare, in crociera sul Baltico.

La sorella Annie, racconta però che suo fratello " gettò almeno 6 bottiglie con un messaggio in mare mentre viaggiava sulla nave Fairstar per emigrare in Australia".

venerdì 12 luglio 2019

Vede la foto della moglie defunta sul pacchetto delle sigarette e chiede 100mila di euro di risarcimento:"Nessuno li ha mai autorizzati"

 
A Misano, un uomo entra in tabaccheria per acquistare un pacchetto di sigarette. Sopra vi trova la foto della moglie defunta pochi mesi prima. Denuncia l'azienda.

Come perpetrare un trauma e aggiungervi pure dei nuovi. Un uomo che preferisce rimanere anonimo poiché:"In paese mi conoscono tutti e sono ancora troppo turbato", entra in tabaccheria e....: "sui pacchetti di sigarette compare mia moglie. Durante la degenza a San Patrignano non mi aveva raccontato che le avevano scattato una foto, ma lei era debole e fragile in quel momento non si appare.

Ma soprattutto, non ha mai firmato alcuna liberatoria". Pochi mesi dopo, la donna è morta, ma come asserisce il marito: "Per cause non legate al fumo, lei al massimo fumava tre sigarette al giorno, e io me la trovo davanti sui pacchetti di sigarette, in punto di morte, così me l'hanno uccisa due volte. Il dolore più grande è vedere mia moglie accartocciata sul pacchetto, buttata nell'immondizia e calpestata in mezzo alla strada, porterò avanti questa battaglia per ridarle dignità".

Infatti, l'uomo si è affidato ad un avvocato,  il dott. Guglielmo Guerra e promette battaglia in tribunale:"Chiediamo un risarcimento di 100mila euro. Le multinazionali del tabacco ci hanno risposto di non avere alcuna responsabilità, di rivolgerci alla Commissione Europea o al Ministro della Salute.

Ma la foto l'hanno pubblicata loro, senza alcuna autorizzazione. Porteremo questa causa negli Usa, dove hanno sede queste aziende". E dove forse l'opinione pubblica è più sensibile a queste cause.

Scoperto in Grecia fossile del primo uomo moderno dell'Eurasia


Risale a più di 200mila anni fa il cranio fossile di Homo Sapiens trovato in Grecia, testimonia che le migrazioni dall'Africa sono avvenute prima di quello che si pensasse.

Il primo Homo Sapiens arrivato in Europa si fermò in Grecia. Qui sono stati ritrovati due crani che risalgono a 210.000 anni fa, i più antichi mai individuati nella regione Eurasia.

La scoperta avvenne negli anni '70 ma ora antropologi e paleontologi  sono riusciti a far risalirli ad un Neanderthal e ad un Sapiens. I resti dell'uomo moderno sono la testimonianza  di Sapiens più antica mai portata alla luce.

La ricerca è stata pubblicata su Nature e si deve ai ricercatori moderni guidati da Katarina Harvati  dell'Università Eberhard di Tubinga, in Germania.

Il cranio attribuito al Neanderthal (Apidima 2) dei due è il più giovane: ha più di 170mila  anni e mostra caratteristiche riconducibili al più famoso dei nostri cugini  appunto (soprattutto per quel che riguarda la conformazione delle ossa della fronte, del naso e della zona intorno agli occhi).

L'altro cranio (Apidima 1) assomiglia ad un Sapiens, con quel profilo laterale del cranio arrotondato, tipico degli uomini moderni, seppur con tratti arcaici. Questo risale a 210 mila anni fa.

Le prime tracce mai portate alla luce della nostra specie, finora risalgono invece a più di 300 mila anni fa, in Marocco.

Molto probabilmente Apidima 1 è stato uno dei primi uomini moderni. Questo testimonianza che i nostri antenati uscirono dall'Africa prima di quanto creduto.

giovedì 11 luglio 2019

"Vuoi sposarmi di nuovo?" Karl chiede alla moglie di risposarlo dopo 63 anni di matrimonio

 
Dopo un'emorragia cerebrale e il terrore di perdere la compagna di vita, Karl Schwarz porta la moglie in gioielleria per rinnovare la promessa di fidanzamento.

"E la ragazza che ho amato per tutta la vita. E oggi più del primo giorno". Così, Karl Von Schwarz, un 85 enne dell'Ohio motiva la scelta di richiedere in moglie, la sua compagna di vita Donna Jean Gibbs (82 anni).

I due si fidanzarono al liceo e poi giovanissimi si sono sposati nel 1956. La loro storia è stata benedetta dalla nascita di quattro figli, nove nipotini e nove bisnipoti.

Poi l'anno scorso Donna ha subito un intervento cardiaco a cuore aperto,  che le ha procurato un'emorragia cerebrale. L'uomo ha trascorso in ospedale insieme alla sua amata, buona parte del 2018, devastato dal vederla in serio pericolo di vita.

Così, proprio per la paura di perderla, a Karl è venuta in mente l'idea di rinsaldare la promessa del fidanzamento. Non appena la moglie si è rimessa ed è uscita dall'ospedale in sedia a rotelle l'ha portata in gioielleria per scegliere il nuovo anello di fidanzamento.

Ma, le sorprese non sono finite qui, dopo aver comprato il gioiello, Karl si è inginocchiato (a fatica) e le ha richiesto di sposarla. Naturalmente l'incredula ed innamoratissima Donna ha accettato e ora vivono più uniti che mai.

Pranzo di nozze in libreria

 
Una coppia di amanti della letteratura ha scelto per il giorno del proprio sì una location inedita: una libreria. Come segnaposto sono stati usati dei libri.

Se cercate un'idea originale per la location del vostro matrimonio, provate a recarvi alla Feltrinelli di Parma. Per la prima volta in Italia, proprio questa libreria ha fatto da cornice ad un matrimonio. 

Gli sposi, appassionati di lettura, hanno deciso di radunare parenti ed amici per un inedito banchetto nuziale. Con tanto di libri come segnaposto.  L'idea è nata da Roberto Ceresini, direttore della Feltrinelli di Parma e la scelta dell'inedita scenografia è stata guidata dalla grande passione per la lettura che unisce marito e moglie.

L'idea è sicuramente originale ed invita ad una perfetta connessione tra amore-cultura e perché no, buon cibo.

mercoledì 10 luglio 2019

In Kazakistan l'affascinante foresta "sottosopra", qui gli alberi crescono al mondo

 
È un luogo di pace e relax, non a caso è tra i posti preferiti dai sub di tutto il mondo. Si tratta di una splendida foresta sommersa dove gli alberi crescono "al contrario".

Il Lago Kaindy è un autentico spettacolo della natura sebbene sia nato per caso, dopo un fortissimo terremoto (7.7 sulla scala Richter) nel 1991.

L'evento ha cambiato completamente la morfologia della catena montuosa, creando una diga naturale riempita di acqua cristallina ed alberi sommersi.

È una vera e propria foresta di abeti rossi perfettamente conservati, ma capovolti. Dozzine di alberi continuano ancora oggi a resistere sott'acqua, con le folte chiome inabissate giù e fuori i tronchi quasi intatti.

Gli alberi sono stati conservati a cauda dell'acqua freddissima. La temperatura dell'acqua, in estate, a fatica raggiunge i 6° mentre in inverno, scende a -3°. 

Il lago Kaindy misura circa 400 metri di lunghezza ed in alcune parti è profondo quasi 30 metri. I sui colori vivaci che spaziano dal turchese al verde smeraldo, a seconda della luce e della stagione,  grazie ad una varietà di minerali come il calcare, hanno reso questo luogo tra i più amati al mondo dai  subacquei. 

Il lago Kaindy è uno specchio d'acqua dolce che si trova fra i monti Tian Shan, a poco meno di duemila metri sopra il livello del mare,  nella regione kazaka di Almaty. Ed in effetti questa meraviglia della natura ha reso il posto un'incredibile attrazione turistica.

In Arizona la casa di riposo dove gli anziani si prendono cura degli animali abbandonati

  Il Catalina Springs Memory Care è una casa di riposo all'avanguardia.
Qui, gli ospiti, anziani e soli salvano gli animali bisognosi di cure.

Due solitudini, se s'incontrano, possono scomparire. Questo è il primo insegnamento uscito dalla casa di cura Catalina Springs Memory Care in Arizona,  dove gli anziani pazienti, molti dei quali sopra i 90anni, nell'era del capolinea della loro esistenza, vivono con dei cuccioli  anche appena nati, bisognosi di cure.

Quello che era nato come un maldestro tentativo di pet-therapy è diventato un successone. Gli anziani si prendono cura degli animali abbandonati. E a giovarne sono sia gli umani che non si sentono più inutili o soli, e sia i cuccioli che vengono  allattati, svezzati e coccolati nei loro primi giorni di vita.

Rebecca Hamilton, direttrice dei servizi sanitari della struttura commenta:"Queste sono persone chiuse in comunità  che non lasciano e qualche volta si sentono veramente sole. I nonni hanno ancora tanto affetto da regalare e spesso non sanno a chi. Ecco perché il progetto di introdurre degli animali nel centro ha funzionato. L'idea di collaborare con il Pima Animal Care  Center (Pacc) è arrivata dopo aver notato su Facebook molte richieste di aiuto per la cura di gatti e cani abbandonati".

Come progetto pilota, il rifugio ha inviato dei gattini che avevano appena aperto gli occhi quando si sono ritrovati tra le mani  rugose degli ospiti dell'ospizio. Alla fine, gli anziani avevano un lavoro da fare, prendersi cura di qualcuno e aiutarli a crescere.

Gli animaletti hanno avuto qualcuno che realmente li hanno nutriti  e tenuti in vita grazie alle amorevoli cure. Il connubio anziani- randagi si sta rivelando molto positivo e che  possa essere un modello anche per altre case di cura.

martedì 9 luglio 2019

A Vieste la Scalinata della Legalità

 
Nella cittadina pugliese è stata edificata una scalinata che riporta su ogni gradino i nomi di 51 vittime della mafia.

51 nomi impressi nel cemento, a memoria di 51 straordinarie persone brutalmente uccise dalla mafia, ma mai dimenticate nella memoria collettiva degli italiani. 

A Vieste, c'è un luogo dedicato alle vittime innocenti di mafia di personaggi celebri pugliesi che si sono battuti contro di essa nel corso del tempo, per difendere la propria patria.

È una scalinata che si trasforma in un memoriale con omaggio a figure importanti, coraggiose, uniche come Borsellino e Falcone, solo per citarne alcune.

La gradinata è stata inaugurata il 4 Luglio, si chiama proprio "Scalinata della Legalità" e si trova in via Verdini. È un progetto promosso dall'assessorato alla cultura e dall'associazione Cantieri dell'innovazione sociale e la Arci Ragazzi.

Senza dimenticare i docenti Ida Patrizia Gresso, Maria Grazia Catellino e l'architetto Paola Minervino che hanno voluto creare un centro estivo all'insegna della legalità per contrastare la mafia, che purtroppo continua a fare vittime e ad attirare anche i giovanissimi.

Gradino, dopo gradino speriamo sia la via giusta per spronare alla legalità e non solo in Puglia.

La villa comprata da 7 amiche per stare insieme

 
Arriva dalla Cina la curiosa scelta di un gruppo di amiche che ha conquistato il web.

Alle donne il tempo per chiacchierare con le amiche non basta mai e quindi è stata più che condivisa la scelta di 7 ragazze  di Guangzhou, in Cina, che hanno trovato una splendida villa nella periferia della città per trasformare in realtà il loro sogno.

Vivere insieme, senza uomini che circolano per casa. Una di loro, intervistata da "Yitioo" spiega:"Ci conosciamo da 20 anni e abbiamo deciso di vivere insieme tutta la vita. All'inizio era solo uno scherzo e poi...".

E poi le 7 inseparabili amiche si sono messe a lavorare alacremente, riuscendo a trasformare quella che prima era solo una catapecchia in una villetta molto carina, modello per tanti designer.

Così, oggi a 70 chilometri, nella periferia sud-est di Guangzhou, in mezzo alle risaie, c'è un posto fantastico! Una delle coinquiline continua:"Abbiamo iniziato i lavori nel gennaio 2018 e abbiamo pensato a una casa che raccogliesse la luce attraverso pareti di vetro".

Un modo per raccogliere la luminosità  ma anche per trasferire  all'esterno la luce di questa grande amicizia. 

Al piano terra c'è uno spazio comune, con una cucina che rispetta la tradizione e si collega alla scenografa rurale all'estero della casa.

Il resto dell'edificio ha spazi indipendenti ma che consentono alle 7 amiche inseparabili di  condividere la quotidianità.








lunedì 8 luglio 2019

Bambino di 9 anni raccoglie 90 mila dollari per comprare giubbotti antiproiettile ai cani poliziotto

 
Negli Stati Uniti, Brandy Snakovskij, un bambino di 9 anni ritiene che se i poliziotti a quattro zampe proteggono, le comunità Usa, allora meritano essere protetti a loro volta. Lancia quindi una raccolta fondi.

Quella di diventare un poliziotto, più che una passione, per il piccolo Brandy Snakovskij, è un vero e proprio pallino. Tutto lo riconduce al lavoro, che un giorno vorrà fare.

Proprio mentre guardava uno dei suoi polizieschi preferiti in tv, Brandy si è accorto che tutti i cani poliziotto non indossavano  i giubbotti antiproiettile al contrario dei loro colleghi umani.

Così, il ragazzino ha creato l'organizzazione no profit "Brandy's K9 Fund" per raccogliere fondi per proteggere  i  poliziotti a quattro zampe, è riuscito così a raccogliere 90 mila dollari di donazioni.

Ma, l'impeto altruista di Brandy, ha radici lontane, già nel 2017, aveva lanciato un appello sul sito web GoFundMe, per diffondere la voce nella sua comunità,  vendendo addirittura caramelle per raccogliere i fondi da solo.

Poi, un anno dopo, la madre Leah Tornabene, intenerita dal gesto del figlio, gli hs suggerito di fondare l'associazione no profit "Brandy's K9 Fund". Mossa vincente, visto che in solo un anno, il ragazzino (di soli 9 anni), è riuscito a raccogliere il denaro necessario per dotare di giubbotti antiproiettile anche i cani poliziotto ed in più altri 59 agenti doneranno i loro giubbotti dimessi per i K-9 (la sigla con cui la Polizia Usa identifica i cani poliziotto).

A dimostrazione che non ci sono idee piccole, ma idee che fatte con amore vanno avanti.

Il rosmarino è il miglior alleato per la memoria


Uno studio rivela che "sniffare" rosmarino aumenta la memoria del 75%.

È un'erba tanto diffusa quanto benefica. Il rosmarino è una straordinaria erba multi-effetti. Per anni, le sue foglie sono state utilizzate nella droga abituale. Ora si scopre che fa benissimo anche ai ricordi.

Per me, è solo la mia pianta aromatica preferita, invece, le capacità del rosmarino di poter migliorare la memoria, erano già note nell'antica Grecia.

Più tardi, viene citato anche nell'Amleto, quando Ophelia proclama:"C'è il rosmarino, cioè per il riconoscimento di implorare, amare, ricordare". E ora uno studio lo conferma. Gli scienziati sostengono che il merito risieda nel fatto che il rosmarino contiene corrosivo carnosico, che respinge il danno libero al cervello.

Il rosmarino contiene acidi normali che aiutano a proteggere le cellule del corpo e il Dna dai danni estremi. Odorare il rosmarino aiuta la scomposizione dell'acetilolina, utile per attivare le aree mentali deputate alla memoria, al pensiero ed il parlare.

La ricerca è stata condotta su gruppi di persone (66) che hanno ricevuto olio essenziale di rosmarino.  Sono stati assegnati in modo casuale a due stanze  una profumata al rosmarino e l'altra non profumata.

I risultati sono stati sorprendenti: le persone a cui erano stati "somministrati" oli essenziali di rosmarino avevano il 60-75% di possibilità in più di ricordare le cose, rispetto alle persone a cui non era stato dato l'olio essenziale di rosmarino.

Nell'indagine i soggetti hanno respirato il rosmarino prima di svolgere i compiti assegnati mentre venivano misurati i loro sentimenti di ansia, temperamento, velocità e precisione. Più quantità di rosmarino sono state assimilate dal sistema nervoso centrale e più i risultati erano positivi.

Invece, la saggezza popolare vuole il rosmarino utile anche come antidolorifico dolce per mal di testa  e problemi legati allo stomaco.

Insomma, il Mediterraneo è pieno di questo "medicinale" low cost e non lo sapevamo.

venerdì 5 luglio 2019

Badante uccide di botte l'anziana che avrebbe dovuto accudire

 
È stata condannata a 2 anni di carcere una donna di 49 anni, badante di un'anziana. Ha ucciso di botte la 92enne, cheprima di spirare,  aveva confessato ai Carabinieri chi le aveva causato quelle lesioni su tutto il corpo.

Dopo 14 anni di processo, M.D., la badante 49 enne che nel 2015 ha causato la morte di Ivana Dantini, l'anziana che avrebbe dovuto accudire. L'ha ammazzata di botte.

Una volta la badante si era recata in ospedale insieme ad un'altra persona, dichiarando che l'anziana aveva avuto una brutta caduta a terra. Versione confermata dal suo accompagnatore.

Invece, le cose erano andate in maniera diversa. Già il figlio della donna aveva saputo che tra le due c'era stato qualche attrito in passato, ma la madre aveva sempre  minimizzato, forse per non farlo preoccupare.

Solo in ospedale, l'anziana ha confessato ad un carabiniere che non era caduta accidentalmente in casa, ma che era stata strattonata, presa alle spalle e spinta a terra dalla badante.

La 92enne  é riuscita ad inchiodare la sua aguzzina prima di morire,   nonostante i numerosi ricoveri,  è deceduta a causa delle ultime grandi ferite riportate. La badante è stata denunciata e processata.

Dopo 10 anni e mezzo, in primo grado e 2 in secondo :l e sono state riconosciute le attenuanti generiche e da omicidio preterintenzionale il reato è stato derubricato a colposo.

Ora dovrà scontare 2 anni di reclusione. Forse sono pure pochi.

Ragazzi sordomuti scambiati per ladri e aggrediti da 300 persone. "Non riuscivamo a spiegare"

 
A Cava dei Tirreni (Salerno), un ragazzo sordomuto stava aspettando altri suoi amici con lo stesso deficit, in un quartiere preso di recente di mira dai ladri. I cittadini della ronda li scambiano per malviventi e li aggrediscono. Ma i tre non riuscivano a spiegarsi.

La "Giustizia" improvvisata e troppo celere non è mai buona. Si rischia di prendere delle grandissime cantonate. Per esempio a Cava dei Tirreni, in provincia di Salerno, dei giovani, scambiati per ladri,  sono stati inseguiti da una folla inferocita.

Sono riusciti a trovare riparo nella chiesa poco vicina in attesa dell'arrivo delle Forze dell'Ordine. Intanto, sui social si moltiplicano le voci di tre presunti ladri presi e braccati in chiesa, in poco tempo 300 persone si sono riversate in strada per picchiare i ladri.

La folla ha distrutto l'auto dei tre ragazzi tentando di aprirla pensando che dentro ci fosse la refurtiva di qualche furto messo a  segno poco prima.

Nonostante le Forze dell'Ordine abbiano scortato i ragazzi in auto d'ordinanza, i cittadini inferociti sono riusciti a colpire più volte i ragazzi con calci e pugni. Tanto da ferire anche alcuni agenti.

I ragazzi, solo in Questura sono riusciti a spiegarsi, sono sordomuti e non riuscivano a far valere la loro innocenza con quella folla inferocita. Invece, ascoltati dalla Polizia, e controllata la loro auto sono stati immediatamente rilasciati perché estranei ai furti.


mercoledì 3 luglio 2019

Viene attaccato da un orso bruno, si salva strappandogli la lingua a morsi

 
In Siberia, Nikolaj Irgit, 35 anni, è stato vittima dell'improvviso attacco da parte di un orso bruno di 600 kg. "Voleva mangiarmi il viso, ho sentito di avere qualcosa in bocca e l'ho sputata..."

Come nel film "The Revenant" con Leonardo Di Caprio. Nikolaj Irgit, 35 enne russo e padre di tre figli, nel suo paese è stato accolto come un eroe. Il merito è quello di essere riuscito a scampare all'aggressione di un orso bruno di 600 kg. 

Circa un mese fa, si trovava in una foresta della Repubblica di Tuva, in Siberia, per raccogliere carne di cervi ed alci. All'improvviso, la bestia gli è saltata addosso "dal nulla" e lui non aveva armi, nemmeno un coltello per difendersi.

Mentre l'uomo temeva ormai per la sua vita, l'orso ha cominciato a "mangiargli la testa" e quando l'animale stava per azzannargli il viso, l'uomo  è riuscito a mordergli la lingua. Così l'animale si è spaventato ed è scappato  via.

L'uomo racconta:"Ho sentito un dolore terribile. All'inizio pensavo che quelle fossero le mie labbra. Poi ho sputato fuori e ho capito che era una lingua. Scuotendo ho iniziato a dire qualcosa per controllare la mia voce e sembrava ok.

E poi, ho capito che si trattava della lingua dell'orso". Dopo che l'orso ha battuto ritirata, l'uomo sebbene molto dolorante ed insanguinato è riuscito a chiedere aiuto ai colleghi che erano con lui, dai quali si eta separato per coprire più  terreno e raccogliere più carni possibile. Ora è ancora convalescente in ospedale e non vede l'ora di riabbracciare la sua famiglia.

Un'incredibile avventura, di un uomo che si è ritrovato eroe, mentre cercava di salvarsi la pelle.

Il silenzio è un toccasana per il nostro cervello


Un recente studio sottolinea come il silenzio sia curativo per la nostra mente, mentre il rumore no. Anzi, nel nostro organismo causa l'innalzamento della produzione di livelli di ormoni dello stress.

Il silenzio è d'oro! Questo è quanto è emerso da un recente studio del professor  Gory W. Enous della Cornell University e pubblicato sulla rivista Psychological Science.

Il silenzio è confortante, nutritivo ed accogliente. Ci da ispirazione, nutre la mente, il corpo e l'anima. Secondo la scienza è capace di rigenerare il nostro cervello ed un corpo stanco. A differenza del rumore, che dissipa la nostra creatività, la nostra connessione con noi stessi ed ostacola la nostra elasticità mentale.

Studi  dimostrano che il rumore ha effetti fisici importanti sul nostro cervello, aumentando, di molto gli ormoni dello stress. Il suono arriva al cervello come segnale elettrico e persino quando dormiamo queste onde sonore vengono percepite dall'amigdala, la parte del cervello associata alla memoria e  all'emozione, producendo ancora ormoni dello stress.

Proprio in una ricerca sugli effetti negativi del rumore sul nostro cervello, si è capito il potere curativo del silenzio. All'inizio, il silenzio veniva usato come controllo o punto di partenza, contro il quale gli scienziati comprovavano gli effetti del rumore o della musica

Poi, i soggetti dello studio venivano esposti a dei movimenti di silenzio  tra un rumore e l'altro. I due minuti di pausa trascorsi in silenzio erano decisamente più rilassanti per il cervello che non la musica rilassante stessa, oppure il silenzio prolungato prima che l'esperimento avesse inizio.

Di fatto, le "irrilevanti" pause di due minuti dividevano un esperimento  dall'altro, divennero la parte più importante dell'esperimento stesso. Una delle scoperte più rilevanti finché il silenzio è intensificato dal contrasto  rumore/silenzio.

Inoltre, un altro studio, condotto dalla biologa Inke Kirste, della Duke University rivela che due ore di silenzio al giorno favoriscono lo sviluppo nell'ippocampo, l'area del cervello adibita alla memoria e dei sensi. Quindi, il silenzio è curativo e per essere tale, dovremmo tutto imparare a prenderci un po' di tempo per noi.

martedì 2 luglio 2019

Si ritrovano dopo 56 anni e si sposano

 
Carla ed Antonio si erano lasciati per una bugia. Si erano conosciuti a Riccione nel lontano 196, poi si erano allontanati a causa di una bugia di un amico di lui. Dopo 56 anni si sono rincontrati, si sono sposati e si stanno godendo la loro luna di miele in Sardegna.

Carla Palladino, originaria di Bolzano (ma residente a Schio, Vicenza) e Antonio Gizzi, pescarese, ex militare e comandante di Alitalia sono i protagonisti di una storia d'amore che sembra uscita  da un romanzo. Almeno a giudicare dal finale, un happy ending, che li ha visti riunirsi, in matrimonio, dopo una lontananza di 56 anni.

Oltre mezzo secolo dopo il loro primo incontro. I due ragazzi si erano  conosciuti durante una vacanza a Riccione e fu subito amore. Un amore forte, fresco, ma non abbastanza resistente da superare la rivelazione risultata poi infondata di un amico di Antonio, che disse a Carla che quel ragazzo di cui si era innamorata stava per diventare padre.

Secondo quell'amico, Antonio aveva avuto una relazione con una donna catanese che era in dolce attesa. Sentendosi tradita, Carla non rispose più alle sue lettere, sebbene  lo pensasse ancora, s'allontanò.

Sono passati così 56 anni. Poi il desiderio di scoprire la verità l'ha portata nuovamente fra le sue braccia. I due si sono rivisti, chiariti e sposati. Ora le neo coppia sta festeggiando la luna di miele in Sardegna e invece dei soliti regali, come augurio per le nozze, hanno chiesto a parenti ed amici, denaro con cui costruire una cisterna per garantire dell'acqua ad una comunità in India.

Il Dalai Dama contro Trump:"Manca di principi morali"

 
Intervistato dalla Bbc, il capo spirituale tibetano si scaglia contro il Presidente Usa. In particolare su clima e migranti.

"Manca in principi morali". Questa è l'opinione che ha il Dalai Lama su Donald Trump. Lo svela senza troppe misure in un'intervista concessa alla Bbc, aggiungendo:"Quando è diventato Presidente ha affermato il principio dell'America First, questo è sbagliato, l'America dovrebbe avere una responsabilità globale".

In particolare, l'83 enne leader tibetano critica le posizioni di Trump in materia di clima, con il ritiro degli Usa dal Trattato di Parigi, e di migranti. Quando ho visto le immagini di quei bambini, mi sono rattristato", ha confessato riferendosi alla situazione sul confine tra Usa e Messico.

E il disappunto riguarda anche la sfera umana e caratteriale del leader politico statunitense:"un giorno dice una cosa, un altro un'altra cosa, ma io credo che non abbia principi morali", aggiunge il Premio Nobel per la Pace che ha incontrato diverse volte il predecessore di Trump, Barack Obama, ed ha ricevuto da George Bush la medaglia del Congresso, provocando le proteste della Cina.


Mentre, per il momento Donald Trump non ha rivolto nessun invito al Dalai.