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giovedì 17 maggio 2018

Nozze gay vietate nel chiostro

A Sorrento. Sindaco vieta matrimonio gay nel chiostro di San Francesco di proprietà comunale.

Nel giorno dedicato alla lotta contro l'omofobia, rattrista ancor di più sentire queste notizie. Eppure il sindaco di Sorrento Giuseppe Cuomo, non ci tiene ad essere tacciato come omofobo e risponde spiegando le sue ragioni: "Benché il chiostro sia proprietà del Comune, è un luogo attiguo al monastero francescano e non mi sembra opportuno celebrare lì questo tipo di unione. Piena disponibilità per gli altri luoghi.

Il chiostro di San Francesco a Sorrento è uno dei luoghi più suggestivi e visitati della cittadina sulla costiera, ogni anno qui si giurano il loro sì circa 200 matrimoni civili: "Questo posto incantevole era sembrato perfetto anche per Vincenzo D'Andrea, 27 enne napoletano residente a Roma, che qui avrebbe voluto giurare amore eterno al suo compagno colombiano Beto Herberto Vasquerlero. 

Invece, il sindaco per una presunta scortesia verso l'adiacente convento francescano ha rifiutato la loro offerta e come lui stesso precisa: "Abbiamo espresso la nostra piena disponibilità per altri siti abitualmente utilizzati per nozze civili, come il Museo Coreale, Villa Fiorentino o lo stesso Municipio".

D'Andrea però non ha accettato e anzi ha reso pubblica la vicenda: "Prima che mi arrivasse la risposta, un mio amico era andato al Municipio di Sorrento a chiedere informazioni e la funzionaria, visibilmente a disagio, gli disse che, per ordini dall'alto, nel chiostro di San Francesco è vietato celebrare unioni civili. Eppure i matrimoni civili vi si svolgono, ne sono certo".

E i dati gli danno ragione, oltre le parole di Padre Ridolfi che ammetterebbe un certo "imbarazzo omofobo circa i matrimoni che vanno contro la natura stessa del luogo". Sebbene di base sia contrario a tutti i tipi di matrimoni in quel luogo.

Così D'Andrea e il suo compagno si sono rivolti allo Stati, poiché il Comune di Sorrento fa parte dell'Italia e non del Vaticano. Rivendicando gli stessi diretti degli altri cittadini.

Insomma, ancora oggi nel giorno contro l'omofobia si deve osservare quanto invece essa sia una triste credenza ancora dura a morire ed in diversi ambiti.

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