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martedì 14 aprile 2020

Impennata di vendite per i limoni di Sicilia: vengono usati come disinfettanti naturali

Cresce esponenzialmente la richiesta di limoni dell'isola. L'emergenza sanitaria ha fatto riscoprire l'agrume.

Tra le varie conseguenze che l'emergenza sanitaria si porta dietro, c'è una crescente richiesta di limoni della Sicilia.

La Coldiretti della regione fa sapere che dopo anni di crisi, l'agrume ottiene un prezzo remunerativo con una media di 80-90 centesimi al chilo. 

Lo scoppio della pandemia ha "favorito" la richiesta del prodotto siciliano poiché a livello mondiale la produzione è insufficiente e i prezzi lievitati.

L'organizzazione agricola svela anche che la domanda è aumentata perché i limoni vengono usati come disinfettante naturale. 

I limoni di Sicilia sono un eccellenza storica dell'isola, ma negli ultimi anni a causa delle importazioni, il prezzo era diminuito talmente tanto da far estirpare migliaia di ettari. Oggi, la qualità del limone siciliano è riconosciuta a livello mondiale e nella regione si produce più dell' 87% del raccolto nazionale con 2 igp: Siracusa e Interdonato Messina.

Su 22.000 ettari se ne raccolgono circa 3,5 milioni di quintali. Comunque, il primo produttore di limoni dell'Unione Europea è la Spagna, dove sebbene la domanda sia aumentata, la produzione risulta limitata per motivi climatici e i prezzi gonfiati.

Invece, in Italia, gli effetti dell'emergenza sanitaria hanno innescato una maggiore consapevolezza sul valore della qualità e della biodiversità di questi prodotti e dei benefici che hanno per l'alimentazione e la salute.

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