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giovedì 16 maggio 2019

Vivere in una casa piccola rende più felici

 
Secondo una filosofia di vita giapponese vivere in un ambiente piccolo aiuta a focalizzare l'attenzione sulle cose essenziali e ciò farebbe scaturire la serenità.

Da piccoli, si pensa che per essere felici, bisogna avere, (o meglio si sogna d'avere) una casa enorme, spaziosa con tante stanze e bagni, invece il saggista francese Dominique Loreau, prendendo spunto da una filosofia di vita giapponese, spiega l'esatto contrario nel suo libro: "Vivere in piccolo, le gioie di abitare in un pugno di metri quadrati". 

Vivere in case piccole, per quanto possa sembrare, dona in realtà una grande libertà. A cominciare dalle pulizie da fare, che richiederebbero davvero più tempo in una casa grande.

Poi c'è l'aspetto economico: le case piccole fanno risparmiare, e pure tanto, sull'affitto, sull'arredamento e su tutto ciò che concerne l'abitazione.

Infatti, in Giappone nulla è costruito per durare a lungo. Le case giapponesi sono abitazioni fatte ad hoc affinché possano soddisfare a pieno le esigenze di chi ci vive, rappresentando al contempo una valvola di sfogo, un luogo sicuro lontano dal caos urbano.

Proprio per questo risulta di fondamentale importanza vivere in piccoli spazi, dove vige un certo ordine. "La casa deve permettere il riposo fisico e mentale, è più facile vivere bene quando si ha poco, perché gli oggetti complicano la vita, consumando tempo ed energia . Vivere in un piccolo spazio, quindi, non significa accontentarsi, ma avere più tempo per se stessi e per gli altri aspetti più intellettuali e spirituali della vita".

Insomma, la vera ricchezza è vivere con meno, con quella filosofia che in Giappone viene detta "seihin".

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