I Giapponesi impazziscono per le verdure italiane. In particolare quelle calabresi e per assicurarsele hanno costruito uno stabilimento tutto loro nella regione del Sud Italia.
Non importa se la cucina giapponese è stata dichiarata dall'UNESCO patrimonio dell'umanità e quella italiana ancora no( per quanto sia in lista). I giapponesi adorano la cucina italiana e per assicurarsi gli ortaggi migliori sono venuti a costruirsi uno stabilimento tutto loro in Calabria, che acquista prodotti dal territorio, li griglia, li surgela e li porta via nave direttamente sulle tavole del Paese del Sol Levante.
L'idea è venuta alla Kagame, multinazionale del comparto alimentare da 2,5 miliardi di euro. Il suo investimento in Italia risale al 2004 ma la sua storia è assurda alla rivolta nazionale con l'EXPO di Osaka( 2025) perché al Padiglione Italia è stato presentato come uno degli esempi di eccellenza delle sinergie imprenditoriali tra il nostro Paese e il Giappone.
Lo stabilimento è stato costruito a San Marco Argentano, in provincia di Cosenza, un comune di nemmeno 7mila abitanti. Qui il 75% dei prodotti che vengono grigliati e surgelati proviene dalla Calabria, in larga parte grazie alla partnership di filiera con la cooperativa Casa Natura.
Il resto arriva dai bacini limitrofi della Puglia e della Basilicata. In ogni caso, tutte le verdure sono rigorosamente made in Italy. E dalla Calabria partono per l'Oriente circa 6mila tonnellate di verdure grigliate l'anno.
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