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martedì 12 aprile 2022

Microplastiche nel sangue: l'inquinamento è arrivato nel corpo umano

Trovate le prime tracce di frammenti di plastica nel sangue di 22 persone. Risultato allarmante per la salute.

Uno sconvolgente studio pubblicato sulla rivista Environment International afferma che i minuscoli frammenti di plastica dispersi nell'ambiente possono finire nel sangue ed entrare in circolazione nel corpo umano. La ricerca è stata condotta nei Paesi Bassi  ciirdinata dalla Vrije Universiteit di Amsterdam e guidata dalla ecotossicologa Heather Lesliee della chimica Marja Lamoree, nell'ambito del progetto Immunoplast. I dati sono stati racvolti grazie all'analisi del sangue donato da 22 persone anonime, nel quale sono state cercate le tracce di 5 polimeri, ossia molecole di plastica. È risultato che in 3 quarti dei campioni esaminati erano presenti le tracce di plastica e che il materiale più abbondante e il Pet, il materiale dicui sono fatte le bottiglie. La quantità misurata è di 1,6 microgrammi per un millilitro di sangue, paria un cucchiainocda te'  di plastica in mille litri di acqua, una quantità pari a 10 grandi vasche da bagno. È risultato molto comune anche il polustirene utilizzato negli imballaggi, seguito dal polimetilmetacrilato, noto anche come plexigas. Ovviamente il risultato è allarmante perché le microplastiche nel sangue  da lì possono essere portate negli organi. 

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