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mercoledì 18 maggio 2022

"Definire un uomo 'pelato' è molestia sessuale".


 Dalla Gran Bretagna arriva la storica sentenza emessa a favore di un uomo "beffato" per la sua calvizie.

Attenti a fare battutine sugli uomini con pochi capelli, dopo la storica sentenza del tribunale del lavoro britannico, chiamare un uomo "pelato" sarà considerato una molestia sessuale. Il caso riguarda il signor Tony Finn, elettricista della British Bung Company, che dopo essere stato licenziato aveva denunciato l'azienda sostenendo anche di essere stato vittima di molestie durante un litigii con il supervisore della fabbrica che lo aveva definito uno "Str**zo calvo". Il giudice, motivando la sentenza, ha spiegato che il tema della caduta dei capelli è un tema molto sentito ed è molto più diffuso tra gli uomini rispetto alle donne. Usarlo per descrivere qualcuno è una forma di discriminazione sessuale ". Poi va aggiunto tutto il clima ostile creatosi grazie a battutine e riferimenti sarcastici scaturiti dall'uso del termine. La giuria è stata quindi chiamata a decidere se fare commenti sulla calvizie sia un semplice insulto o se si tratti di una e vera e propria molestia. Ovviamente alla fine è stato deciso per la seconda. L'elettricista ha così non solo vinto la causa, per licenziamento ingiustificato, ma ha anche creato un precedente... A favore di tutti gli altri uomini che come lui condividono tale problematica. 

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