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martedì 23 febbraio 2021

Il Cile modello da seguire per la somministrazione dei vaccini anti Covid


 Con 12,43 persone vaccinate ogni 100, il Cile ha il quinto tasso di vaccinazione pro capite più alto al mondo. Ha cominciato la campagna di vaccinazione a fine dicembre, ma entro la prima metà del 2021 potrebbe raggiungere l'obiettivo dell'immunità di gregge.

Il Cile è un Paese modello per la conduzione della campagna vaccinale anti Covid. Il Paese  sudamericano, che soltanto lo scorso maggio aveva raggiunto i tassi di infezione pro capite più alti al mondo, è diventato ora un modello di velocità e solidarietà a cui ispirarsi per la somministrazione dei vaccini.

La settimana scorsa ha già raggiunto quota 2 milioni di dosi inoculate e non intende fermarsi.  Con 12,43 persone vaccinate ogni 100, il Cile che ha cominciato la campagna di vaccinazione a fine dicembre, ha ora il quinto tasso di vaccinazione pro capite più alto al mondo dopo Israele ( 79,48), Emirati Arabi (53,43), Regno Unito (24,3) e Stati Uniti (17,00). 

Sta andando meglio sicuramente dell'Unione Europea (5,19) e della Cina (2,82) e il suo tasso è quattro volte migliore del Brasile, ha il secondo miglior tasso in America Latina (2,77). Il motivo è sicuramente dovuto al governo che si è impegnato nell'acquisizione di qualsiasi vaccino; disponendo finora l'acquisto di 35,7 milioni di dosi, il che significa che avrà la possibilità di vaccinare senza problemi oltre il 90% della sua popolazione.

Secondo in Ministro della Salute cildno, Enrique Paris, il Paese ha acquistato 10 milioni di dosi del vaccino Pfizer/Biontech e altri 10 milioni da Sinovac, ma ha successivamente raggiunto accordi con Lovax, Oms, Johnson&Johnson de Astrazeneca per raggiungere i 35,7 milioni totali.

Inoltre, sempre le autorità cilene si sono adoperate per trasformare qualsiasi spazio pubblico, tra cui anche i cortili delle università in centri di vaccinazione.

E noi? Cosa aspettiamo a decollare? 

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