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mercoledì 1 luglio 2020

Il Nepal manda l'esercito sull'Himalaya per ripulirlo dai rifiuti. Ma gli Sherpa sono contrari

Uno dei luoghi più impervi ed incontaminati del mondo è sporcato da 35mila chili di rifiuti  prodotti dall'uomo. Il governo pensa ad una soluzione.

Gli uomini non hanno rispetto per niente! Nemmeno di uno dei luoghi più alti, belli ed irraggiungibili della Terra, la cima del monte Everest, alta più di ottomila metri.

Un'arrampicata tanto difficile e pericolosa quanto visitata, ogni anno, da centinaia di alpinisti. Nel corso di essa molti alpinisti producono rifiuti: tende da campo, lattine, cibo, bombole di gas, vestiti ed oggetti in plastica.

Oggetti che deturpano il paesaggio  himalayano anche per la difficoltà ad andare a recuperarli.  Così il governo nepalese ha approntato un piano da 860 milioni (circa 7 milioni di euro) per creare delle speciali missioni di netturbini,presi dalle file dell'esercito per arrivare fino alla cima, ripulire tutto e tornare giù carichi di immondizia.

La decisione ha suscitato qualche polemica, in primis, il dissenso del popolo Sherpa che secondo loro l'arrivo dell'esercito potrebbe essere al quanto inutile perché verosimilmente i militari si fermeranno nelle zone più basse della montagna, senza la capacità di arrivare in cima.

"Solo noi Sherpa siamo in grado di arrivare fin lassù!", chiarisce Purba Tashi Sherpa, portavoce del popolo che vive su quelle alture. 

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