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venerdì 17 marzo 2023

Il teatro alla Scala pubblica un post contro l'anoressia, i ballerini protestano : " Ipocrisia"!


 In occasione della Giornata nazionale del Fiocchetto lilla, dedicato ai disturbi del comportamento alimentare, l'Associazione Il filo lilla ha incontrato tutti gli operatori del Teatro alla Scala, ma nonostante un'apparente adesione all'iniziativa i ballerini stessi si sono ribellati alla reale atmosfera d'ipocrisia vigente nel teatro.

Sembra tanto quella storia di quando qualcuno super controllato a tavola, che magari segue diligentemente diete ferree per avere un corpo più rispondente ai modelli del momento dica a qualcun altro con una fisicità più massiccia: " vai bene così, l'importante è essere belli dentro..." E intanto chili d'ipocrisia! Per questo non sorprendono le valanghe di critiche piovute sulla Scala dopo che ha pubblicato un post sul'anoressia. In occasione della Giornata del Fiocchetto lilla, la giornata dei disturbi alimentari ( come anoressia e bulimia, che cade il 15 marzo), l'associazione il filo lilla aveva chiesto adesione anche ai ballerini e gli artisti del Teatro alla Scala in Milano. Ovviamente il teatro ha risposto favorevolmente all'iniziativa pubblicando un post contro l'anoressia. Ma lo scritto ha ricevuto una marea di critiche soprattutto da parte dei balletti che hanno anche ricordato come 12 anni fa, una loro collega Maria Francesca Garritano, fu invece licenziata e denunciata( come danno d'immagine..) poiché rea di aver svelato gli altarini sul rigorosissimo regime alimentare a cui erano sottoposti i ballerini del teatro, denunciando: " Si gareggia per chi mangia meno, oltre che per essere la migliore sul palco, non è un'eccezione ma la regola. 7 ballerine su 10 non hanno più le mestruazioni per via delle diete punitive alle quali ci sottopongono.  Come un frutto o uno yogurt al giorno in mezzo a più di 8 ore di estenuanti allenamenti fisici".

Per queste parole la ballerina fu licenziata in tronco qualche giorno precedente alla Prima di cui era pure protagonista e reintegrata nel teatro solo 6 anni dopo e dopo aver vinto cause e ricorsi legali. Resta il reale clima d'ipocrisia che vige soprattutto in alcuni ambiti dove il dover rispettare alcuni canoni di magrezza non tiene conto nemmeno della salute delle persone e un po' nella società in generale. Invece i disturbi alimentari sono disturbi veri che coinvolgono tantissime persone che vanno realmente comprese, accolte ed aiutate.

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