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giovedì 28 aprile 2022

Si inietta cocaina nel pene e finisce in ospedale. Per i medici: "organo ulcerato e gonfio, odore nauseante".


 Negli Stati Uniti al Bronx Care Hospital Center un tossicodipendente è stato curato con un mix di antibiotici per curarsi il pene. L'organo era "scuro, gonfio, ulcerati e trasudava un liquido dall'odore nauseante", poiché vi aveva iniettato droga.

Drogarsi di per sé è una cosa stupida, ma farlo con le modalità di un 35enne di New York lo è ancora di più. L'American Journal of Case Report ha ripirtato la vicenda di quest'uomo che è diventato ovviamente un caso mediatico. Il protagonista, tossicodipendente, si è rivolto al pronto soccorso dopo essersi iniettato cocaina nel pene. Una pratica tutt'altro che nuiva: spesso i tossicodipendenti utilizzano siti d'iniezioni "alternativi" per assumere sostanze stupefacenti quando le vene del braccio generalmente le più usate, sono troppo danneggiate a causa degli effetti della droga stessa. Arrivato al Bronx Care Hospital, l'uomo lamentava "dolori terribili" al pene e allo scroto. In effetti i medici hanno riportato che l'organo era "scuro, gonfio, ulcerato e trasudava un liquido nauseante". Tre giorni pruma si era iniettato cocaina nella vena dorsale del pene. Ha ammesso di averlo fatto già altre volte in passato senza "alcuna complicazione". Stavolta ha rischiato grosso però, l'organo sarebbe potuto andare in cancrena e per questo è stato curato con un mix di antibiotici. 

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