Pubblicità

lunedì 29 aprile 2019

Chi ha la "faccia da stronzo" è un comunicatore migliore

 
Una ricerca scientifica asserisce che in verità, chi ha un volto meno amichevole è più bravo a comunicare e monitorare le emozioni.

Può darsi che le persone con una faccia amichevole siano più adatte ad ascoltare, mentre un recente studio rivela che i migliori comunicatori siano quelli con la faccia da stronzo.

Per "stronzo" si devono intendere quelle persone sui cui volti ci siano perennemente stampate espressioni naturali che trasmettono l'essere annoiati o infastiditi dal mondo intero, anche se magari non lo sono affatto.

In inglese si indicano con il termine Resting Bitch Face e secondo recenti statistiche condotte da Rene Paulson chi soffre di RBF insegnano di più sulla comunicativa rispetto alle persone con volti dall'impatto più dolce, poiché il loro motto è "invece di comunicare per essere capito, devi comunicare per non essere frainteso".

Perché se le persone pensano che tu sia infastidito o turbato, come accade per tutti coloro che hanno la classica bitch face, devi imparare a monitorare le tue emozioni e quelle degli altri, per comunicare in modo efficace.

Per  questo le persone dal volto meno accondiscendente,  poco propense appunto, sviluppano un forte senso di autocoscienza,  un'abilità sociale particolarmente utile nelle situazioni impreviste.

Inoltre, le persone con RBF si concentrano più sulle parole delle persone  che sul loro tono, più sull'espressione facciale o sulla mimica del corpo, migliorando così il flusso di conversazione.

Insomma, alcune persone avranno pure la faccia da bronzo, ma una comunicazione che vale argento.

Nessun commento:

Posta un commento