Pubblicità

martedì 27 febbraio 2018

Sostanze illegali in una palestra su sei

Un'indagine rivela che in Italia c'è un allarmante presenza di sostanze illegali nelle palestre. Le strutture di body building sono quelle più a rischio doping.

A dare l'allarme è l'associazione Fibbn, la Fitness Italia Body Building Natural. L'organizzazione nata 13 anni fa per difendere l'allenamento pulito. La situazione nelle palestre è così grave che si è dovuto sottolineare la discordanza dal resto, perfino con l'aggettivo "Nature".

Sì, perché è cosa nota che il doping gira parecchio tra chi fa sport e soprattutto nelle palestre; strutture assunte più come a templi dell'esibizione che luoghi dove allenare e fortificare fisico e mente. Non essendoci gare, non ci sono controlli ed ormoni anabolizzanti o quant'altro la fanno da padroni.

Di recente, Sandro Donati, l'allenatore paladino della lotta alle manipolazioni ha realizzato con la criminologa Letizia Paoli un rapporto che resta la stima più veritiera sulle dimensioni del fenomeno. 

I numeri sono impressionanti: in una palestra su sei (il 16,25%) con strutture da body building circolano sostanze dopanti e ne fanno uso 68.700 body-builder, praticamente uno su tre. Un malaffare che comporta un indotto di oltre 500 milioni di euro dell'anno, dovuti soprattutto all'uso degli steroidi, che rimangono i prodotti preferiti per chi vuole gonfiare i muscoli in poco tempo.

Un mondo sommerso quello che riguarda il giro delle sostanze illegali nelle palestre in cui è difficile pure indagare poiché dai test a sorpresa risulta che amatori e tesserati al Coni. Per ora la vigilanza su chi ricorre a scorciatoie pericolose è affidata soprattutto alle indagini delle Forze di Polizia, in particolare i Nas, il reparto dei Carabinieri per la tutela della salute.

Un fenomeno che viene purtroppo troppo spesso sottovalutato, anche perché chi frequenta le palestre e pensa che assumere qualche sostanza per "aumentare un po' le prestazioni" non faccia male, sbaglia di grosso. Dopandosi si rischia tantissimo. Queste sostanze possono avere delle conseguenze imprevedibili sul corpo e chi le acquista commette reati, come la ricettazione, essendo quasi sempre prodotti di provenienza illecita.

Una specie di task-force costituita da 170 marescialli, ispettori anti-doping, svolgono una vera e propria attività di intelligence, spesso iscrivendosi nelle palestre sotto copertura proprio per intercettare i traffici clandestini. Purtroppo, spesso è difficile far luce su queste "usanze" proprio a causa della massiccia approvazione e omertà in merito che vige nelle palestre.

Le palestre, quando nacquero nell'antica Grecia, avevano il compito di essere dei luoghi dove forgiare spirito e corpo tramite il sacrificio e il duro allenamento. Invece oggi, se c'è qualcuno che vi propone di pompare i muscoli facilmente e subito e voi accondiscendete, non siete delle persone fighe, ma tristi!

Nessun commento:

Posta un commento