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lunedì 31 maggio 2021

Venduta per 15mila euro una scultura invisibile, l'autore è Salvatore Garau


 Per la prima volta nella storia dell'arte contemporanea è stata venduta all'asta un'opera d'arte che in realtà non esiste. All'Art-Rite, Action House milanese la scultura immateriale "Io sono" di Salvatore Garau è stata aggiudicata per 15 mila euro. 

Difficile dire chi sia più "geniale" tra l'artista che l'ha creata o il compratore che l'ha presa. Nel lontano 1917 l'artista Marcel Duchamp inventò il "ready made", concetto secondo cui qualunque oggetto di uso comune diventa arte se è un'artista ad affermarlo. 

Oggi, l'artista contemporaneo Salvatore Garau, ha superato se stesso arrivando a sostenere che anche il nulla può essere un'opera d'arte, purché lo dica un'artista. " Il buon esito dell'asta testimonia un fatto inconfutabile." Il vuoto non è altro che uno spazio pieno d'energia, e se anche lo svuotiamo e resta il nulla, secondo il principio di indeterminazione di Heisenberg, quel nulla ha un peso. Ha quindi energia che si condensa e si trasforma in particelle, insomma in noi. 

Nel momento in cui decido di "esporre" in un dato spazio una scultura immateriale, quello spazio concentrerà una certa quantità e densità di pensieri in un punto preciso, creando una scultura che dal solo mio titolo prenderà le più svariate forme ".

In effetti, messa in questi termini, più che un'opera concreta, così, Garau ha venduto un concetto. Ma lui è un'artista e dopo aver collocato nel febbraio scorso in Piazza della Scala a Milano la sua prima installazione immateriale, "Buddha in contemplazione",  e a pochi giorni dal presentarsi nel cuore di New York, di fronte alla Federal Hall a pochi passi dalla Borsa, con una nuova installazione immateriale, lo scorso 18 maggio, Salvatore Garau è stato protagonista con l'opera "Io sono", all'asta organizzata da Art-Rite, una delle rare case d'asta italiane che organizza " sedute  dedicate esclusivamente alla contemporary art con opere quindi realizzate nell'ultimo ventennio ".

La scultura immateriale di Garau, che dovrebbe essere collocata in un'abitazione privata entro uno spazio libero da qualsiasi ingombro, dalle dimensioni di circa 150 cm x 150 cm, stimata in partenza seimila euro, ha raddoppiato la base arrivando, al martello, a dodicimila euro (15 mila con i diritti d'asta), lasciando nelle mani dell'acquirente il solo certificato di garanzia, che testimonia l'archiviazione dell'opera e che rappresenta l'unico elemento visivo presente nel catalogo, dove, al posto della tradizionale immagine d'opera tangibile, è riprodotto uno spazio bianco assoluto. 

"Cammino e raccolgo", l'idea di un gruppo di amiche, mentre fanno sport all'aperto raccolgono i rifiuti


 A Cusano Milanino fare sport all'aperto ha un doppio impatto benefico ed ecologico. 

Più si cammina e più si ripuliscono i territori del paese dai rifiuti. A questo sono giunte un gruppo di amiche che durante una partita a carte hanno pensato all'iniziativa "Cammino e raccolgo".

A Cusano Milanino, Liliana, Laura e Laura, accomunate dalla passione per le passeggiate e dal desiderio di fare qualcosa per ripulire la propria città dai rifiuti, hanno pensato proprio di promuovere un'iniziativa, secondo cui, quando si esce per fare sport all'aperto si raccolgono i vari tipi di spazzatura abbandonati per le strade da persone incivili. 

L'idea nasce dall'esempio del Plopping, un metodo nato in Svezia, un paio di anni fa e replicato ormai in diverse parti del mondo, che unisce il jogging alla pulizia dell'ambiente e la raccolta dei rifiuti inquinanti. 

Ci si arma di scarpe da ginnastica e di guanti e sacchi neri, e mentre si passeggia si fa del bene alla natura o alla propria città, raccogliendo i rifiuti che si trovano sulla propria strada. 

In Italia, il gruppo di amiche e vicine di casa hanno iniziato ad incontrarsi settimanalmente per fare attività all'aperto e pulire l'ambiente, hanno postato le loro foto sui social e così hanno svegliato l'interesse di tanti altri abitanti che si sono  uniti all'iniziativa. 

Ora a Cusano Milanino quasi tutti "camminano e raccolgono".

venerdì 28 maggio 2021

Due ladri si fingono proprietari mettendosi a letto. All'arrivo dei carabinieri li rimproverano : "Stavamo dormendo"

 


A Ribera in provincia di Agrigento la surreale storia di due topi d'appartamento che per non farsi arrestare s'inventano di essere loro i proprietari e rimproverano pure le Forze dell'Ordine.

Furbi sì, ma non troppo. Due soggetti di origine tunisina, topi d'appartamento per professione sorpresi a rubare in un appartamento, hanno tentato goffamente di sostenere di essere i proprietari di casa e di stare riposando per sviare alle domande dei Carabinieri giunti sul posto. 

Le Forze dell'Ordine allertati dai vicini di casa insospettiti dai rumori provenienti da un appartamento del centro di Ribera)(Agrigento) si sono precipitati sul posto. 

I Carabinieri sono saliti, armati, pronti ad affrontare eventuali ladri in fuga. In effetti hanno trovato anche il portone di casa forzato e semiaperto. Quindi sono entrati ed hanno iniziato ad ispezionare tutti i locali. 

Giunti all'interno di una delle camere da letto, la sorpresa inaspettata: sotto le coperte di un letto matrimoniale hanno trovato due soggetti di origine tunisina. 

Alle domande dei Carabinieri, i due mostrandosi assonnati e quasi infastiditi per il controllo in atto, hanno tentato goffamente di sostenere di essere i proprietari di casa e di stare riposando. 

I militari non se la sono bevuta, hanno contatto i reali proprietari di casa e hanno verificato l'ammanco di alcuni oggetti che i due avevano già trafugato. 

I ladruncoli sono finiti agli arresti domiciliari con l'accusa di tentato furto. 


Manda un verso di Battiato alla moglie, lei chiama i Carabinieri: "Si vuole suicidare"


 A Bologna, pochi giorni fa, quest'assurda vicenda. La donna ha frainteso le parole del marito e ha chiamato i Carabinieri perché pensava che lui volesse togliersi la vita. 

Quando vuoi fare l'intellettuale... ma non serve. Nel Belpaese, un uomo, per rendere omaggio al cantautore Franco Battiato, nel giorno della sua scomparsa, ha mandato un messaggio dal testo romantico alla moglie, aiutato dalle parole di una canzone del famoso cantautore. 

La donna ha frainteso le parole del marito e ha chiamato i Carabinieri perché pensava che lui volesse togliersi la vita. Una pattuglia del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Borgo Panigale, allertata dalla centrale operativa, ha raggiunto l'abitazione dell'uomo. 

Agli stessi l'incompreso marito ha detto di stare bene e ha spiegato l'equivoco. 

giovedì 27 maggio 2021

Uomo tenta di rapirla, bimba lo cosparge di melma blu e lo fa arrestare

 

Alyssa Bonal, una bambina di 11 anni si è salvata da sola dalla tentata aggressione di un uomo. Praticamente lo ha cosparso di melma blu ed è scappata. Alla Polizia ha poi spiegato "visto su Law and Order".

Non sempre seguire assiduamente una serie tv può essere negativo.  Anzi, per la piccola protagonista di questa storia, è stato proprio un telefilm a darle uno spunto per salvarsi. 

Alyssa Bonal, 11 anni, lo scorso martedì mattina, stava aspettando come al solito lo scuolabus per andare a scuola. La ragazzina stava giocando su un prato con una sorta di "melma blu", quando è stata avvicinata  da un uomo armato di coltello che ha tentato di rapirla. 

Alyssa è riuscita a mantenere il sangue freddo e senza farsi prendere dal panico prima di scappare è riuscita a dargli una spinta e a gettargli sui vestiti quella sostanza blu fluorescente. 

Alla Polizia, la piccola ha poi confermato che l'idea le è proprio venuta pensando ad un episodio della serie "Law and Order". Grazie a questo espediente, Stanga è stato arrestato dopo alcune ore ed è stato identificato grazie al braccio ancora sporco di blu. 

Smart Straw: la cannuccia che si colora se c'è droga nel drink

 

Tre ragazze, studentesse a Miami, hanno creato la cannuccia antistupro. È dotata di due test che diventano blu quando rilevano sostanze stupefacenti nel drink. 

Un oggetto semplice, comune, eppure molto efficace. A vederla sembra una cannuccia come tante, ma non lo è. Immersa in un drink rileva la presenza di Ketamina, Ghb, Flunitrazepam e altre droghe aggiunte all'insaputa di chi beve. 

Si tratta della Smart Straw, "cannuccia antistupro", ideata da tre studentesse du Miami: Victoria Roca, Susana Cappello e Carolina Baigarri, 17 e 18 anni. 

L'idea è nata come progetto scolastico alla Gulliver Preparatory School, durante un laboratorio di impresa. Le tre ragazze l'hanno presentata al Business Plan Challenge High School Track, un contest indetto dal Miami Herold. E si sono aggiudicate il primo premio. 

Ora il progetto è in attesa di brevetto, per questo le ragazze stanno raccogliendo fondi sulla piattaforma Kickstarter. L'obiettivo è quello di poter commercializzare la loro cannuccia intelligente, tramite cui accresce anche la consapevolezza sugli stupri e mettere in guardia i giovani. 

Ricordiamo che già nel 2011 alcuni professori dell'Università di Tel Aviv, avevano ideato un progetto simile. La loro cannuccia era in grado di rilevare solo Ketamina e Ghb. 

A differenza, la cannuccia di queste ragazze, grazie alla presenza di due test antidroga che diventano blu, in caso di presenza di sostanze stupefacenti, può rilevare molti più tipi di droga. 


mercoledì 26 maggio 2021

Gli animali riconosciuti essere senzienti


 Legge storica in Gran Bretagna sono stati approvati una serie di emendamenti sul benessere degli animali.  Traguardi storici per gli attivisti. 

Altroché animali! Finalmente i nostri amici con la coda sono stati formalmente riconosciuti come esseri senzienti nella legge del Regno Unito. È la prima volta e gli attivisti esultano. 

In pratica, sono state stabilite una serie di misure per il benessere degli animali tra cui l'arresto della maggior parte delle esportazioni di animali vivi e il divieto dell'importazione di trofei di caccia. 

Le riforme saranno introdotte attraverso una serie di progetti di legge, tra cui un disegno di legge sulla sensibilità degli animali che coprirà sia gli animali da compagnia che da fattoria. 

Per esempio, saranno vietati i collari elettronici che forniscono una scarica elettrica per addestrare animali domestici, saranno cambiate le regole di importazione per fermare il contrabbando di cuccioli. 

Inoltre saranno duramente puniti i furti di animali domestici, vietata la caccia alla lepre e le gabbie per pollame e per i suini sarà sottoposto ad esame e valutazioni e gli agricoltori verranno sostenuti con incentivi e sovvenzioni per migliorare la salute e il benessere degli animali. 

Era da tempo che si sentiva il bisogno di una serie di leggi simili che riconoscessero la sensibilità e l'importanza di questi esseri viventi con cui condividiamo il Pianeta. 

Barbara Vincenti: la restauratrice di foreste, pianta alberi per curare il pianeta


 Barbara Vincenti è una giovane ricercatrice italiana, che insieme a centinaia di colleghi in tutto il mondo, studia come far ricrescere la vegetazione originaria in quelle zone del pianeta dove il taglio indiscriminato e la desertificazione hanno decimato alberi ed arbusti. 

"Gli alberi curano il pianeta" questo è il motto di Barbara Vincenti, una giovane ricercatrice italiana, che di mestiere fa la restauratrice di foreste. 

Lei con un folto gruppo di colleghi in tutto il mondo, circa cento, studia come far ricrescere la vegetazione originaria in quelle zone del pianeta dove dove il taglio indiscriminato o la desertificazione hanno decimato alberi ed arbusti. 

Barbara Vincenti lavora per la Bioversity International, un'istituzione internazionale appunto che si occupa di sovraintendere su questa problematica. 

Per esempio, nel prossimo giugno le Nazioni Unite daranno formalmente il via al Decennio del Restauro degli Ecosistemi che si concluderà nel 2030. 

Per quello stesso anno i Paesi africani si sono impegnati a riforestare 100 milioni di ettari, il solo Burkina Faso punta a piantare alberi su 5 milioni di ettari. 

Proprio quest'ultimo programma è stato oggetto di un recente studio scientifico guidato dalla Vincenti. 

martedì 25 maggio 2021

Per essere felici si deve cambiare partner ogni 5 anni


 Lo psicologo Rafael Santandreu nel libro "The Glasses of Happiness" spiega che le coppie non dovrebbero stare insieme per più di 5 anni. 

Chi l'avrebbe mai detto?.. Eppure le relazioni sentimentali hanno una data di scadenza. Lo sostiene lo psicologo Rafael Santandreu che nel suo libro "The Glasses of Happiness" afferma che per essere felici si deve cambiare partner ogni 5 anni. 

Secondo l'autore una coppia "finisce" dopo pochi anni di relazione innanzitutto per un modello biologico della sessualità che caratterizza l'uomo e la donna. Mentre la donna è biologicamente predisposta a rimanere con il proprio partner, una volta che trova quello che ritiene, più affidabile e sicuro; l'uomo è per natura un predatore, e mosso dall'istinto primordiale di difendere la propria progenie, difficilmente può adattarsi ad un concetto sociale quale la monogamia e comunque vede quest'ultima come una "gabbia", un'imposizione sociale spesso alla base dei conflitti di coppia. 

Inoltre, secondo lo psicologo, una relazione affettiva monogama, favorisce emozioni negative quali gelosia e dipendenza, che potrebbero essere evitate, nel momento in cui il percorso di una coppia fosse vissuto come transitorio e mutevole nel tempo. 

Per Santandreu le relazioni che invece durano nel tempo sono dovute al bisogno delle persone di evitare la solitudine che nel modello della monogamia viene, almeno dal punto di vista teorico, prevenuta e mantenuta distante. 

Poi la società contemporanea, sempre più frenetica induce a vivere anche le relazioni affettive in questo modo. Per esempio, le relazioni che nascono spesso virtualmente attraverso i social media, strumenti che rendono possibile incontrare, conoscere, frequentare ed abbandonare le persone in maniera estremamente facile ed indolore. 

Relazioni perciò spesso fugaci ed effimere perché in quanto avendo a disposizione un numero infinito di potenziali partners, dopo qualche anno ci si stanca, non ci si impegna a far crescere la coppia, alla prima difficoltà si getta la spugna. Quello di Santandreu è un punto di vista. Soggettivo e forse frutto dell'amore soggettivo, che non ha trovato un amore. 

Strappato alla mafia il bosco di Troina, è il simbolo della rivincita dei giovani


 Nel Parco Nazionale dei Nebrodi, in provincia di Enna, un bosco che da anni era in mano alla mafia è stato restituito alla collettività e ora dà lavoro ai giovani. 

Il principale promotore dell'iniziativa è Fabio Venezia, un coraggioso sindaco, che da sette anni vive sotto scorta. La sua missione è quella di combattere la criminalità organizzata e restituire i territori e le opportunità ai cittadini onesti. 

Il primo passo è stato quello di riappropriarsi del bosco di Troina, i cui terreni da quarant'anni erano stati abbandonati e finiti in mano alla criminalità organizzata. 

Il sindaco lo ha restituito al paese infondendo entusiasmo, speranza, e legalità. Si tratta di 4200 ettari di Parco Nazionale, fatto di faggi e cerri, con sentieri ancora oggi usati per la transumanza, e strade percorse dai pellegrini che si recano nel bosco per venerare San Silvestro. 

Il bosco, un vero paradiso verde, è ubicato nel Parco Nazionale dei Nebrodi in provincia di Enna, era stato sottratto al comune da alcune famiglie mafiose che su quelle terre avevano creato illegalmente le loro imprese utilizzando i fondi ed incentivi dell'Unione Europea destinati all'agricoltura. 

Invece dal 2013 il sindaco con il supporto e la caparbietà della gioventù locale ha cominciato questa battaglia per riprendersi il bosco. D'allora, battaglia dopo battaglia, pezzo dopo pezzo, i giovani di Troina si sono ripresi il loro bosco e hanno avviato una serie di progetti per valorizzare l'area verde. 

Quindi ora lì ci sono aziende che  allevano cavalli (dando lavoro a molti giovani), un'azienda agricola che produce saponi, creme viso ed insaccati, un progetto che ha per protagonista il legno e l'estrazione delle risorse, che prevede un taglio di piante di cerro e faggio per la produzione di pellet e l'idea di creare un geo-resort ristrutturando un antico rifugio che era in mano alla mafia. 

lunedì 24 maggio 2021

Il cavallo "attore" che si finge morto ogni volta che qualcuno cerca di cavalcarlo


 Jingong è ormai una star del web. Non è un ragazzino che canta e balla, lui è un cavallo ed è diventato famoso perché il suo tutore ha pubblicato una raccolta di video in cui l'animale quando deve essere cavalcato simula di essere morto. 

Oltre i cani attori e gli attori cani, c'è una nuova categoria. Si tratta di Jingong: cavallo attore! Il quadrupede è diventato ormai una star, degno dei migliori premi di recitazione, perché è capace di lasciarsi cadere ogni qualvolta il suo allevatore si avvicina per cavalcarlo; come se avesse avuto un improvviso malore. 

Poi, quando il cavallo crede che il pericolo di essere cavalcato sia passato, rinviene magicamente come se non fosse successo niente, dimostrando quindi che era tutta una messinscena. 

Il suo proprietario Francisco Zalasar, ha raccolto quasi 100 mila likes ed è stato condiviso da oltre 630 mila persone. Insomma come cavallo, notoriamente un animale molto attivo e amante del movimento non sarà un granché, ma come "migliore attore protagonista" spacca. 

Creata una nuova tecnica che spinge il cancro ad autodistruggersi


 In un ateneo svizzero è stata sviluppata una nuova tecnologia di terapia genica che spinge le cellule del cancro a produrre composti terapeutici in grado di distruggere la massa tumorale dal suo interno. Porta le cellule cancerose ad autodistruggersi. 

Una ricerca svizzera infonde nuove speranze per la lotta al cancro. Lo studio condotto dal professore Andreas Pluckthun, docente presso il Dipartimento di Biochimica dell'ateneo svizzero, partendo da una modificazione, con l'ingegneria genetica, ad un adenovirus (un patogeno che provoca il comune raffreddore e già utilizzato in diversi vaccini anti Covid come il Vaxzeviria di Astrazeneca, l'Ad26  Cov2 S di Johnson & Johnson e lo Sputnik V) si è arrivati ad una nuova tecnologia di terapia genica che spinge le cellule del cancro a produrre composti terapeutici in grado di distruggere la  massa tumorale dal suo interno. 

Spinge le cellule cancerose ad autoeliminarsi. Questo adenovirus viene trasformato in una "navetta di trasporto" che fornisce i geni alle cellule tumorali spingendole a produrre gli agenti terapeutici alla base  del processo di autodistruzione. 

I composti generabili tramite la tecnica sono anticorpi citocline e altre sostanze di segnalazione che favoriscono l'eliminazione del tumore. Questa tecnica ha un duplice vantaggio. 

Il primo è che convoglia elevate concentrazioni di farmaci direttamente dove ce n'è bisogno, secondo, si abbatte la tossicità verso le cellule come innescato dai chemioterapici circolanti o della radioterapia. 

Per ora i test sono stati condotti in laboratorio, su modelli animali, ma presto verranno riprodotti per la sperimentazione clinica. 

venerdì 21 maggio 2021

Cosimo De Blasi, il nonno rider che consegna le pizze per arrivare a fine mese


 A Brindisi il rider più conosciuto è un nonnino di quasi 70 anni che da anni consegna pizze a domicilio. 

Ognuno dimostra l'età che si sente. Cosimo De Blasi, ogni giorno corre con la sua Multipla in compagnia della moglie per le vie di Brindisi, come se fosse un ragazzino ma ha 70 anni e fa il rider. 

Sì, lui per arrotondare lo "stipendio" o meglio la pensione, fa le consegne a domicilio per le pizzerie, i ristoranti e le paninoteche della città. 

Tutti i giorni, sia con il freddo che con il caldo. All'ora di pranzo resta fuori ad aspettare gli ordini dalle 12 alle 15, e poi torna il pomeriggio dalle 18 alle 23.

Arzillo e simpatico, questo rider in città è ormai un'istituzione. 

Diffuse video hard della maestra ex fidanzata, ora per prova allenerà i ragazzi disabili


 Se la "prova" dovesse avere esito positivo, il giovane uscirà dal processo senza conseguenze. 

Fa discutere la decisione uscita dal Tribunale di Torino su una vicenda di revenge porn. Un giovane nella primavera del 2018 diffuse delle immagini in atteggiamenti intimi della fidanzata, insegnante in un asilo del torinese, senza il suo consenso. 

La maestra dopo la diffusione del materiale, aveva perso il lavoro. Poi, lo scorso 19 febbraio sono state condannate la direttrice dell'Istituto (13 mesi) e una mamma (12 mesi) . 

Invece, l'altro ieri, l'avvocato dell'uomo ha proposto questo "programma di recupero" al Tribunale. Infatti, l'allora fidanzato della giovane, che aveva condiviso le immagini in una chat di amici, ha scelto la "messa alla prova", un procedimento che in caso di esito positivo permette di uscire dal processo senza conseguenze. 

Il giovane ha pure risarcito la parte lesa con una somma di denaro. L'avvocato, Alessandro Dimauro, argomenta: " Lui è pentito del suo gesto. Noi crediamo che il lavoro che svolgerà nei prossimi mesi dia una soluzione adeguata sotto tutti i punti di vista: gli permetterà di crescere come uomo e gli tornerà utile nella vita".

L'avvocato sicuramente svolge bene il suo lavoro e ha proposto una soluzione "intelligente" per la salvezza del suo assistito. Sicuramente è giusto recuperare e reinserire chi "delinque" però non dimentichiamoci di non mancare mai di rispetto alle vittime. Che non siano vittime una seconda volta. 

mercoledì 19 maggio 2021

L'ok del Veneto agli allevamenti di insetti: "Perfetti per uno snack"


 Il Veneto è la prima regione in Italia, a riconoscere gli allevatori di insetti come imprenditori. A Padova c'è già chi mangia larve e grilli grazie all'e-commerce. 

Ma dico io, insaccati e formaggi nostrani sott'accusa e additati come "potenzialmente nocivi" per la salute e i vermi no? Ma non vi fate schifo da soli a mangiare animali che per loro natura strisciano a terra? 

Eppure dopo l'ok della UE all'allevamento per la vendita degli insetti anche il Veneto, la prima regione italiana a farlo, si accoda al nuovo trend ed apre alla produzione di insetti. 

La proposta è stata presentata dal vicepresidente della Provincia di Padova, Vincenzo Gottardo, dal consigliere regionale del Veneto Elisa Venturini e dal direttore di Esopolis, promotore del progetto Enzo Moretto. 

Dal 2009 gli insetti sono comparsi in diversi regolamenti europei in maniera di alimenti e da quell'anno la legislazione dei corrispettivi Stati Membri, è proseguita al l'incentivazione della stessa. 

L'Italia finora non aveva assunto nessuna  posizione favorevole, per ora, nel Belpaese si possono produrre insetti per il solo feed animale e non per il food umano. 

Invece dal Veneto si alza una voce fuori dal coro e la regione si dice favorevole, anzi hanno già cominciato a lanciare una imprenditoria degli insetti. Lì ci sono 21 punti di commerce online dove è possibile ordinare grilli affumicati, larve saltate nella cipolla e vermi essiccati. 

Fate un po' voi! Io rimango fedele ai nostri bei e sani insaccati. Poiché, buoni, sani e saporiti! 

La Treccani toglie "cagna" tra i sinonimi di "donna"


 Fino a ieri, chi cercava "donna" sul dizionario Treccani trovava parole come "vacca", " sgualdrina ", " battona", per un totale di trenta espressioni offensive o volgari. Cento attiviste hanno inviato una lettera aperta chiedendo un cambiamento, ma l'enciclopedia si era sempre difesa dietro al dovere di registrare tutte le espressioni, anche quelle misogeni. 

Quanto in Italia siamo ancora lontani dalla parità di genere ma anche dal semplice e basilare rispetto per le donne lo indica il fatto che su un dizionario della lingua italiana, il Treccani, fino a pochi giorni fa il sostantivo "donna" era accompagnato da sinonimi volgari e offensivi, il più "educato" era "cagna".

Solo da poco, dopo una lunga battaglia condotta da attiviste, scrittrici e personalità politiche, la Treccani ha aggiornato la voce " donna", eliminando tutte le accezioni negative del termine. 

Infatti prima chi cercava "donna" sul famoso dizionario trovava tra i termini dispregiativi o volgari parole come "cagna", ma anche" vacca", "sgualdrina", " battona" ecc.

Invece ora sul libro al lemma come espressioni correlate si trovano:"buona donna, donna da marciapiede o di malaffare o di strada o di vita o di facili costumi"; che rimandano alla voce prostituta,  seguita poi da "donna di casa" d infine, "donna di legge" o "donna di lettere". Come a dire che è cambiata la forma ma non il contenuto. 

Eppure le 100 attiviste che hanno sollevato la discussione con una lettera aperta al dizionario in cui si sottolineava che il linguaggio plasma e definisce la società e quindi il sessismo incluso. No, pensando ad una donna la prima parola che ne segue non è buona donna. 

Non deve essere così! Ma fino a quando, invece, sullo stesso dizionario al lemma "uomo", segue " uomo di chiesa " o "uomo di scienza", siamo davvero lontani dal comprenderlo. 

martedì 18 maggio 2021

Muore in un incidente stradale verranno risarcite sia la moglie che l'amante


 A Torino la "fidanzata della vittima" è riuscita a dimostrare l'esistenza di un legame forte con il marito della donna. Anche con lei l'uomo condivideva un progetto di vita comune, esattamente come con la legittima consorte. 

Prima della morte dell'uomo in un incidente stradale mentre era in viaggio per lavoro nel cuneese nell'autunno del 2020, le due donne non si erano mai incontrate. Una vive città, l'altra fuori; ma per anni hanno avuto un profondo legame affettivo con lo stesso uomo: una ne era la moglie l'altra, l'amante. 

Dopo l'improvviso decesso dell'uomo, l'altra donna si è fatta avanti per reclamare il risarcimento. Perché come spiega l'avvocato della stessa, Gino Arnone, la donna non era un'amante occasionale, bensì una vera e propria "compagna alternativa", con la quale da lungo tempo intratteneva un rapporto senza preoccuparsi di farsi vedere insieme e addirittura convivendo per molti giorni della settimana. 

L'uomo aveva una doppia vita, ma in entrambe metteva il medesimo entusiasmo tanto che, secondo l'avvocato, " Nessuno avrebbe potuto negare la legittimazione ad agire" da parte di lei, che si è qualificata come "fidanzata della vittima".

Di fatto, è stato ricostruito in base alla testimonianza della donna, marito e amante vivevano insieme tre giorni su sette (ovviamente nei restanti quattro, l'uomo si dedicava all'altra famiglia, quella ufficiale). 

L'amante è riuscita a dimostrare che anche lei con quell'uomo aveva " un'aspettativa di vita insieme", con tanto di progetti per il futuro, esattamente come per la consorte legittima, con la medesima intensità di affetto e persino la convivenza. 

Quindi la compagnia assicurativa ha riconosciuto gli stessi diritti della moglie dell'uomo alla donna con cui ha avuto una seconda relazione. Alla fine, risulta che l'unica vera vittima della vicenda è la moglie. Ignara di essere tradita e derubata dei suoi averi. 

Ali Abbas, il barbiere che usa fuoco e mannaia per le acconciature


 Lasciano un po' perplessi i metodi alternativi usati dal famoso barbiere di Lahore. Ali Abbas per tagliare i capelli si avvale di fuoco e mannaia. 

Se in Italia durante il periodo del lockdown con parrucchieri e barbieri chiusi, c'è chi avrebbe fatto di tutto per farsi sistemare i capelli, in Pakistan i clienti di Ali Abbas sono davvero da premiare. 

Hanno infatti, coraggio da vendere. Sì perché il loro non è il solito barbiere, e il famoso barbiere di Lahore, che sperando forse di dimostrare una marcia in più rispetto alla sua concorrenza, si affida ad una serie di metodi alternativi per praticare il suo mestiere. 

I suoi strumenti preferiti sono: fiamma ossidrica, mannaia e persino vetri rotti. Con questi strumenti mette a punto le sue acconciature. 

Questo gli ha permesso di raggiungere una discreta fama, tanto che il suo negozio nella città orientale di Lahore, è sempre pieno di clienti che vogliono farsi fare i capelli. 

In Italia, uno dei parrucchieri più noti e pagati per la sua stravaganza è Federico Fashion Style. Un esempio, per tagliarli, lega ciocche di capelli ai palloncini, ma è ovvio che in confronto al barbiere pakistano "se deve proprio scansá! ".

lunedì 17 maggio 2021

"Lei non stira, non lava e non cucina", chiede il divorzio: " Violato obbligo di collaborazione "


 A Foggia un uomo chiede il divorzio perché la moglie benché senza lavoro, non avrebbe collaborato alla cura della casa. Il giudice rigetta l'istanza. Mancano prove di una mancata collaborazione e non sarebbe ammissibile una situazione di sottomissione dell'altro a svolgere lavori di mera cura dell'ordine domestico. 

A Foggia, in Tribunale, un uomo si è presentato davanti al giudice asserendo:"Mia moglie non stira, non lava e non cucina nonostante non lavori". Questa è proprio la motivazione per cui il coniuge ha chiesto il divorzio alla moglie con richiesta di addebito per la donna per aver violato l'obbligo di collaborazione familiare. 

Poi ha argomentato riportando vari episodi in cui, la moglie pur senza avere un lavoro, lo avrebbe fatto trovare spesso senza cena, lo costringeva a portare i vestiti sporchi dalla madre perché non lavava il bucato con la scusa di contaminare gli indumenti del figlio minore, insomma la donna non contribuiva all'assistenza e ai bisogni della famiglia. 

Ma il giudice ha però rigettato l'istanza dell'uomo rilevando una sostanziale mancanza di prove di violazione dei doveri di collaborazione a carico della donna. 

Nuova vita in Italia per Silvia Aisha Romano: insegna a scuola e ha sposato un amico d'infanzia convertito all'Islam

 


Dopo un anno dal rientro a casa dell'ex cooperante rapita in Kenya mentre lavorava per una onlus marchigiana come volontaria, la giovane ritrova un nuovo equilibrio. 

Era il 10 maggio 2020 quando dopo 18 mesi di prigionia, Silvia Aisha Romano, originaria del quartiere milanese Casoretto, atterrò all'aeroporto di Ciampino. Era finalmente ritornata in Patria, da donna libera. 

È noto che fu rapita nel novembre 2018 in Kenya e liberata nel maggio 2020. Lì la giovane lavorava per una onlus marchigiana come volontaria, con lo scopo di fare esperienza nell'ambito della cooperazione internazionale. Le era stata affidata la gestione di un campo Masai fino a quando alcuni criminali la rapirono. 

Questi, qualche mese più tardi la vendettero al gruppo terroristico di Al Shabab, affiliato di Al Qaida. Nonostante questo, Silvia ha sempre parlato bene dei suoi rapitori, secondo i suoi racconti, i criminali l'avrebbero trattata sempre con rispetto e le avrebbero promesso di non ucciderla. Fino ad adottare il nuovo nome di "Aisha".

Proprio queste parole, la decisione di convertirsi e cambiare il nome, le hanno procurato diverse critiche nel nostro Paese. 

Forse anche perché dopo una lunga e complessa trattativa, i Servizi Segreti Italiani sono riusciti a trovare un accordo pecuniario con i terroristi che hanno quindi restituito Silvia Aisha. 

Ora la 26enne vive liberamente in Italia. Nell'ottobre 2020 si è sposata in moschea con Paolo, originario della Sardegna, che conosce dalle scuole elementari ed è un insegnante di mediazione linguistica nella scuola dove si era diplomata qualche anno prima. 

giovedì 13 maggio 2021

Ruba un quadro con una motosega


 A Bologna, un uomo è entrato al museo con una motosega: ha rubato un quadro tagliando il muro. 

Cose strane da portare con sé per andare a vedere una mostra: una motosega! Questo è stato lo stravagante strumento usato a Bologna per un sorprendente "furto su commissione".

Un uomo, collezionista d'arte si è presentato con una motosega al museo Mambo e durante la mostra "Safe and Sound" ha eseguito le istruzioni dell'artista bolognese Aldo Giannotti: ha tagliato il muro per portarsi via l'opera d'arte. 

Il testo dell'artista era chiaro: "Questo disegno può essere prelevato gratuitamente da un collezionista che si presenta con una motosega e taglia un pezzo di muro".

L'invito è stato colto da un giovane che ha interpretato la provocazione. Il gesto rientra a pieno nel senso della mostra: mettere in atto azioni che nel quotidiano non sono consentite. 

In effetti sono davvero pochi coloro a cui è passato per la testa di andare ad una mostra armati di motosega. 

La mototerapia per far sorridere i bimbi disabili


 Un giro in pista e torna il sorriso: "Una gioia ". L'Associazione siciliana Motorlife", regala sorrisi si bambini speciali, facendogli fare un giro sulla moto. 

Giubbotto di pelle, casco, rock'n'roll, ma anche un gran cuore. Così si presentano i motociclisti dell'Associazione siciliana "Motorlife" che si sono prestati ad una "terapia del sorriso" per i bambini disabili. 

Il sorriso, o meglio attimi di felicità, sono quelli che provano i bimbi speciali quando qualcuno li fa salire in sella ad una moto e li porta a fare un giro. 

Basta infatti salire sul ciclomotore, sfrecciare con il vento in faccia e si sente la sensazione di essere liberi. In questo consiste la "terapia del sorriso", pensata da Vanni Odera, campione di freestyle acrobatico che ha scelto di portare avanti come progetto di vita e donare sentimenti di gioia e voglia di vivere a tanti bambini. 

Finora, tutti i bambini che hanno usufruito di questa particolare "terapia" sembrano davvero felici e la bellezza espressa nel loro volto sorridente quando stanno in sella colora la giornata di gioia anche per i motociclisti. 

mercoledì 12 maggio 2021

Il cognome dato dal padre è "retaggio patriarcale, stop alle disparità". La Consulta mette in dubbio la legittimità dell'articolo 262


 L'articolo 262 del Codice Civile Italiano è sotto la lente di ingrandimento: la Consulta ha sollevato il dubbio relativo alla legittimità. 

Sull'onda della sempre più alta attenzione sulla parità di genere la Consulta prende in esame l'articolo 262 del Codice Civile Italiano, e ne mette in dubbio la relativa legittimità. 

Per intenderci, l'articolo è quello secondo cui tocca al padre dare il cognome al figlio. Già nel 2006 la Consulta stabilì che l'attuale sistema di attribuzione del cognome paterno ai figli "è retaggio di una concezione patriarcale della famiglia e di una tramontata potestà maritale, non più coerente con i principi dell'orientamento e con il valore costituzionale dell" uguaglianza tra uomo e donna".

Solo pochi giorni fa, dopo anni, l'argomento è stato ripreso e il relatore Giuliano Amato spinge per far sì che la questione si risolva. Anche perché nel 2014 la Corte di Strasburgo aveva indirettamente criticato il sistema italiano affermando: "Fa prevalere il cognome paterno e nega rilievo ad una diversa volontà concordemente espressa dai genitori, costituisce una violazione del diritto al rispetto della vita privata e familiare, determinando altresì una discriminazione ingiustificata tra i genitori".

E nella stessa data, a Bolzano, il Tribunale chiedeva di rendere incostituzionale la norma laddove questa non prevedeva la possibilità di attribuire il cognome materno al nascituro. 

In effetti, è una norma che va rivista. Per dare rispetto a chi non ha eredi maschi o le madri single o chi concordemente con il proprio partner vuole mandare avanti i cognomi. 

Chiara Ferragni lancia la sua borsa da mare. 175€ per un sacchetto di plastica

 

Fa discutere il prezzo dell'ultimo prodotto, una borsa da mare in plastica, lanciata dalla famosa influencer. 

Ormai Chiara Ferragni ci ha abituati al lancio di qualche suo prodotto, e si è abituata alle relative critiche circa il prezzo, che le piombano addosso. Stesso script, anche per quest'ultima sua proposta. 

Il web si è scatenato alla presentazione di una borsa da mare in plastica, poiché per molti, il prezzo è risultato eccessivo. Sul sito web Chiara Ferragni Collection è arrivata questa nuova borsa da mare, destinata a diventare un vero e proprio cult dell'estate 2021.

L'articolo è così descritto: "Tote bag rosa trasparente. Dettaglio. "Logomania" sui manici". In effetti l'accessorio è veramente una busta di plastica rosa e trasparente, ed è pure per questo che gli utenti non riescono ad accettarne  il prezzo, ritenuto troppo alto per un articolo del genere. 

Infatti la borsa costa 175€ il pezzo. Nemmeno unico. Intanto, mentre si sono scatenate le critiche, come al solito sul costo dei prodotti lanciati dalla famosa imprenditrice ed influencer, si attende il sold out (anche per questo prodotto). 

martedì 11 maggio 2021

Va da una prostituta dopo la festa dell'Inter: lei lo accoltella per l'attesa


 Un 20enne di origini senegalesi è stato accoltellato da una prostituta. Avevano cominciato una lite per la "troppa attesa", che aveva spazientito il giovane. Lui si era presentato "all'appuntamento" dopo aver perso il treno per tornare a Torino in seguito ai festeggiamenti dello scudetto dell'Inter. 

Pensava di concludere la giornata di festa  con un "incontro galante" e invece è stato accoltellato. Un tifoso dell'Inter, giunto a Milano per festeggiare lo scudetto dei neroazzurri fuori dallo stadio San Siro, è stato aggredito da una prostituta dopo aver perso il treno di ritorno verso Torino, dove vive. 

A quanto racconta il giovane, lui di origini senegalesi, ha 20 anni, aveva preso appuntamento con una prostituta in un'app di incontri. 

Era andato a Milano per partecipare ai festeggiamenti neroazzurri. Purtroppo, però, avrebbe perso il treno per tornare a Torino. La donna gli aveva dato disponibilità per una prestazione in un appartamento di via Maiocchi. 

Così, raggiunta l'abitazione, il 20enne si è presentato dalla professionista che gli ha chiesto di attendere qualche minuto. Spazientito, dall'attesa, però il giovane si sarebbe adirato. 

Questo comportamento ha allertato la prostituta che gli ha risposto a tono. La lite è poi naufragata e lei ha impugnato un coltello da cucina e l'ha colpito, poi si è data alla fuga. Verso l'1. 20 del mattino il 20 enne è sceso in strada, dove un uomo l'ha soccorso chiamando il 118 e le Forze dell'Ordine. 

Bart: il gatto "zombie" tornato a casa 5 giorni dopo il suo funerale

 

Bart, gatto della Florida, creduto morto era stato seppellito. Era stato occorso da un'associazione animalista che poi lo ha accolto e curato. Sei anni dolo s'inasprisce la battaglia legale. I proprietari lo rivorebbero indietro. 

Eppure è noto che "i gatti hanno sette vite"! Invece, Bart, gattino della Florida, era stato seppellito in quanto creduto morto. Lo avevano trovato privo di sensi sull'asfalto, investito da un'auto. 

In realtà, l'animaletto era solo svenuto, anche se decisamente malconcio, è riuscito a disseppellirsi e tornare a casa 5 giorni dopo il funerale. Era il gennaio 2015 e la storia del gatto "zombie" aveva fatto il giro del mondo. 

La vicenda ha continuato ad appassionare le persone perché l'Humane Society di Tampa Bay, dove il gatto redivivo è stato portato per essere curato, non ha voluto restituire il gatto ai proprietari per "delle circostanze" legate alle ferite. 

Praticamente hanno ipotizzato dei maltrattamenti e alla fine hanno ottenuto il consenso a darlo in adozione ad un'altra famiglia dopo una lunga battaglia legale. 

Bart è stato adottato da Valerie, una dipendente del rifugio che lo ha ospitato per tutto questo tempo. Ora, dopo sei anni, Bart è più vivo che mai e ha ripreso peso e vitalità, in senso morale.  L'amore della nuova famiglia lo ha fatto rinascere. 

lunedì 10 maggio 2021

Chi non rispetta il distanziamento sociale e non usa la mascherina ha una ridotta capacità cognitiva


 Una ricerca statunitense dimostra che chi non segue le raccomandazioni anti Covid ha una memoria di lavoro meno "prestante", quindi ha una capacità cognitiva ridotta. 

Uno studio condotto dagli scienziati dell'Università della California di Riverside, in collaborazione con l'Istituto Nazionale sui Disturbi Neurologici e Ictus presso il National Institute of Health (NTH) di Bethesda, ha dimostrato che le persone che si rifiutano di rispettare il distanziamento sociale e di indossare le mascherine e più in generale di seguire le misure introdotte per contrastare la diffusione dei contagi della pandemia da Coronavirus, Sars-Cov2 tendono ad avere una ridotta capacità della memoria di lavoro. 

Quest'ultima è una componente della memoria a breve termine, ed è estremamente connessa alla prontezza del processo decisionale e al ragionamento. Maggiore è la quantità di informazioni che la nostra memoria di lavoro può contenere ed elaborare, e superiori sono le abilità mentali, come l'l'intelligenza e l'apprendimento. 

Ecco perché, le persone che non vogliano rispettare le restrizioni per contenere la diffusione di una malattia pericolosa hanno una maggiore probabilità di avere capacità cognitive ridotte. 

Dà alla luce 9 figli: record mondiale per una 25enne del Marocco

 

Halima Cisse, 25enne maliana, ha dato alla luce nove figli con un parto cesareo. È un caso unico al mondo di parto plurigemellare. 

C'è voluta una task-force scientifica tra Mali e Marocco per far partorire Halima Cisse,  25enne maliana, che lo scorso 4 maggio, ha dato alla luce con parto cesareo 9 bambini. 

Un caso unico al mondo di parto non gemellare. La donna era convinta di aspettare 7 figli. Una  cifra che rappresentava già un record, ma i medici non avevano visto tutto. 

Soltanto in seguito hanno scoperto l'esistenza di altri due bambini nel grembo materno. La donna è stata trasportata in aereo in Marocco per ricevere cure migliori. 

Entrata in ospedale il 30 marzo, ha partorito senza particolari complicazioni. Lì, oltre l'assistenza di medici, preoccupati per il suo stato di salute, Halima ha ricevuto anche l'assistenza del governo. 

Poi è arrivata la fatidica data. Il cesareo è stato effettuato il 4 maggio e ha dato alla luce 5 femmine e 4 maschi, tutti in perfetto stato di salute. Un tale caso di parto multiplo è davvero raro. 

Infatti il caso è stato seguito con estrema attenzione dai medici di tutto il mondo. Il dottore maliano che ha accompagnato Halima fino in Marocco si è interfacciato continuamente con l'equipe che si è occupata del cesareo, fornendo informazioni sui nove mesi trascorsi prima dell'ingresso in ospedale. 

Alla fine è andato tutto bene. È un parto da record mondiale e quando i bambini saranno abbastanza forti per affrontare il viaggio, la neomamma e i suoi bimbi torneranno in Mali. 

venerdì 7 maggio 2021

Un cavallo atleta non può essere destinato al macello


 Un decreto legislativo sancisce che i cavalli che hanno speso la loro vita in una carriera agonistica, non potranno finire al macello. 

Un altro importante passo nel campo dei diritti degli animali è stato fatto con la pubblicazione del Decreto Legislativo del 28 Febbraio 2021, n°36 sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana del 18 marzo 2021.

Secondo questa legge, il cavallo atleta è legalmente e ufficialmente riconosciuto dallo Stato italiano, e soprattutto terminata la sua carriera agonistica non potrà più essere destinato al macello. 

Questo perché la "salute e il benessere di un cavallo atleta devono essere garantiti durante tutta la sua carriera agonistica, ma anche dopo".

Per essere considerato un atleta, un cavallo deve possedere determinati requisiti: l'animale dev'essere registrato attraverso un documento d'identificazione, deve poi essere dichiarato "non destinato alla produzione alimentare" e deve essere iscritto al repertorio dei cavalli atleti. 

Con queste condizioni un cavallo atleta viene finalmente considerato al pari di un atleta umano, dato che il decreto prevede che il proprietario dell'animale gli debba stipulare anche una polizza assicurativa in suo favore. 

Far pulire le spiagge a chi percepisce il reddito di cittadinanza


 L'assessore ai servizi sociali di Bordighera ha proposto la creazione di una squadra di pronto intervento per la pulizia delle spiagge, composta da persone che ricevono il reddito di cittadinanza. 

"Chi percepisce il reddito di cittadinanza pulirá le spiagge in estate". Questa è la curiosa proposta di Stefano Guitti, assessore ai servizi sociali di Bordighera, che vorrebbe coinvolgere coloro che recepiscono il reddito di cittadinanza in un progetto per la pulizia delle spiagge, in vista dell'arrivo della stagione estiva. 

Da giugno ad agosto, infatti, vi è un maggiore afflusso di turisti che rende più difficoltose le operazioni di smistamento dei rifiuti differenziabili e di pulizia dell'ambiente circostante. 

Il progetto è pronto ed entro pochi giorni sarà depositato al Centro per l'impiego di Ventimiglia per l'approvazione. Le spiagge pulite sono un bene inestimabile oltre che un ottimo biglietto da visita per questo proprio nel periodo estivo, in cui c'è maggiore bisogno di smaltire e raccogliere i rifiuti presso gli operatori turistici, commerciali e luoghi comuni, c'è bisogno di maggior aiuto per tenere l'ambiente pulito. 

La proposta d'impiegare chi percepisce il reddito di cittadinanza, non sembra poi così malvagia. 

giovedì 6 maggio 2021

"Non faccio film sulla Svizzera è troppo perfetta". L'irresistibile spot con Federer e De Niro

 

La Confederazione Elvetica prova a rilanciare il turismo tramite un irresistibile spot che vede protagonista la conversazione tra due mostri sacri. Uno, Robert De Niro, del cinema l'altro, Federer, del tennis. 

Non ci sono drammi in Svizzera, è troppo perfetta. A me servono azione, conflitti, rischio". Così De Niro risponde a Roger Federer, il tennista svizzero, in un divertente spot di Svizzera Turismo, di cui il campione elvetico è ambasciatore. 

Nel video l'atleta propone all'attore di fare un film sulla Svizzera, ma l'attore rifiuta, spiegando di non poter recitare in un contesto così perfetto. 

Durante la videochiamata, Federer prova a persuadere De Niro proponendogli un'avventura sulle montagne innevate con tanto di parapendio, ma l'attore declina nuovamente: "Mi dispiace, Roger. Forse dovresti chiamare Tom Hanks". 

"Chi? " Risponde lo sportivo. Così segue la chiosa finale: "Quando hai bisogno di una vacanza senza drammi, hai bisogno della Svizzera! ".

Ben Affleck riceve un 2 di picche sull'app di incontri. Manda un video alla ragazza

 


Anche i belli, perfetti, o presunti tali, vengono rifiutati. La lezione è arrivata al famoso attore statunitense che scartato da una ragazza, l'ha poi cercata su altri social, rischiando quasi una denuncia per stalking. 

Tempi moderni. Mettete due bei ragazzi. Uno è il bell'attore americano Ben Affleck, l'altra è Nivine Jay, iscritta all'App di appuntamenti con celebrità "Raya".

Il suo profilo aveva fatto " match" con quello di Ben Affleck, ma lei ha pensato si trattasse di un falso profilo per far abboccare gli ingenui e quindi lo rifiuta. 

Davanti al "frettoloso" no, la persona dietro il profilo "Ben Affleck" ha insistito, cercandola su altri social e le ha mandato un breve videomessaggio su Instagram: "Ehi Nivine, perché mi hai scartato? Sono io... " . 

Era davvero Ben Affleck! Il gesto ha però lasciato interdetti parecchi fan dell'attore, sorpresi soprattutto dal fatto che il divo cerchi l'anima gemella sulle app di dating. 

La più sorpresa alla fine, è rimasta però Nivine, che ha pubblicato tutto sul suo profilo TikTok, con l'aria leggermente rattristata per l'occasione persa, scrivendo infatti: "Scusa Ben".

Due insegnamenti: 1) il primo è che anche i cosiddetti belli possono essere sfortunati in amore, anche se non accettano la "sconfitta" con dignità, 2) la prossima volta Ben, scrivi a me! 


mercoledì 5 maggio 2021

La luce solare distrugge il Coronavirus molto più velocemente di quanto previsto


 I ricercatori hanno scoperto che la distruzione delle particelle virali avviene fino a 8 volte più rapidamente quando entra in campo la luce solare. Secondo gli studiosi potrebbe essere coinvolta l'interazione tra i raggi Uva e la saliva umana. La scoperta potrebbe portare a nuove strategie per sterilizzare gli ambienti a rischio contagio. 

La luce solare inattiva il Coronavirus Sars-Cov2 molto più rapidamente di quanto previsto dai modelli teorici. Questo grazie ad un meccanismo chimico-biologico in grado di amplificare l'azione dei raggi  del sole. 

In base ai calcoli degli scienziati, infatti, i raggi Uvb (ultravioletti con una lunghezza d'onda media tra i 315 e i 280 nanometri) sono fino a 8 volte più efficaci e rapidi nel distruggere le particelle virali del patogeno pandemico rispetto a quanto previsto dalla teoria. 

Molto probabilmente, a potenziarli potrebbe essere l'interazione del "mezzo" in cui sono sospese le particelle del Coronavirus, ovvero le goccioline di saliva umana, con i raggi Uva, ultravioletti meno energetici con una lunghezza d'onda compresa tra i 400 e i 315 nanometri che sono già noti per le proprietà antivirali nel controllo delle acque reflue. 

La ricerca è stata condotta dagli scienziati dell'Università di Santa Barbara in California, in collaborazione con i colleghi dell'Istituto per l'Ingegneria Ambientale dell'Eidgemossische Techinische Hochschule di Zurigo (Svizzera) e del Translation and Integrative Sciences Center, Dipartimento di Tecnologia Molecolare dell'Università Statale dell'Oregon. 

I bambini felici sono irrequieti e fanno molto rumore


 Più fanno rumore e più sono felici. Questo è quello che emerge da una ricerca sul modo di esprimere le emozioni nei bambini. 

Se avete un bambino che non sta mai fermo ed è molto chiassoso, siate contenti e fatevi i complimenti. Perché un modo per sapere quanto i figli sono gioiosi ed allegri è proprio quello di constatare che non stanno mai fermi, giocano molto e sono assolutamente chiassosi. 

Li senti parlare, ridere, scherzare, divertirsi ed esplorare tutto il mondo circostante. Un bambino che esprime le sue emozioni senza paura è un bambino felice. Le sue emozioni si fanno "sentire" affinché tutti possano sapere di quanta felicità c'è in quella casa. 

I bambini iniziano a fare grandi rumori già in tenera età, ma è intorno ai 3 anni, quando iniziano a cercare autonomia ed indipendenza, che diventano più chiassosi. 

Si esprimono come individui con una personalità forte e decisa, che vuole imporsi in ogni situazione. Con l'andare avanti degli anni, i "rumori" cambiano, si misurano con la crescita del bambino, si evolvono, si fanno linguaggio, mezzo di comunicazione, ma ci saranno. 

I bambini quando sono felici parlano da soli, cantano o fischiettano, emettono ogni tipologia di suono. Questo li aiuta a sciogliere ogni tensione e a esprimere quello che hanno nel cuore, quello che sentono e quello che vorrebbero esprimere, avendo come unico canale la voce e le loro urla. 

I rumori emessi dai bambini ci fanno capire che stanno bene e sono felici, ma ci sono alcuni comportamenti che possono fare intuire qualche disagio. 

Per esempio, se i bambini sono agitati o nervosi quando non riescono a mantenere alta la concentrazione su nulla e quando sono impulsivi, stanno cercando di attirare l'attenzione e hanno bisogno di essere assistiti a livello emotivo, oppure potrebbero soffrire di un disturbo di personalità. 

Per questo è importante osservare giorno per giorno i figli. Comunque, di norma, se ci sono dei bambini chiassosi, state tranquilli, significa che va tutto bene. 

martedì 4 maggio 2021

I turisti stranieri non prenotano per l'estate in Italia. Dubbi su quarantena e green pass


 Un'indagine di Federbalneari alberghi svela che c'è uno sblocco delle prenotazioni per le regioni costiere, ma solo dagli italiani. Gli stranieri non scelgono il Belpaese per quest'estate. A risentirne sono soprattutto le città d'arte. 

Le prenotazioni ci sono, ma per ora arrivano solo da turisti italiani. Al momento, gli stranieri esitano a prenotare le vacanze nel Belpaese. 

Tra le problematiche che più sembrano scoraggiarli ci sono il pass vaccinale e l'obbligo di quarantena per chi viene dall'estero. E si deve tenere conto anche della concorrenza degli altri Stati, che pongono meno restrizioni e hanno creato delle isole Covid free, basti pensare a diverse mete turistiche della Grecia, e che quindi attirano più visitatori dell'Italia. 

Così, da noi, la stagione estiva decolla solo a metà. Infatti da un'indagine di Federbalneari alberghi Italia, è emerso che finora, le prenotazioni sono notevoli, tanto da far parlare già di sold out in molte regioni costiere, ma quasi esclusivamente, fatte da italiani stessi. 

La regione più gettonata rimane la Sardegna, almeno per i tre mesi estivi. Per il resto, il turismo nostrano continua a soffrire e pagare il prezzo maggiore, sono soprattutto le città d'arte. 

Arrestata moglie violenta. Ha picchiato il marito davanti al figlioletto fino a mandarlo in ospedale


 Le Forze dell'Ordine sono state allertate dai vicini di casa che hanno chiamato la Polizia allarmati dalle urla provenienti dall'abitazione. Sembra che da tempo la donna fosse diventata sempre più violenta. 

La violenza è sempre violenza. Per questo è oltretutto deprecabile quando a perpetrarla è una donna su un uomo, come per esempio è accaduto a Catania. 

Nella notte tra giovedì 29 e venerdì 30 aprile, in una famiglia che abita in via Naselli scoppia una lite furibonda. Dopo l'accesa lite tra coniugi, la moglie ha riempito di botte il marito fino a doverlo farlo ricorrere alle cure mediche ospedaliere. 

Inoltre, il tutto è accaduto davanti agli occhi impotenti del figlioletto. Il vicinato allertato dalle urla ha chiamato le Forze dell'Ordine che hanno effettivamente arrestato la moglie violenta. 

Inoltre, dal racconto della vittima dell'aggressione sembra che la moglie da qualche tempo avesse iniziato ad essere sempre più violenta. 

Quest'ultima lite che lo ha condotto al Pronto Soccorso gli ha procurato una prognosi di 14 giorni. Ad ogni violenza deve sempre seguire una denuncia. Grazie ad essa, ora anche quest'uomo è stato salvato. 

lunedì 3 maggio 2021

Si presenta sulla scena del crimine travestito da Batman e chiede ai poliziotti: "Posso aiutarvi? "

 

Nella British Columbia in Canada, un uomo travestito da Batman forse entrato troppo nella parte, si è avvicinato ai poliziotti offrendo il suo aiuto per risolvere il caso. 

La città di Kelowna, nella British Columbia in Canada, ha il suo personale eroe. Si tratta di un uomo abbastanza conosciuto nella comunità locale che si fa chiamare "Okanagan Batman" e gira travestito da "uomo pipistrello" a bordo di una batmobile, un pick-up nero modificato con il logo dell'uomo pipistrello e solitamente si esibisce in feste ed eventi a tema. 

Invece, stavolta si è superato. Si è calato troppo nella parte. Si è presentato sulla scena di un crimine, proprio mentre c'erano in azione pattuglie di poliziotti in azione con le pistole in pugno. 

Il novello Batman ha esordito:"Posso aiutarvi? " ma le Forze dell'Ordine gli hanno spiegato di "avere tutto sotto controllo" e lo hanno allontanato. 

Assembramento in un bar: i Carabinieri multano i poliziotti


 A Corigliano Rossano, nel cosentino. Dei militari sono entrati in un locale per ordinare un caffè, quando hanno notato un gruppo di persone al bancone, tutti senza mascherina e senza rispettare le distanze. Sono scattate le sanzioni amministrative. I multati sono tutti poliziotti. 

Dopo mesi di restrizioni capita pure che chi dovrebbe in primis far rispettare le regole, in realtà cada nell'errore. A Corigliano Rossano, in provincia di Cosenza, si è verificato un assembramento in divisa; un gruppo di poliziotti del Commissariato cittadino è stato pizzicato mentre stava bevendo il caffè al bancone di un bar, senza rispettare le distanze e in violazione delle norme anti Covid. 

A scoprirlo è stata una pattuglia dei Carabinieri. I  militari erano entrati a loro volta nel bar per ordinare un caffè, quando si sono ritrovati davanti all'assembramento. 

I Carabinieri hanno quindi identificato gli agenti di Polizia, alcuni in riposo, altri in servizio e con l'abito di ordinanza e hanno verbalizzato l'accaduto, disponendo le sanzioni amministrative per assembramento. 

Il provvedimento è scattato anche per un dirigente della sanità locale che era nel bar a far colazione insieme ai poliziotti, e per il titolare del locale.