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martedì 28 febbraio 2023

"Bisognerebbe cambiare vita ogni 10 anni"

Secondo lo psichiatra Nassir Ghaemi per sentirsi davvero realizzati si dovrebbe cambiare vita e lavoro ogni 10 anni.

Il dottor Nassir Ghaemi è uno psichiatra esperto di "felicità" e in un articolo pubblicato su Psychology Today spiega che "per evolvere e sentirsi pienamente realizzato dovremmo cambiare lavoro ogni 10 anni". Può darsi che per elaborare questa teoria si sia basato sul suo percorso di vita. A 20 anni era un musicista, a 30 studente di economia e per altri 15 professore universitario. Poi, per il successivo decennio, leader dell'American Enterprise Institute e da lì, in seguito alla pubblicazione di alcuni libri di successo, professore di Havard e guru' della felicità. Ma tornando alla Teoria dei 10 anni, alla base c'è il concetto che per tutto c'è una "stagione" ed essere esperti in un determinato ambito non esclude la possibilità di esserlo anche in un altro, a seconda delle fasi della vita. Quando invece ci fossilizziamo in un solo settore, rischiamo di chiuderci in una bolla, ritardando il progresso anziché incentivarlo. In quanto anche gli esperti tendono a chiudersi nella propria zona comfort. Inoltre, l'idea di doverci dedicare a una sola professione per tutta la vita è anche un retaggio della cultura che ci hanno inculcato, ma non per questo veritiera. Così, per il dottor Ghaemi dovremmo concentrarci su ciò che intendiamo fare per un periodo massimo di 10 anni, terminati i quali dovremmo cambiare rotta anche se tutto è andato più che bene. La spinta a fare qualcosa di nuovo può essere il vero motore del successo.
 

La First lady Jill Biden fa scalo a Napoli con l'aereo e si fa portare le pizze. Il titolare: " le dedicherò la Jill con bacon".


 Enzo Coccia, titolare dello storico locale "La notizia" a Napoli, ha preparato le pizze per l'Executive One Foxtrot di scalo a Capodichino. La moglie del presidente americano era di ritorno da una visita in Kenya.

Anche la First Lady Jill Biden e il suo entourage sono innamorati della vera pizza, quella napoletana. Lo dimostrano le 10 margherite e 9 pizze alla Diavola ordinate mentre erano ancora in volo e prelevate all'aeroporto di Napoli per l'orario di cena prima di ripartire per Washington. Le pizze sono della pizzeria "La Notizia" di Enzo Coccia a Napoli. La chiamata per rifornire l'Executive One Foxtrot con a bordo la signora Jill Biden di scalo a Capodichino di ritorno da una visita in Kenya è arrivata al locale sito in via Caravaggio alle 20:15. Il volo è atterrato per uno scalo tecnico alle 20: 45, l'aereo con a bordo la famiglia dell'attuale presidente Usa, ha fatto rifornimento di carburante al Navale spot Activity, una base militare americana nell'aereoporto. La First Lady, è scesa e ha salutato i militari. Così per le 21:30 il pizzaiolo ha consegnato le pizze alla base americana di Capodichino e dopo circa un'ora gli è arrivata una foto con un messaggio whatsapp che riceve che le pizze erano a bordo dell'aereo presidenziale e che erano per la signora Biden. Ovviamente quando gli è arrivato l' ordine non gli avevano specificato per chi fossero in realtà le pizze, ma solo dove consegnarle.


lunedì 27 febbraio 2023

"Cicatrice francese" è sbarcato sui social il nuovo "gioco" che invita all'autolesionismo


 Si TikTok spopola una pericolosa sfida a farsi male. Un "gioco" social partito dalla Francia.

Ci risiamo. Il un nuovo inquietante trend che corre sul web. Dalla Francia è arrivato sui social e sta impazzando grazie a TikTok un nuovo pericolo "gioco". Si tratta di "cicatrice francese" e ha come vittime preferite i ragazzi di scuole medie e superiori. La Polizia postale ha lanciato l'allarme per prevenirne la diffusione nel nostro Paese: " La sfida consiste nel procurarsi uno o più ematomi sullo zigomo stringendo con forza la cute tra le dita sino a lasciare un segno livido evidente. L'intento è quello di assumere un aspetto più rude e temerario, mostrando i segni di una fittizia colluttazione ". Di base ci si deve fare male anche per sembrare più cattivi, ma la cicatrice che ne viene fuori può restare anche per settimane, soprattutto se la pratica viene ripetuta per allungare l'effetto e considerando che poi parte una challenge per sfidare gli altri compagnucci a fare lo stesso. Altro dato secondo me, ancora più allarmante è di come questi giovani, per un semplice bisogno di omologarsi o seguire una "moda", si lascino manipolare con tanta facilità, non considerando minimamente i rischi a cui vanno incontro. Quindi, il consiglio degli esperti e delle Forze dell'ordine è quello di parlare con i figli, avvisarli dell'esistenza di questo insulso trend e prevenire che vi aderiscano.





domenica 26 febbraio 2023

L'uso di lassativi aumenta il rischio di demenza del 50%


 Un recente studio pubblicato sulla rivista Neurologo rivela che l'uso regolare di lassativi aumenta del 50% l'insorgere di malattie neurodegenerative come la demenza.

Un vecchio adagio popolare rivendica che "i medicinali aggiustano una cosa e ne guastano un'altra". Sebbene non proprio alla lettera, questo adagio sembra avvallato dai risultati di un recente studio scientifico pubblicato su Neurologo. È stato scoperto che esistono alcuni farmaci capaci di influire sul cervello aumentando il rischio di demenza. I farmaci in questione sono i lassativi, il cui uso regolare è risultato  collegato a un aumento del 50%  del pericolo di aver una diagnosi di malattie neurodegerative. Altrettanto pericolosi sono tutti i medicinali che funzionano per osmosi, cioè assorbono acqua nell'intestino, che sono risultati associati a rischi ancora più elevati.

Prova le scarpe, ma dentro c'è l'antitaccheggio e resta invalido. Declathon dovrà risarcire 19.000 euro.


 Al Declathon di Mestre un uomo di 54 anni si è infortunato provando un paio di scarpe. Verrà risarcito con 19mila euro.

Un ristoratore di veneziano è stato risarcito dalla Declathon di Mestre con 19.000mila euro per un episodio avvenuto nel 2015. All'epoca l' uomo aveva 54 anni e mentre provava un paio di scarpe sportive improvvisamente sentì un dolore lancinante e si accorse che nel tallone del piede destro era penetrato un chiodo antitaccheggio, della lunghezza di 2 centimetri, la cui estrazione provocò un abbondante perdida di sangue. A seguito dell'infortunio, l'uomo riportò un'invalidità permanente del 3% con invalidità temporanea protrattasi per i complessivi 45 giorni. E, dopo essere guarito, assistito dagli avvocati Augusto Palese e Niccolo Bullo, ha avviato una causa civile contro il negozio nel quale era entrato per fare acquisti, il punto vendita Declathon di Mestre, appunto. 

venerdì 24 febbraio 2023

Si tira una striscia di cocaina in classe, il prof non si accorge di nulla, ma il video diventa virale


 A Viterbo, un ragazzo ha preparato una striscia di cocaina durante l'ora di lezione a scuola e l'ha sniffata senza che il prof si accorgesse di nulla. Il ragazzo è un alunno della prima liceo e ha 14 anni.

Occorre fare un passo indietro e cercare di capire dove, genitori, società e scuola hanno falliti se un adolescente, un ragazzino di 14 anni senta il bisogno di assumere sostanze stupefacenti e lo fa addirittura a scuola durante l'orario di lezione. La sconcertante notizia arriva da Viterbo dove nel Liceo Meucci, un alunno delle prima classe, che avrà quindi 14/15 anni si è tirato una striscia di cocaina in classe. Alcuni suoi compagni di classe hanno girato il video e  successivamente postato su una chat e da lì è stato salvato e ricondiviso fino a diventare virale. In esso si vede un ragazzo che prepara con la tessera sanitaria una striscia di cocaina durante la lezione a scuola, i compagni lo incitano a sbrigarsi prima che il prof entri in classe e lo veda e lui la sniffa senza che il prof si accorga di nulla e considerando che nel video ci sono almeno 200 euro di sostanza. Per fortuna qualcuno degli amichetti è rimasto scosso dalla vicenda e ha mostrato il video ai propri genitori che hanno allertato le forze dell'ordine.  In video risale a gennaio d'allora è partita un'inchiesta che vede ad anche una collaborazione tra carabinieri,genitori e la dirigente scolastica del Liceo  per fare luce su ciò che succede nell'istituto, di eventuali giri di droga e sul disagio che hanno questi alunni poco più che bambini.

Di giorno ingegnere e di notte escort: la doppia vita di un 40enne sposato.


 In Gran Bretagna un gigolò confessa la sua doppia vita. È un ingegnere ma ogni due settimane offre i suoi servizi sessuali a pagamento: si fa pagare 200 sterline l'ora e 1.500 per una notte .

Il Daily Mail ha recentemente pubblicato la storia di Alex, un 4enne inglese che di giorno fa l'ingegnere e di notte l'escort. L'uomo ha confessato di essere sposato e di praticare questo secondo "mestiere" da 20 anni ormai e sua moglie lo sa: "A mia moglie sta bene. Siamo entrambi monogami. Ci conosciamo da tanti anni  e lei è la mia migliore amica e ci scherziamo su. Scherza sul fatto che aiuti gli altri matrimoni, soddisfo le mogli e impedisco agli uomini di esaurirsi". Alex( nome inventato..) ha un "appuntamento galante" ogni due settimane e offre i suoi servizi sessuali a pagamento: si fa pagare 200 sterline l'ora e 1500 per una notte insieme. Ovviamente in vent'anni di professioni non  mancano aneddoti o richieste particolarmente strane, ma lui afferma che le donne che si rivolgono a lui lo fanno soprattutto per appuntamenti a cena, vogliono soprattutto compagnia.